Ad aprile 2023 l’inflazione in Italia in aumento dello 0,4% su base mensile e dell’8,2% su base annua
A marzo scorso in Italia il dato annuo era stato +7,6% mentre la stima preliminare per aprile fu dell’ 8,3%.
| N | Periodo | Var.% mese | Var% anno |
|---|---|---|---|
| 1 | Aprile 2023 | 0,4% | 8,2% |
| 2 | Marzo 2023 | -0,4% | 7,6% |
| 3 | Febbraio 2023 | 0,2% | 9,1% |
| 4 | Gennaio 2023 | 0,1% | 10% |
| 5 | Dicembre 2022 | 0,3% | 11,6% |
| 6 | Novembre 2022 | 0,5% | 11,8% |
| 7 | Settembre 2022 | 8,9% | 0,3% |
| 8 | Agosto 2022 | 0,8% | 8,4% |
| 9 | Luglio 2022 | 0,4% | 7,9% |
| 10 | Giugno 2022 | 1,2% | 8% |
| 11 | Maggio 2022 | 0,8% | 6,8% |
| 12 | Maggio 2022 | 0,8% | 6,8% |
| 13 | Aprile 2022 | -0,1% | 6% |
Ad aprile 2023, l’indice dell’inflazione è aumentato principalmente a causa di un nuovo rialzo dei prezzi dei Beni Energetici non regolamentati, i quali hanno seguito un andamento in crescita mensile del 2,3% rispetto al calo del -3,9% registrato ad aprile 2022. Questo evidenzia una forte correlazione tra l’aumento dei prezzi e quello degli energetici, che rappresentano una voce di costo fondamentale per molte attività.
Tuttavia, nel settore alimentare, si è registrato un rallentamento della crescita dei prezzi dei prodotti lavorati e non lavorati, contribuendo a moderare l’inflazione di fondo, che si attesta attualmente al +6,2%. Inoltre, si nota una decelerazione sulla tendenza annuale dei prezzi del “carrello della spesa”, scesi al +11,6%.
In sintesi, l’aumento dei prezzi dei Beni Energetici non regolamentati rappresenta la principale causa dell’attuale inflazione, mentre nel settore alimentare si registra un rallentamento della crescita dei prezzi, il che contribuisce a moderare l’indice di inflazione.