Il 1 giugno 2023 sarà il compleanno della BCE: compirà 25 anni
Consiglio Generale BCE
La Banca Centrale Europea (BCE) è stata istituita con il Trattato di Maastricht (1992) e costituita il 1° giugno 1998 e ha sede a Francoforte.
Dal 1° gennaio 1999 gli Stati membri dell’UE aderenti all’area dell’euro le hanno trasferito la sovranità monetaria. Insieme alle banche centrali nazionali degli Stati membri dell’UE che hanno introdotto l’euro nella terza fase dell’unione monetaria europea (19 nel 2015 e attualmente l’euro (€) è la valuta ufficiale di 20 dei 27 Stati membri dell’UE che insieme costituiscono l’area dell’euro.) costituisce l’Eurosistema, che è governato dal Consiglio direttivo e dal Comitato esecutivo della BCE.
Insieme alle banche centrali nazionali di tutti gli Stati membri dell’UE (inclusi quelli che mantengono la moneta nazionale), costituisce il più ampio Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC).
Obiettivo primario della politica monetaria condotta dal SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi ovvero mantenere l’inflazione a livelli non superiore al 2%Lo slogan che capeggia nella home page del sito è: Manteniamo i prezzi stabili e il tuo denaro al sicuro
L’indice dei prezzi al consumo negli US (CPI-U) è aumentato dello 0,4% ad aprile 2023 su base destagionalizzata, dopo l’aumento dello 0,1% a marzo. L’inflazione annua è aumentata del 4,9% rispetto ad aprile dello scorso anno.
Il prezzo di beni e servizi negli Stati Uniti è rimasto ostinatamente alto nel mese di aprile, aumentando del 4,9% rispetto a un anno fa. Il tasso annuo di inflazione è diminuito drasticamente da quando ha toccato il massimo degli ultimi 40 anni del 9,1% lo scorso giugno.
L’aumento di aprile ha quasi eguagliato l’aumento del 5% registrato a marzo.
Ultimi dati Inflazione USA
Periodi
Inflazione
annua
Inflazione
mensile
Gennaio-2019 Gennaio-2020
2,5%
0,4%
Febbraio-2019 Febbraio-2020
2,3%
0,3%
Marzo-2019 Marzo-2020
1,5%
-0,2%
Gennaio-2020 Gennaio-2021
1,4%
0,4%
Febbraio-2020 Febbraio-2021
1,7%
0,5%
Marzo-2020 Marzo-2021
2,6%
0,7%
Aprile-2020 Aprile-2021
4,2%
0,8%
Maggio-2020 Maggio-2021
5,0%
0,8%
Giugno-2020 Giugno-2021
5,4%
0,9%
Luglio-2020 Luglio-2021
5,4%
0,5%
Agosto-2020 Agosto-2021
5,3%
0,2%
Settembre-2020 Settembre-2021
5,4%
0,3%
Ottobre-2020 Ottobre-2021
6,2%
0,8%
Novembre-2020 Novembre-2021
6,8%
0,5%
Dicembre-2020 Dicembre-2021
7,0%
0,3%
Gennaio-2021 Gennaio-2022
7,5%
0,8%
Febbraio-2021 Febbraio-2022
7,9%
0,9%
Marzo-2021 Marzo-2022
8,5%
1,3%
Aprile-2021 Aprile-2022
8,3%
0,6%
Maggio-2021 Maggio-2022
8,6%
1,1%
Giugno-2021 Giugno-2022
9,1%
1,4%
Luglio-2021 Luglio-2022
8,5%
-0,0%
Agosto-2021 Agosto-2022
8,3%
-0,0%
Settembre-2021 Settembre-2022
8,2%
0,2%
Ottobre-2021 Ottobre-2022
7,7%
0,4%
Novembre-2021 Novembre-2022
7,1%
-0,1%
Dicembre-2021 Dicembre-2022
6,5%
-0,3%
Gennaio-2022 Gennaio-2023
6,4%
0,8%
Febbraio-2022 Febbraio-2023
6,0%
0,6%
Marzo-2022 Marzo-2023
5,0%
0,3%
Aprile-2022 Aprile-2023
4,9%
0,5%
Il dato di aprile 2023 è il decimo dato consecutivo in ribasso ma i prezzi continuano a salire a un tasso che è più del doppio del tasso obiettivo della Federal Reserve del 2% annuo.
L’ultimo indice dei prezzi al consumo (CPI) – una misura ampiamente seguita dei costi di beni e servizi nell’economia statunitense – ha mostrato che i prezzi sono aumentati dello 0,4% nel mese, rispetto all’aumento dello 0,1% di marzo.
Le prospettive di inflazione in Area euro continuano a essere troppo elevate e da troppo tempo quindi su i tassi di interesse.
Alla luce delle perduranti alte pressioni inflazionistiche, il Consiglio direttivo ha deciso in data 4 maggio 2023 di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. La decorrenza sarà il 10 maggio pv.
L’inflazione complessiva ha registrato una riduzione negli ultimi mesi, sebbene le pressioni di fondo sui prezzi restino intense. La stima per Aprile 2023 è al 7% a marzo era 6,9%
Al tempo stesso, i passati incrementi dei tassi di interesse si stanno trasmettendo con vigore alle condizioni monetarie e di finanziamento nell’area dell’euro, mentre il ritardo e l’intensità della trasmissione all’economia reale rimangono incerti.
Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finché necessario. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati per determinare livello e durata adeguati della restrizione.
In parallelo, il Consiglio direttivo continuerà a ridurre il portafoglio del Programma di acquisto di attività (PAA) dell’Eurosistema a un ritmo misurato e prevedibile. Alla luce di tali principi, il Consiglio direttivo prevede di porre fine ai reinvestimenti nell’ambito del PAA a partire da luglio 2023. Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,75%, al 4,00% e al 3,25%, con effetto dal 10 maggio 2023.
Confronto giornaliero dei tassi di interesse e dell’inflazione in Italia dal 1958 a marzo 2023
In questo breve post abbiamo messo a confronto i dati giornalieri dell’inflazione e i tassi di interesse della Banca D’Italia (ex TUS) e BCE (Tasso BCE) da gennaio 1959 a marzo 2023.
Cosa intendiamo per dato giornaliero? Per chiarire facciamo un esempio:
l’inflazione dal 01/01/1957 al 1/1/1958 è stata del 2,10%. Questo dato ovviamente è stato uguale fino al periodo 31/1/1957 – 31/1/1958. Quindi per i 31 giorni di gennaio abbiamo confermato il dato dell’inflazione (2,10%). Stesso identico procedimento discorso per i tassi di interesse.
In questo modo abbiamo ottenuto un confronto puntuale che offre una lettura chiara del fenomeno.
Abbiamo messo a disposizione la serie storica, che troverete di seguito, con i dati sia dell’inflazione che dei tassi di interesse.
Tassi di Interesse(Tasso ufficiale di sconto e Tasso BCE) e inflazione Italia da gennaio 1958 a marzo 2023
Qual è la differenza tra inflazione e tassi di interesse?
L’inflazione e il tasso d’interesse sono due indicatori chiave che gli economisti e gli investitori osservano attentamente per valutare la salute dell’economia.
L’inflazione si riferisce all’aumento generale dei prezzi dei beni e dei servizi nel tempo, mentre i tassi di interesse sono il costo del denaro per prestiti o investimenti.
La relazione tra l’inflazione e i tassi di interesse è complessa e spesso controversa, poiché può essere influenzata da molteplici fattori, come la politica monetaria, la politica fiscale, l’offerta e la domanda di beni e servizi e la situazione economica globale.
Il cuneo fiscale è la differenza tra il costo totale sostenuto dal datore di lavoro e il netto ricevuto dal lavoratore in busta paga. In sostanza, è la somma delle imposte dirette, indirette e previdenziali a carico sia del datore di lavoro che del lavoratore.
Busta paga
In pratica il cuneo fiscale
Supponiamo che il costo totale sostenuto dal datore di lavoro per un lavoratore sia di 3000€ al mese. Questo include lo stipendio lordo del lavoratore, i contributi previdenziali e le tasse. Supponiamo che il lavoratore riceva in busta paga 2000€ netti al mese. In questo caso, il cuneo fiscale sarebbe di 1000€ al mese (3000€ – 2000€).
Questo ovviamente è solo un esempio per illustrare come si calcola il cuneo fiscale. Le cifre reali possono variare a seconda delle circostanze specifiche.
Quando si dice che lo stato italiano sta lavorando sul cuneo fiscale, cosa significa?
Quando si dice che lo stato italiano sta lavorando sul cuneo fiscale, significa che sta cercando di ridurre la differenza tra il costo totale sostenuto dal datore di lavoro e il netto ricevuto dal lavoratore in busta paga. In Italia, il peso del cuneo fiscale è del 46,5%, uno dei dati più alti tra i Paesi dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) secondo il Taxing Wages. Quindi, per ogni 100 euro pagati dall’azienda per il dipendente 46,50 euro sono impiegati per tasse e contributi. Quindi ridurre il cuneo fiscale può:
aumentare il netto ricevuto dal lavoratore in busta paga
ridurre il costo del lavoro per il datore di lavoro.
Il prezzo del gasolio dal 1996 al 2023 confrontato con l’inflazione
L’aumento dei prezzi dei carburanti causa l’inflazione?
Confronto prezzo gasolio e inflazione Italia gennaio 1996-marzo 2023
Il grafico e i dati del prezzo del gasolio e dell’inflazione in Italia affiancati evidenziano un andamento più o meno simile tra prezzo del gasolio e inflazione. Si nota come l’aumento dell’inflazione si verifichi con un ritardo di circa un mese dall’aumento del gasolio.
Solo nel periodo che va da aprile 2004 a aprile 2006 c’è una divergenza dei dati: il gasolio sale e l’inflazione, al contrario, è in netta discesa.
Dal 2006 al 2023 si evidenzia tra le due serie di dati una forte e decisa correlazione, e ciò fa pensare che il prezzo del gasolio sia molto influente sull’inflazione.
Questa potrebbe sembrare una riflessione ovvia, ma a volte l’ovvietà sfugge.
Al lettore lasciamo le dovute osservazioni.
Potrebbe essere utile sullo stesso argomento consultare:
Inflazione Area euro a marzo 2023 scende al 6,9% , lo scorso mese era stato 8,5%
L’inflazione annua nell’Area euro nel mese di Marzo 2023 è risultata pari a 6,9% confermando la stima e in calo rispetto all’8,5% dello scorso mese di Febbraio.
Sempre a Marzo 2023 l’inflazione mensile rispetto al mese precedente (Febbraio 2023 ) registra una variazione uguale a 0,9%; a Febbraio 2023 era stata del 0,8%.
L’inflazione media per l’anno 2023 è uguale a 8%. Lo scorso anno fu del 8,3%
L’inflazione biennale rispetto a Marzo 2021 è risultata uguale a 14,8%, un anno fa a Marzo 2022 il dato era 7,4%.
I tassi annuali più bassi nell’Area euro sono stati rilevati in Lussemburgo (2,9%), Spagna (3,1%) e Paesi Bassi (4,5%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Ungheria (25,6%), Lettonia (17,2%) e Cechia (16,5%). Paragonato a febbraio, l’inflazione annua è scesa in venticinque Stati membri ed è aumentata in due.
A marzo, il contributo maggiore al tasso di inflazione annuo dell’area dell’euro è venuto da generi alimentari, alcolici e tabacco , seguiti da servizi , beni industriali non energetici (+1,71 pp) ed energia.
Il trend dell’inflazione nell’Area Euro conferma il trend generale in quasi in tutti i paesi dell’Area, come specificato sopra ma in particolare si inizia a vedere il peso del cambio di passo sugli interessi imposti nei mesi scorso dalla BCE.
In definitiva la strategia di politica monetaria della BCE sta avendo i suoi frutti
Confronto dell’inflazione tra AREA Euro e US
Abbiamo confrontato i dati dell’inflazione tra Area Euro e US e ne è venuto fuori un grafico molto interessante. Quello che si evidenzia è che viene all’occhio è l’anticipo sia dell’innalzamento dell’inflazione negli USA e sia della diminuzione rispetto all’Area Euro. Verrebbe da pensare che forse sarebbe il caso di “guardare gli States” per capire cosa succederà da noi in Europa.
Spesso nei contratti di mutuo nel calcolo del tasso di interesse variabile, come per esempio con tasso l’Euribo, viene specificato nelle clausole di calcolo, che il tasso di interesse è pari alla somma algebrica dell’Euribor 365 a tre mesi arrotondato allo 0,05 superiore.
Clausola tassi di interessi e altri costi muto casa
Come si calcola l’arrotondamento allo 0,05 superiore su un numero?
Per arrotondare un numero N allo 0,05 superiore esegui questi passi:
Per arrotondare 3,09 allo 0,05 superiore esegui questi passi:
3,09 x 20 = 61,8
Arrotondiamo 61,8 e otteniamo 62
62 / 20 = 3,1
Il risultato del tasso finale arrotondato allo 0,05 superiore sarà 3,1%
Perché moltiplichiamo per 20?
Il numero viene moltiplicato per 20 perché 0,05 è uguale a 1/20. Moltiplicando il numero per 20, si ottiene un numero intero che può essere arrotondato al numero intero più vicino e quindi diviso per 20 per ottenere il risultato finale arrotondato allo 0,05 superiore.
Quindi la regola di base è:
arrotondamento=1/x
arrotondamento = 1/20 = 0,05
Come arrotondare un valore al multiplo superiore con Excel
La formula è la seguente =ARROTONDA.MULTIPLO (numero;multiplo)
Per esempio usando i dati dell’esempio sopra dove avevamo necessità di arrotondare 3,09 allo 0,05 superiore la formula sarà =ARROTONDA.MULTIPLO (3,09;0,05)
ARROTONDA.MULTIPLO arrotonda il valore assoluto del numero per eccesso qualora il resto della divisione di num per multiplo sia maggiore o uguale alla metà del valore di multiplo.
La BCE ha deciso oggi di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento
Gli “espertoni” parlavano di un aumento di 0,25 ma la BCE ha mantenuto la parola in linea con la sua determinazione ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione nell’Area Euro all’obiettivo del 2% a medio termine. Un valore, quello del 2% che l’Area Euro aveva nel 2021.
Tassi di interesse di riferimento della BCE
Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,50%, al 3,75% e al 3,00%, con effetto dal 22 marzo 2023.
Tassi BCE dal 22 marzo 2023
La presidente Lagarde precisa che il Consiglio direttivo segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro.
Lagarde rassicura i risparmiatori
Il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. In ogni caso, la BCE dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario dell’area dell’euro, qualora ve ne sia l’esigenza, e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria.
Le nuove proiezioni macroeconomiche degli esperti della BCE sono state ultimate agli inizi di marzo, prima delle recenti tensioni emerse nei mercati finanziari. Tali tensioni comportano pertanto ulteriore incertezza riguardo alle valutazioni dello scenario di base per l’inflazione e la crescita. Prima di questi ultimi sviluppi, gli esperti della BCE avevano già rivisto al ribasso le proiezioni per l’inflazione complessiva nello scenario di base, soprattutto per effetto del minore contributo delle quotazioni energetiche rispetto alle attese precedenti.
Il futuro dell’inflazione in Eurpa?
Gli esperti della BCE indicano ora che l’inflazione si collocherebbe in media al 5,3% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025.
Allo stesso tempo, le pressioni di fondo sui prezzi restano intense. L’inflazione al netto dei beni energetici e alimentari ha continuato ad aumentare a febbraio e gli esperti della BCE si attendono una media del 4,6% nel 2023, livello più elevato di quello anticipato nelle proiezioni di dicembre. In seguito dovrebbe ridursi al 2,5% nel 2024 e al 2,2% nel 2025, via via che le spinte al rialzo derivanti dai passati shock dell’offerta e dalla riapertura delle attività economiche verranno meno e che la politica monetaria più restrittiva frenerà in misura crescente la domanda.
Le proiezioni per la crescita nel 2023 sono state corrette al rialzo nello scenario di base, collocandosi in media all’1,0% per effetto sia del calo delle quotazioni energetiche sia della maggiore tenuta dell’economia al difficile contesto internazionale. Gli esperti della BCE si attendono poi che la crescita aumenti ancora all’1,6% sia nel 2024 sia nel 2025, sostenuta dal vigore del mercato del lavoro, dal miglioramento del clima di fiducia e dalla ripresa dei redditi reali. Allo stesso tempo il rafforzamento della crescita nel 2024 e nel 2025 risulta inferiore rispetto alle proiezioni di dicembre, di riflesso alla politica monetaria più restrittiva.
A gennaio 2023 è 6,4%. Lo scorso dicembre il dato annuo era 6,5%
Inflazione USA Gennaio 2023- Home page NYT
La notizia sull’inflazione USA di gennaio potrebbe sembrare un dato positivo. Se l’obiettivo dei governi e delle banche centrali americane ed europee era quello di far scendere l’inflazione sembrerebbe che l’obiettivo sarebbe vicino o comunque sia sulla giusta strada. Il grafico lo evidenzia.
La nota stonata è l’aumento rispetto a dicembre scorso che è stato uguale a 0,5% superiore a quello di dicembre e a quello di novembre rispettivamente dello 0,1 e 0,2%.
La tabella qui di seguito il trend dei soli aumenti mensili da luglio scorso ad oggi
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
0.0
0.2
0.4
0,5
0.2
0.1
0,5
L’inflazione negli USA ha avuto il suo picco a giugno 2022 con 9,1% e dopo sei discese consecutiva oggi vale (gennaio 2023) 6,4%. Da sottolineare che questo è il valore più basso da ottobre 2021 quando l’inflazione segnava il valore di 6,2%.
Tabella dei annuali e mensili dell’inflazione USA da Gennaio 2022 – Gennaio 2023
L’indice per il riparo è stato di gran lunga il contributo maggiore all’aumento mensile di tutti gli articoli, rappresentando quasi la metà dell’aumento mensile di tutti gli articoli, con il contributo anche degli indici per cibo, benzina e gas naturale.
L’indice del cibo è aumentato dello 0,5% nel corso del mese, con l’indice del cibo da asporto in aumento dello 0,4%.
L’indice energetico è aumentato del 2,0% durante il mese poiché tutti i principali indici dei componenti energetici sono aumentati durante il mese.
L’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato dello 0,4% a gennaio. Le categorie che sono aumentate a gennaio includono gli indici di ricovero, assicurazione autoveicoli, ricreazione, abbigliamento e mobili per la casa e operazioni.
Gli indici per auto e camion usati, cure mediche e tariffe aeree erano tra quelli che sono diminuiti nel corso del mese.
L’indice energetico è aumentato dell’8,7% per il 12 mesi terminanti a gennaio e l’indice alimentare è aumentato del 10,1% nell’ultimo anno.
Previsione inflazione US per Febbraio 2023
Nell’ipotesi che il dato mensile +0,5% dovesse essere riconfermato anche a febbraio prossimo ci sarà un netto calo dell’inflazione annua che passera dall’attuale 6,4% al 5,6%
L’indice dei prezzi al consumo per tutti i consumatori urbani (CPI-U) è diminuito dello 0,3% a dicembre.
L’indice della benzina è stato di gran lunga il contributo maggiore alla diminuzione mensile di tutte le voci.
L’indice alimentare è aumentato dello 0,3% nel corso del mese con l’indice del cibo da asporto in aumento dello 0,2%.
L’indice energetico è diminuito del 4,5% nel corso del mese; altri importanti indici delle componenti energetiche sono aumentati nel corso del mese.
L’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato dello 0,3% a dicembre, dopo essere aumentato dello 0,2% a novembre scorso.
Gli indici in aumento a dicembre includono l’alloggio, gli arredi per la casa e operazioni, assicurazioni automobilistiche, attività ricreative e gli indici dell’abbigliamento.
Gli indici per auto usate e i camion e le tariffe aeree sono stati tra quelli che sono diminuiti nel corso del mese.
L’indice di tutti gli articoli da dicembre 2021 a dicembre 2022 è aumentato del 6,5%
Quello di dicembre è stata la variazione minore di tutti da Ottobre 2021.
Tabella dati inflazione USA da Gennaio 2021 a Dicembre 2022
Periodi
Inflazione annua
Inflazione mensile
Gennaio-2020 Gennaio-2021
1,4%
0,4%
Febbraio-2020 Febbraio-2021
1,7%
0,5%
Marzo-2020 Marzo-2021
2,6%
0,7%
Aprile-2020 Aprile-2021
4,2%
0,8%
Maggio-2020 Maggio-2021
5,0%
0,8%
Giugno-2020 Giugno-2021
5,4%
0,9%
Luglio-2020 Luglio-2021
5,4%
0,5%
Agosto-2020 Agosto-2021
5,3%
0,2%
Settembre-2020 Settembre-2021
5,4%
0,3%
Ottobre-2020 Ottobre-2021
6,2%
0,8%
Novembre-2020 Novembre-2021
6,8%
0,5%
Dicembre-2020 Dicembre-2021
7,0%
0,3%
Gennaio-2021 Gennaio-2022
7,5%
0,8%
Febbraio-2021 Febbraio-2022
7,9%
0,9%
Marzo-2021 Marzo-2022
8,5%
1,3%
Aprile-2021 Aprile-2022
8,3%
0,6%
Maggio-2021 Maggio-2022
8,6%
1,1%
Giugno-2021 Giugno-2022
9,1%
1,4%
Luglio-2021 Luglio-2022
8,5%
-0,0%
Agosto-2021 Agosto-2022
8,3%
-0,0%
Settembre-2021 Settembre-2022
8,2%
0,2%
Ottobre-2021 Ottobre-2022
7,7%
0,4%
Novembre-2021 Novembre-2022
7,1%
-0,1%
Dicembre-2021 Dicembre-2022
6,5%
-0,3%
L’indice di tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato 5,7% negli ultimi 12 mesi. L’indice energetico è aumentato del 7,3 per cento per l’anno conclusosi dicembre, e l’indice alimentare è aumentato del 10,4% nell’ultimo anno; tutti questi aumenti sono stati inferiore rispetto al periodo di 12 mesi conclusosi a novembre.
A novembre l’inflazione in Italia in leggera discesa
L’inflazione (indice NIC con tabacchi) per il periodo Novembre 2022 è uguale a 0,5% come variazione mensile e 11,8% come variazione annuale.
Viene confermata la stima Istat dell’inflazione per Novembre 2022 .
Dopo l’accelerazione di ottobre scorso con +3,4% in un mese, a novembre 2022 l’inflazione, che rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando fu +11,9%), è stabile.
I prezzi di alcune componenti, che ne avevano sostenuto l’ascesa, tra cui gli energetici non regolamentati e in misura minore gli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre quelli di altre componenti continuano ad accelerare, tra cui gli energetici regolamentati e in misura minore gli alimentari lavorati.
I prezzi dei prodotti del “carrello della spesa” accelerano leggermente.
Cosa ci dobbiamo aspettare per il breve termine?
Intanto, i prezzi all’ingrosso del gas hanno ripreso a salire nella seconda parte di novembre e pur restando lontani dai picchi del terzo trimestre rendono incerte le prospettive di un raffreddamento a breve termine dell’alta inflazione che ha caratterizzato finora l’anno in corso.
Grafico inflazione mensile da Ottobre 2021 a Novembre 2022
Nel periodo Novembre 2022 la variazione annua (Indici FOI senza tabacchi) per adeguare e quindi aggiornare il canone d’affitto o l’assegno dovuto al coniuge separato, è risultata pari a 11,8%
A novembre inflazione annua negli US +7,1% rispetto al 7,7% di ottobre
Il tasso di inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è sceso per il quinto mese consecutivo (vedi tabella) al 7,1% nel novembre 2022, il più basso da dicembre 2021 e al di sotto delle previsioni del 7,3%.
Su base mensile, l’IPC non destagionalizzato è sceso dello 0,1% a 297,711 punti, mentre l’indice destagionalizzato è aumentato dello 0,1%, il minimo in tre mesi e anche al di sotto del consenso dello 0,3%
Tabella con le ultime 13 rilevazioni sull’inflazione negli US
Periodo
Var%
Novembre-2021 Novembre-2022
7,1%
Ottobre-2021 Ottobre-2022
7,7%
Settembre-2021 Settembre-2022
8,2%
Agosto-2021 Agosto-2022
8,3%
Luglio-2021 Luglio-2022
8,5%
Giugno-2021 Giugno-2022
9,1%
Maggio-2021 Maggio-2022
8,6%
Aprile-2021 Aprile-2022
8,3%
Marzo-2021 Marzo-2022
8,5%
Febbraio-2021 Febbraio-2022
7,9%
Gennaio-2021 Gennaio-2022
7,5%
Dicembre-2020 Dicembre-2021
7%
Novembre-2020 Novembre-2021
6,8%
Tabella A. Variazioni percentuali del CPI per tutti i consumatori urbani (CPI-U): media delle città degli Stati Uniti
Variazioni destagionalizzate rispetto al mese precedente
12 mesi non regolato. Novembre 2022
maggio2022
giugno2022
Luglio2022
Agosto2022
Settembre2022
ottobre2022
Novembre2022
Tutti gli articoli
1.0
1.3
0.0
0.1
0.4
0.4
0.1
7.1
Cibo
1.2
1.0
1.1
0.8
0.8
0.6
0,5
10.6
Il cibo a casa
1.4
1.0
1.3
0.7
0.7
0.4
0,5
12.0
Mangiare fuori casa(1)
0.7
0.9
0.7
0.9
0.9
0.9
0,5
8.5
Energia
3.9
7.5
-4.6
-5.0
-2.1
1.8
-1.6
13.1
Materie prime energetiche
4.5
10.4
-7.6
-10.1
-4.7
4.4
-2.0
12.2
Benzina (tutti i tipi)
4.1
11.2
-7.7
-10.6
-4.9
4.0
-2.0
10.1
Olio combustibile(1)
16.9
-1.2
-11.0
-5.9
-2.7
19.8
1.7
65.7
Servizi energetici
3.0
3.5
0.1
2.1
1.1
-1.2
-1.1
14.2
Elettricità
1.3
1.7
1.6
1.5
0.4
0.1
-0,2
13.7
Servizio gas di utenza (convogliato).
8.0
8.2
-3.6
3.5
2.9
-4.6
-3.5
15.5
Tutti gli elementi meno cibo ed energia
0.6
0.7
0.3
0.6
0.6
0.3
0.2
6.0
Materie prime meno materie prime alimentari ed energetiche
Come è visibile dalla tabella sopra l’indice energetico è sceso dell’1,6% a novembre dopo essere salito dell’1,8% a ottobre.
L’indice della benzina è diminuito del 2,0% nel mese, dopo un aumento del 4,0% in ottobre.
L’indice del gas naturale hanno continuato a diminuire, in calo del 3,5% dopo il calo del 4,6% di ottobre.
L’elettricità l’indice è diminuito dello 0,2% a novembre. L’indice energetico è aumentato del 13,1% negli ultimi 12 mesi. L’indice della benzina è aumentato del 10,1%. nell’arco di tempo e l’indice dell’olio combustibile è aumentato del 65,7%.
L’indice dell’energia elettrica è salito del 13,7%. negli ultimi 12 mesi e l’indice del gas naturale è aumentato del 15,5% nello stesso periodo.
Aumentando del 5% il valore 113,41 significherebbe che l’indice dei prezzi giornaliero di riferimento valido per il calcolo della prima cedola (22/05/2022) sarebbe pari a circa 119,08.
Il Coefficiente di Indicizzazione (CI) utilizzato sarebbe pertanto pari a
CI = 119,08/113,41= 1,05000.
Considerando che il tasso cedolare annuo è stato fissato pari all’1,6%, con un capitale investito pari a 1.000 quanto sarà la remunerazione che il risparmiatore riceverebbe al termine del primo semestre?
Calcolo della cedola (C)
C = Tasso cedolare reale annuo/2 * Capitale Nominale Sottoscritto*CI
ossia,
C = 1,6%/2 * 1000 * 1,05 = 0,8% * 1050 = € 8,40
Il capitale rivalutato (CR) viene invece calcolato come segue: