La stima ISTAT dei prezzi relativi ai prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su base mensile e dell’1,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (luglio 2016). Lo scorso anno l’inflazione su base annua era stata pari a – 0,1% e -0,4 per cento su base annua Leggi tutto
Categoria: Inflazione
Inflazione in Italia a giugno 2017 in discesa sia su base mensile che annuale
L’ISTAT ha comunicato il dato definitivo dell’inflazione per il mese di Giugno 2017.
Su base mensile rispetto a maggio scorso c’è una diminuzione dello 0,1% mentre su base annuale si passa da 1,4 per cento di maggio scorso all’attuale 1,2%.
L’inflazione media annua in discesa. Attualmente (vedi tabella) il valore è uguale a 1,4% a maggio la media era 1,5%.
Dati provvisori inflazione per il mese di giugno 2017
L’ISTAT ha comunicato il dato dell’inflazione (dato provvisorio) per giugno 2017.
Il dato annuale ovvero la variazione rispetto a giugno 2016 è pari a 1,2 per cento mentre rispetto a maggio 2017 (base mensile) diminuisce dello 0,1% .
Di seguito la tabella con i valori dell’inflazione sia su base annuale che mensile per il periodo Gennaio 2016 – Maggio 2017. Leggi tutto
Inflazione in Italia nel mese di maggio 2017
A maggio 2017, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo
dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e registra un aumento dell’1,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (maggio 2016). Leggi tutto
Stima inflazione Italia mese di maggio 2017
Tabella inflazione Italia anno 2017 da gennaio ad aprile
Periodo | INDICI | Var.% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente |
Var.% rispetto a due anni precedenti |
Gennaio 2017 | 100,6 | 1,0% | 1,3% |
Febbraio 2017 | 101 | 1,6% | 1,3% |
Marzo 2017 | 101 | 1,4% | 1,2% |
Aprile 2017 | 101,4 | 1,9% | 1,4% |
L’ISTAT precisa che il rallentamento dell’inflazione è dovuto soprattutto ai prezzi di alcune tipologie di prodotto, la cui crescita si riduce di ampiezza pur rimanendo sostenuta. È il caso degli Energetici non regolamentati (+6,8%, da +9,1% di aprile), dei Servizi relativi ai trasporti (+3,2%, da +5,5%) e degli Alimentari non lavorati (+3,7%, da +4,7%).
L’ attenuazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti è la ragione prevalente del ridimensionamento dell’inflazione di fondo”, sia al netto degli energetici e degli alimentari freschi (+0,8% da +1,1% di aprile) sia al netto dei soli Beni energetici, che si attesta a +1,0% (da +1,3%).
Stima inflazione marzo 2017. Stabile su base mensile +1,4 per cento rispetto allo scorso anno
A marzo 2017, le stime preliminari, dell’inflazione non varia su base mensile e registra un aumento dell’1,4% rispetto a marzo 2016 (era +1,6% a febbraio). Leggi tutto
Stima Inflazione febbraio 2017
Stima inflazione Febbraio 2017 +1,5% in un anno
Nel mese di febbraio 2017 le stime ISTAT dicono che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% rispetto gennaio 2017 dell’1,5% nei confronti di febbraio 2016 (era +1,0% a gennaio). Leggi tutto
Inflazione a gennaio 2017 in accelerazione. + 1,0% rispetto al 2016
Nel mese di gennaio 2017, l’inflazione a gennaio 2017 registra un aumento dello 0,3% rispetto a dicembre 2016 e dell’1,0% nei confronti di gennaio 2016 (la stima preliminare era +0,9%), mostrando segni di accelerazione (era +0,5% a dicembre). Leggi tutto
ISTAT – Stime inflazione Dicembre 2016
Nel mese di dicembre 2016, secondo le stime ISTAT, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,5% nei confronti di dicembre 2015. Leggi tutto
Coefficiente di Trattamento di fine rapporto(TFR) per novembre 2016
A novembre 2016 il coefficiente per rivalutare le quote di Tfr accantonate al 31 dicembre 2015 risulta uguale a 1,445093.
Come è noto l’articolo 2120 del codice civile stabilisce che alla fine di ogni anno la quota di Tfr accantonata deve essere rivalutata utilizzando l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati diffuso ogni mese dall’Istat, nel nostro caso quello “senza tabacchi lavorati”; il noto indice FOI
Come si calcola il coefficiente per rivalutare il TFR?
Stima inflazione novembre 2016
Nel mese di novembre 2016 la stima dell’inflazione comunicata dall’ISTAT ( l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività -NIC- al lordo dei tabacchi) diminuisce dello 0,1% su base mensile e registra un aumento dello 0,1% rispetto ad un anno fa (novembre 2015) (era -0,2% a ottobre).
L’ISTAT comunica che la lieve ripresa dell’inflazione è dovuta soprattutto agli andamenti dei prezzi dei servizi, tra i quali spiccano la ripresa dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%, la variazione era nulla a ottobre) e l’accelerazione della crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (+1,0, da +0,6% di ottobre). Tra i beni, contribuiscono al ritorno in territorio positivo dell’inflazione sia i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+0,3%, da -0,9% di ottobre) sia quelli, degli Alimentari non lavorati (+0,2%, da -0,4%), bilanciati però dal rallentamento dei prezzi dei Beni durevoli (+0,2% da +0,6%).
Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni raddoppia rispetto a ottobre 2016 portandosi a un punto percentuale, con i prezzi dei beni che fanno registrare una flessione pari a -0,4% come quella di ottobre, mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +0,6, da +0,1% del mese precedente.
Sia l'”inflazione di fondo”, calcolata al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, sia l’inflazione al netto dei beni energetici, segnano un’accelerazione della crescita attestandosi entrambe a +0,4%, da +0,2% di ottobre.
L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,2% (era -0,1 a ottobre).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,4% su base mensile e registrano una diminuzione dello 0,1% su base annua (era -0,2% a ottobre).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e registrano una crescita su base annua dello 0,6% dal +0,2% del mese precedente.
Secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,1% su base annua, (da -0,1% di ottobre).
Inflazione ottobre 2016
Nel mese di ottobre 2016, l’inflazione in ITALIA passa nuovamente a un valore negativo ovvero a -0,2 per cento.
A settembre 2016 c’era stata una risalita(0,1%) dopo un trend negativo che durava da Febbraio 2016 (si veda tabella sotto).
L’inflazione media in questi primi mesi del 2016 risulta essere pari a -0,2 per cento. Leggi tutto
Dati inflazione provvisori per ottobre 2016 comunicati dall’ISTAT
L’ISTAT ha comunicato il dato dell’inflazione provvisorio per ottobre 2016 (Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività -NIC, al lordo dei tabacchi). Il valore non varia su base mensile e registra una diminuzione dello 0,1% rispetto a ottobre 2015 (era +0,1% a settembre).
I beni energetici spingono in basso l’inflazione il cui calo si accentua lievemente (-3,6% da -3,4% di settembre), effetto di una più intensa flessione dei prezzi di quelli regolamentati (-6,0%, era -3,8% a settembre) e di un parziale rientro della contrazione dei Beni energetici non regolamentati (-0,8%, da -2,7% del mese precedente).
Ulteriori contributi al ribasso dell’inflazione derivano dagli andamenti di altre tipologie di prodotto tra le quali spiccano gli Alimentari non lavorati (-0,4%, dal +0,4% di settembre) e i Servizi ricreativi, culturali e della cura della persona (azzeramento della crescita, da +0,6% di settembre).
Pertanto, al netto dei beni energetici l’inflazione rallenta, attestandosi a +0,2% (era +0,5% il mese precedente). Analogamente al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” scende a +0,2% (da +0,5% di settembre).
L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1% (lo stesso valore registrato a settembre).
La stabilità su base mensile dell’indice generale è il risultato di variazioni pressochè nulle dei prezzi di buona parte delle tipologie di prodotto.
Fanno eccezione i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%), il cui aumento è però compensato dalle diminuzioni di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (-1,2%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,4%).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono fermi su base mensile e registrano una diminuzione dello 0,3% su base annua (la variazione era nulla a settembre).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e registrano una crescita su base annua stabile allo 0,2%.
INDICE IPCA
Secondo le stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e diminuisce dello 0,1% su base annua, (da +0,1% di settembre).
Inflazione settembre 2016 +0,1%
L’ISTAT comunica che a settembre l’inflazione registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,1% rispetto a settembre 2015 (era -0,1% ad agosto).
Stima ISTAT prezzi al consumo (inflazione) per luglio 2016
L’ISTAT ha comunicato che a luglio 2016 la stima preliminare dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,1% su base annua (era -0,4% a giugno).
L’ultimo dato relativo all’inflazione (giugno 2016) su base annua era pari a -0,4 per cento.
Il persistere del calo dei prezzi dei Beni energetici (-7,0% rispetto a luglio 2015), sebbene meno ampio di quello registrato a giugno (-7,5%), continua a spiegare la diminuzione dei prezzi al consumo, seppur contenuta, che si registra su base annua nel mese di luglio. Al netto di questi beni l’inflazione accelera rispetto a giugno ed è pari a +0,6% (era +0,4%).