Qual è la lettera accentata più utilizzata in Italiano?

La lettera accentata più utilizzata è la “è” (e accentata) con l’accento grave

Tuttavia, la “é” (e accentata) con l’accento acuto è comunque utilizzata, sebbene meno frequentemente.

Qual è la lettera accentata più utilizzata in Italiano? 1
La e grave e la E grave

Se stai chiedendo dove si trova fisicamente la lettera “é” sulla tastiera, dipende dal layout della tastiera che stai utilizzando. In molti layout di tastiera italiani, la lettera “é” si trova generalmente vicino alla lettera “è” e alla lettera “ì”.

La lettera “è” minuscola con l’accento grave può essere ottenuta con le seguenti combinazioni di tasti sui vari sistemi operativi:

  1. Su Windows:

    • Puoi semplicemente premere il tasto “è” sulla tastiera italiana. Se hai una tastiera diversa, potresti dover cambiare il layout della tastiera nelle impostazioni.
      Oppure
    • Assicurati che il tastierino numerico sia attivo.
    • Mantieni premuto il tasto “Alt” sulla tastiera.
    • Mentre tieni premuto “Alt”, digita il codice numerico 138 sul tastierino numerico.
    • Rilascia il tasto “Alt”, e apparirà la lettera “è” minuscola con l’accento grave.
  2. Su Mac:

    • Puoi digitare la lettera “è” tenendo premuto il tasto “Option” (o “Alt”) e premendo contemporaneamente la lettera “e”. Rilascia entrambi i tasti, e apparirà la lettera “è”.
  3. Su Linux:

    • Puoi ottenere la lettera “è” premendo il tasto “è” sulla tastiera italiana. Se hai una tastiera diversa, potrebbe essere necessario configurare il layout della tastiera nelle impostazioni.

Ricorda che la facilità di digitazione delle lettere accentate dipende dal layout della tastiera che stai utilizzando. Se il tuo sistema operativo o il tuo editor di testo supporta la composizione di caratteri (come su macOS), puoi anche provare a digitare l’accento grave seguito dalla lettera “e” per ottenere “è”.

Per scrivere la lettera “è” maiuscola “È” con l’accento grave su Windows, Mac o Linux

Per scrivere la lettera “è” maiuscola “È” con l’accento grave su Windows, Mac o Linux, puoi utilizzare le combinazioni dei tasti seguenti:

  1. Su Windows:

    • Mantieni premuto il tasto “Alt” sulla tastiera.
    • Mentre tieni premuto “Alt”, digita il codice numerico 0200 sul tastierino numerico (assicurati che il tastierino numerico sia attivato).
    • Rilascia il tasto “Alt”, e apparirà la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.
  2. Su Mac:

    • Mantieni premuto il tasto “Option” (o “Alt”).
    • Mentre tieni premuto “Option”, digita la lettera “e”.
    • Rilascia entrambi i tasti, e apparirà la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.
  3. Su Linux:

    • Mantieni premuto il tasto “Ctrl” e “Shift” contemporaneamente.
    • Mentre tieni premuti “Ctrl” e “Shift”, digita la lettera “u” seguita da “c8” (il codice esadecimale per “è”).
    • Rilascia tutti i tasti, e apparirà la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.

In HTML come faccio ad inserire la “è” e la “È” ?

In HTML, puoi utilizzare le entità HTML per inserire caratteri speciali come “è” e “È”. Le entità HTML sono sequenze di testo che rappresentano caratteri speciali e simboli. Ecco come puoi inserire “è” e “È” in HTML:

  1. Per “è” minuscola con l’accento grave puoi utilizzare l’entità HTML è o è per rappresentare la lettera “è” minuscola con l’accento grave.

  2. Per “È” maiuscola con l’accento grave puoi utilizzare l’entità HTML È o È per rappresentare la lettera “È” maiuscola con l’accento grave.

Link utili sull’argomento

Caratteri speciali HTML e lettere accentate: la guida completa

Statistiche curiose su QUORA sulle statistiche delle lettere in Italiano

Studio Crossover: definizione, utilità e applicazioni

Cos’è e cosa si intende per studio crossover?

Uno studio crossover è un tipo di disegno di studio utilizzato nella ricerca medica e scientifica.

In uno studio crossover, i partecipanti allo studio ricevono due o più trattamenti o interventi in sequenza, seguendo un ordine specifico. Ogni partecipante funge da proprio controllo, ricevendo tutti i trattamenti in modo da confrontare l’efficacia o la risposta ai diversi trattamenti all’interno del medesimo individuo.

Nello studio crossover, i partecipanti vengono assegnati casualmente a un gruppo di trattamento e a un gruppo di controllo. Il gruppo di trattamento inizia con un trattamento specifico, mentre il gruppo di controllo può ricevere un placebo o un altro trattamento di controllo. Dopo un periodo di tempo prestabilito, i gruppi si scambiano, e il gruppo di trattamento passa al trattamento di controllo mentre il gruppo di controllo riceve il trattamento iniziale.

Schema studio crossover
Schema studio crossover Fonte: https://roche-focus-persona.ch/studi-clinici/

Quando è utile lo studio crossover

Lo studio crossover è particolarmente utile quando l’effetto del trattamento può variare da individuo a individuo o quando è importante confrontare l’efficacia dei trattamenti nello stesso individuo. Poiché ogni partecipante serve come proprio controllo, gli effetti individuali, come la variabilità interindividuale, vengono ridotti al minimo, migliorando la precisione dei risultati.

Quando è utilizzato lo studio crossover

Questo tipo di studio è spesso utilizzato per valutare l’efficacia dei farmaci, ma può essere applicato anche ad altre modalità di trattamento, come terapie fisiche, interventi dietetici, cambiamenti nello stile di vita oppure nello sport per valutare l’efficacia di diversi trattamenti, strategie o interventi sull’atletismo o sulla performance sportiva.

Problematiche legate allo studio crossover

Tuttavia, è importante considerare che gli studi crossover possono comportare sfide logistiche, come il washout (periodo di sospensione tra i trattamenti per eliminare l’effetto del trattamento precedente) e la possibilità di effetti di carryover (effetti residui del trattamento precedente che influenzano il trattamento successivo). Pertanto, il disegno dello studio crossover richiede una pianificazione e un’implementazione attente per garantire la validità e l’affidabilità dei risultati.

Puoi consultare questa risorsa per approfondire sullo studio crossover: Disegni dello studio clinico (https://eupati.eu/)

EMA, acronimo di “Exponential Moving Average”

Il significato di EMA in statistica

EMA è l’acronimo di “Exponential Moving Average” che in italiano significa media mobile esponenziale.

L’EMA è una tecnica di analisi statistica utilizzata per calcolare una media mobile ponderata dei dati. Essa tiene conto dei dati più recenti in modo più significativo rispetto ai dati più vecchi, assegnando loro un peso maggiore.

Nel contesto del ciclismo, l’EMA viene spesso utilizzata per calcolare la Potenza Normalizzata (NP), che tiene conto della variazione della potenza durante l’allenamento.

L’EMA, nel ciclismo, viene calcolata utilizzando una finestra di tempo predefinita, solitamente di 30 secondi, durante la quale si calcola la media mobile ponderata dei dati di potenza. Il peso assegnato ai dati di potenza più recenti è maggiore rispetto ai dati più vecchi, secondo una formula matematica specifica.

L’utilizzo dell’EMA per calcolare la NP aiuta a tener conto delle fluttuazioni della potenza durante l’allenamento, il che rende la potenza normalizzata un indicatore più preciso della fatica muscolare rispetto alla semplice media della potenza. In generale, l’EMA è una tecnica utile per analizzare dati temporali e può essere utilizzata in molti altri contesti, oltre al ciclismo.

Un esempio di come calcolare l’EMA

In questo esempio stiamo utilizzando una finestra di tempo di 5 periodi su una serie di dati fittizi:

Periodo Dati di Potenza EMA
1 150 150
2 170 158
3 180 166
4 160 163
5 155 160

Nella tabella sopra, abbiamo una serie di dati di potenza relativi a un periodo di allenamento, insieme alla relativa EMA. Per calcolare l’EMA, abbiamo utilizzato una finestra di tempo di 5 periodi.

Il calcolo dell’EMA viene effettuato utilizzando la seguente formula:

EMA = ((Dato Corrente - EMA precedente) x (2 / (n + 1))) + EMA precedente

Dove n rappresenta la finestra di tempo utilizzata, in questo caso 5 periodi. Nella tabella sopra, la formula per il calcolo dell’EMA è stata applicata in modo sequenziale per ogni periodo.

Per esempio, per calcolare l’EMA del secondo periodo, abbiamo utilizzato la formula come segue:

EMA2 = ((170 - 150) x (2 / (5 + 1))) + 150 = 157,33

Quindi, per calcolare l’EMA del terzo periodo, abbiamo utilizzato la stessa formula, ma abbiamo utilizzato l’EMA2 come valore precedente:

EMA3 = ((180 - 157,33) x (2 / (5 + 1))) + 157,33 = 165,55

Per approfondire consigliamo  questo post sull’applicazione della media mobile esponenziale in campo economico

Inflazione annua negli US a gennaio 2023 è del 6,4%

A gennaio 2023 è 6,4%. Lo scorso dicembre il dato annuo era 6,5%

Inflazione USA Gennaio 2023- Home page NYT
Inflazione USA Gennaio 2023- Home page NYT

La notizia sull’inflazione USA di gennaio potrebbe sembrare un dato positivo. Se l’obiettivo dei governi e delle banche centrali americane ed europee era quello di far scendere l’inflazione sembrerebbe che l’obiettivo sarebbe  vicino o comunque sia sulla giusta strada. Il grafico lo evidenzia.

La nota stonata è l’aumento rispetto a dicembre scorso che è stato uguale a 0,5% superiore a quello di dicembre e a quello di novembre rispettivamente dello 0,1 e 0,2%.

La tabella qui di seguito il trend dei soli aumenti mensili da luglio scorso ad oggi

Luglio 2022 Agosto 2022 Settembre 2022 ottobre 2022 Novembre 2022 Dicembre 2022 Gennaio 2023
0.0 0.2 0.4 0,5 0.2 0.1 0,5

L’inflazione negli USA ha avuto il suo picco a giugno 2022 con 9,1% e dopo sei discese consecutiva oggi vale (gennaio 2023) 6,4%. Da sottolineare che questo è il valore più basso da ottobre 2021 quando l’inflazione segnava il valore di 6,2%.

 

Tabella dei annuali e mensili dell’inflazione USA da Gennaio 2022 – Gennaio 2023

N Periodi Inflazione
annua
Inflazione
mensile
1 Dicembre-2018 Dicembre-2019 2,3% -0,1%
2 Gennaio-2019 Gennaio-2020 2,5% 0,4%
3 Febbraio-2019 Febbraio-2020 2,3% 0,3%
4 Marzo-2019 Marzo-2020 1,5% -0,2%
5 Aprile-2019 Aprile-2020 0,3% -0,7%
6 Maggio-2019 Maggio-2020 0,1% 0,0%
7 Giugno-2019 Giugno-2020 0,6% 0,5%
8 Luglio-2019 Luglio-2020 1,0% 0,5%
9 Agosto-2019 Agosto-2020 1,3% 0,3%
10 Settembre-2019 Settembre-2020 1,4% 0,1%
11 Ottobre-2019 Ottobre-2020 1,2% 0,0%
12 Novembre-2019 Novembre-2020 1,2% -0,1%
13 Dicembre-2019 Dicembre-2020 1,4% 0,1%
14 Gennaio-2020 Gennaio-2021 1,4% 0,4%
15 Febbraio-2020 Febbraio-2021 1,7% 0,5%
16 Marzo-2020 Marzo-2021 2,6% 0,7%
17 Aprile-2020 Aprile-2021 4,2% 0,8%
18 Maggio-2020 Maggio-2021 5,0% 0,8%
19 Giugno-2020 Giugno-2021 5,4% 0,9%
20 Luglio-2020 Luglio-2021 5,4% 0,5%
21 Agosto-2020 Agosto-2021 5,3% 0,2%
22 Settembre-2020 Settembre-2021 5,4% 0,3%
23 Ottobre-2020 Ottobre-2021 6,2% 0,8%
24 Novembre-2020 Novembre-2021 6,8% 0,5%
25 Dicembre-2020 Dicembre-2021 7,0% 0,3%
26 Gennaio-2021 Gennaio-2022 7,5% 0,8%
27 Febbraio-2021 Febbraio-2022 7,9% 0,9%
28 Marzo-2021 Marzo-2022 8,5% 1,3%
29 Aprile-2021 Aprile-2022 8,3% 0,6%
30 Maggio-2021 Maggio-2022 8,6% 1,1%
31 Giugno-2021 Giugno-2022 9,1% 1,4%
32 Luglio-2021 Luglio-2022 8,5% -0,0%
33 Agosto-2021 Agosto-2022 8,3% -0,0%
34 Settembre-2021 Settembre-2022 8,2% 0,2%
35 Ottobre-2021 Ottobre-2022 7,7% 0,4%
36 Novembre-2021 Novembre-2022 7,1% -0,1%
37 Dicembre-2021 Dicembre-2022 6,5% -0,3%
38 Gennaio-2022 Gennaio-2023 6,4% 0,8%

Puoi scaricare su file CSV questa tabella

Con l’aiuto del comunicato dell’ufficio di statistica statunitense entriamo nel  dettaglio dell’inflazione negli States.

L’indice per il riparo è stato di gran lunga il contributo maggiore all’aumento mensile di tutti gli articoli, rappresentando quasi la metà dell’aumento mensile di tutti gli articoli, con il contributo anche degli indici per cibo, benzina e gas naturale.

L’indice del cibo è aumentato dello 0,5% nel corso del mese, con l’indice del cibo da asporto in aumento dello 0,4%.

L’indice energetico è aumentato del 2,0% durante il mese poiché tutti i principali indici dei componenti energetici sono aumentati durante il mese.

L’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato dello 0,4% a gennaio. Le categorie che sono aumentate a gennaio includono gli indici di ricovero, assicurazione autoveicoli, ricreazione, abbigliamento e mobili per la casa e operazioni.

Gli indici per auto e camion usati, cure mediche e tariffe aeree erano tra quelli che sono diminuiti nel corso del mese.

L’indice energetico è aumentato dell’8,7% per il 12 mesi terminanti a gennaio e l’indice alimentare è aumentato del 10,1% nell’ultimo anno.

Previsione inflazione US per Febbraio 2023

Nell’ipotesi che il dato mensile +0,5% dovesse essere riconfermato anche a febbraio prossimo ci sarà un netto calo dell’inflazione annua che passera dall’attuale 6,4% al 5,6%

Qui il tool che permette le previsione empirica per il futuro.

Tutti i dati relativi agli indici dell’inflazione US puoi leggerli su Ultimo dato US e su Elaborazione tabelle dell’inflazione per US

Stima inflazione Italia a Novembre 2022 uguale a 11,8%

Rallenta l’inflazione a Novembre

Stima inflazione Italia a Novembre 2022 uguale a 11,8% 2Dopo gli ottimi segnali sull’inflazione che arrivano da Spagna e Germania  anche in Italia le notizie sulla stima fanno ben sperare:+11,8% in un anno.

La stima dell’inflazione (indice NIC con tabacchi) per Novembre 2022 comunicata dall’Istat il 30/11/2022 è uguale a 0,5% come variazione mensile e 11,8% come variazione annuale.

Calcola gli aumenti percentuali di un importo  con Calcolo aumento o diminuzione percentuale.

La stima precedente dell’inflazione per il periodo precedente (Ottobre 2022) fu 3,4% come variazione mensile e 11,9% come variazione annuale. Il dato ufficiale dell’inflazione invece variò la variazione annuale a 11,8% mentre fu confermata a 3,4% quella mensile.

A novembre 2022, dopo la brusca accelerazione di ottobre scorso,  l’inflazione annua conferma la variazione di ottobre.

I prezzi degli energetici non regolamentati (carburanti per gli autoveicoli , i lubrificanti  e i combustibili per uso domestico non regolamentati) e in misura minore degli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre gli energetici regolamentati (l’energia elettrica e il gas di rete per   uso domestico)e in misura minore gli alimentari lavorati aumentano. I prezzi del “carrello della spesa” accelerano ma di poco.

Nell’ipotesi – precisa l’ISTAT – in cui nei prossimi mesi continuasse la discesa in corso dei prezzi all’ingrosso del gas e di altre materie prime, il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi.

Da sottolineare che la media annua dell’inflazione (da gennaio a novembre) con la stima del dato di novembre sale al 7,9% dal 7,5%  dato medio fino a ottobre.

 

Tabella ultimi dati inflazione

Periodo Inflazione
annua
Novembre 2022 11,8% (stima)
Ottobre 2022 11,8%
Settembre 2022 8,9%
Agosto 2022 8,4%
Luglio 2022 7,9%
Giugno 2022 8,0%
Maggio 2022 6,8%
Aprile 2022 6,0%
Marzo 2022 6,5%
Febbraio 2022 5,7%
Gennaio 2022 4,8%
Inflazione Media 7,9% (stima)

 

Raccolta degli indici ISTAT FOI,NIC e IPCA pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale

 

Potrebbe tornare utile l’utilità Previsione inflazione per i prossimi mesi

La serie storica dell’inflazione media in Italia

Stima inflazione luglio 2022: +0,4 in un mese e +7,9% annua

A luglio 2022 l’inflazione rallenta leggermente

Inflazione a luglio 2022. leggera discesa ma salgono gli alimentari
Inflazione a luglio 2022. leggera discesa ma salgono gli alimentari

La stima dell’inflazione per Luglio 2022 comunicata dall’Istat è stata dello 0,4%   e 7,9% rispettivamente come variazione mensile e annuale.

 

L’ultimo dato ufficiale era quello di Giugno 2022 ed era stata del 1,2% come variazione mensile e 8%   annuale.

Mesi Indici anno
Dal
Indici anno
Al
Var%
annua
Var%
mensile
Var% media
parziale
Gennaio 2022 103,3 108,3 4,8% 1,6% 4,8%
Febbraio 2022 103,4 109,3 5,7% 0,9% 5,3%
Marzo 2022 103,7 110,4 6,5% 1% 5,7%
Aprile 2022 104,1 110,3 6,0% -0,1% 5,7%
Maggio 2022 104,1 111,2 6,8% 0,8% 6%
Giugno 2022 104,2 112,5 8,0% 1,2% 6,3%
Luglio 2022 104,7 (*)113,0 7,9% 0,4% 6,5%

* stima ISTAT

L’Istat precisa che il rallentamento dell’inflazione si deve da una parte al rallentamento dei prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa, in particolare, degli Energetici regolamentati (da +64,3% a +47,8%) e solo in misura minore degli Energetici non regolamentati (da +39,9% a +39,8%) e decelerano i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,0% a +4,6%).

Quali sono i prezzi che aumentano a Luglio 2022?

Accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,6%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%), dei Beni non durevoli (da +2,9% a +3,6%), dei Beni durevoli (da +2,8% a +3,3%) e dei Servizi vari (da +1,1% a +1,6%).

La media annua sale al 6,5%

La media annua per il 2022 dell’inflazione in Italia, tenendo conto della stima di luglio 2022, sale dal 6,3% al 6,5%.

L’inflazione di fondo

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%.

Su base annua rallentano i prezzi dei beni (da +11,3% a +11,1%) mentre accelerano quelli dei servizi (da +3,4% a +3,6%); si riduce, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -7,9 di giugno a -7,5 punti percentuali).


Potrebbe interessarti calcolare un aumento percentuale del 0,4% e del 7,9% per un valore? Puoi calcolare qui un aumento percentuale 

Utility per calcolare la previsione dell’inflazione

I prezzi dei carburanti aggiornati

Cosa significa su 100mila abitanti

Calcolare l’incidenza su 100000 abitanti

«Si osserva un drastico peggioramento dell’epidemia con una incidenza settimanale che a livello nazionale raggiunge i 1.700 casi per 100.000 abitanti. La velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio è ulteriormente aumentata nella maggior parte delle regioni Italiane.»

News Ministero della Salute – Monitoraggio settimanale Covid-19, report 27 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022

Cosa significa e come si calcola l’incidenza su 100000 abitanti?

Prendiamo il Comune di Milano che ha una popolazione residente di 3249821 abitanti (fonte Istat) e nella settimana scorsa ha fatto registrare 1350 casi di Corona Virus. La nostra necessità è calcolare l’incidenza settimanale su 100mila abitanti.

Incidenza su 100mila abitanti = (numero casi/popolazione)*100000

Incidenza su 100mila abitanti = (1350/3249821)*100000=41,54

In sintesi l’incidenza settimanale su 100mila abitanti é uguale a 41,54 abitanti.

Questo significherà che in media ogni 100mila abitanti troveremo 41,54 casi di Corona Virus.

L’incidenza settimanale su 100mila abitanti è  un Tasso quindi un rapporto, avente al numeratore il numero di eventi registrati in una popolazione  e al denominatore il numero totale di elementi della stessa popolazione moltiplicato per 100 mila

Il Tasso  viene spesso moltiplicato per una costante, quando la costante è uguale a 100 si ottiene il valore percentuale.

Tornando al nostro esempio riferito al Comune di Milano abbiamo necessità di calcolare l’incidenza settimanale in percentuale quindi su 100 abitanti.

Quindi

Incidenza su 100 abitanti = (numero casi/popolazione)*100

Incidenza su 100 abitanti = (1350/3249821)*100=0,042

In sintesi l’incidenza settimanale su 100  abitanti é uguale a 0,042 abitanti.


Come si passa  da un Tasso in base 100mila a un tasso base 100?

Da 100mila a 100

Incidenza su 100 abitanti=Incidenza su 100mila abitanti/100

Da 100 a 100mila 

Incidenza su 100mila abitanti=Incidenza su 100 abitanti*100

Potrebbe interessarti sullo stesso argomento

Calcolare la variazione percentuale tra due valori

Calcolo variazioni percentuali su dati Covid: Leggi il nostro articolo

Confuso con il concetto di percentuale e le sue applicazioni pratiche? Leggi la nostra guida.

Come calcolare la Differenza percentuale tra due numeri con Excel?

Cos’è il Delta percentualeImpara qui.

Istituto Superiore di Sanità: Sorveglianze Covid-19

Il concetto di Tasso da Wikipedia

Stima inflazione ottobre 2021. Schizza a 2,9% in un anno

La stima dell’inflazione per Ottobre 2021 uguale a 2,9%

La stima dell’inflazione per Ottobre 2021 comunicata dall’Istat il 29/10/2021 è uguale a 0,6% come variazione mensile e 2,9% come variazione annuale.

La stima dell’inflazione per il periodo precedente (Settembre 2021) fu -0,1% come variazione mensile e 2,6% come variazione annuale.

Il dato ufficiale dell’inflazione annua a settembre 2021  è stato uguale a 2,5% e -0,2% quello mensile.

La stima annua del dato di ottobre 2021 è la più alta registrata  da circa 9 anni. Era da settembre 2012 (3,2% inflazione annua) che non si registrava un valore  così alto.

 

Tabella ultime stime Istat e valori ufficiali dell’inflazione

Nella tabella seguente sono riportate nelle prime due colonne i valori delle stime Istat del dato dell’inflazione per il periodo indicato e nelle successive i valori definitivi per lo stesso periodo

Periodo Var%
Stima Inf. mese
Var%
Stima Inf. anno
Inflazione mese Inflazione anno
Gennaio 2021 0,5% 0,2% 0,7% 0,4%
Febbraio 2021 0,1% 0,6% 0,1% 0,6%
Marzo 2021 0,3% 0,8% 0,3% 0,8%
Marzo 2021 0,3% 0,8% 0,3% 0,8%
Aprile 2021 0,4% 1,1% 0,4% 1,1%
Maggio 2021 0% 1,3% 0% 1,3%
Giugno 2021 0,1% 1,3% 0,1% 1,3%
Luglio 2021 0,3% 1,8% 0,5% 1,9%
Agosto 2021 0,5% 2,1% 0,4% 2%
Settembre 2021 -0,1% 2,6% -0,2% 2,5%
Ottobre 2021 0,6% 2,9% ND ND

L’ISTAT comunicata che l’ulteriore accelerazione, su base tendenziale, dell’inflazione è in larga parte dovuta, anche nel mese di ottobre, ai prezzi dei Beni energetici (da +20,2% di settembre a +22,9%) sia a quelli della componente regolamentata (da +34,3% a +37,0%) sia ai prezzi di quella non regolamentata (da +13,3% a +15,0%).

In aumento anche gli alimentari

Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +1,0% a +1,4%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +2,4%). 

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1,0% a +1,2%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+12,6%) e solo in misura minore a quella dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+1,0%) e degli Alimentari non lavorati (+0,7%). Diminuiscono, invece, per ragioni ascrivibili per lo più a fattori stagionali, i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,3%).

Tabella ultimi dati inflazione

Periodo Inflazione
annua
Ottobre 2021 2,9% STIMA
Settembre 2021 2,5%
Agosto 2021 2,0%
Luglio 2021 1,9%
Giugno 2021 1,3%
Maggio 2021 1,3%
Aprile 2021 1,1%
Marzo 2021 0,8%
Febbraio 2021 0,6%
Gennaio 2021 0,4%
Dicembre 2020 -0,2%
Novembre 2020 -0,2%
Ottobre 2020 -0,3%
Inflazione Media 0,9%

L’ultimo indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, utile per aggiornare canone, assegni familiari e assegno di mantenimento al coniuge, registra una variazione tendenziale su base mensile uguale a -0,2% e 2,6% su base annua.

Raccolta degli indici ISTAT FOI,NIC e IPCA pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale


Comunicato Istat per Ottobre 2021 del 29/10/2021

Stima inflazione mese di maggio 2021 +1,3%.

La stima dell’inflazione per Maggio 2021 uguale a 1,3%

La stima dell’inflazione per Maggio 2021 comunicata dall’Istat il 31/5/2021 è uguale a 0% come variazione mensile e 1,3% come variazione annuale.

La stima dell’inflazione per il periodo precedente (Aprile 2021) fu 0,4% come variazione mensile e 1,1% come variazione annuale.

Il dato ufficiale dell’inflazione annua ad aprile 2021 è stato uguale a 1,1% e 0,4% quello mensile.

Tabella ultime stime Istat e valori ufficiali dell’inflazione

Nella tabella seguente sono riportate nelle prime due colonne i valori delle stime Istat del dato dell’inflazione per il periodo indicato e nelle successive i valori definitivi per lo stesso periodo

Periodo Var%
Stima Inf. mese
Var%
Stima Inf. anno
Inflazione mese Inflazione anno
Gennaio 2021 0,5% 0,2% 0,7% 0,4%
Febbraio 2021 0,1% 0,6% 0,1% 0,6%
Marzo 2021 0,3% 0,8% 0,3% 0,8%
Marzo 2021 0,3% 0,8% 0,3% 0,8%
Aprile 2021 0,4% 1,1% 0,4% 1,1%
Maggio 2021 0% 1,3% ND ND
Gennaio 2020 0,2% 0,6% 0,1% 0,5%
Febbraio 2020 0% 0,4% -0,1% 0,3%
Marzo 2020 0,1% 0,1% 0,1% 0,1%
Aprile 2020 0,1% 0% 0,1% 0%
Maggio 2020 -0,1% -0,1% -0,2% -0,2%
Giugno 2020 0,1% -0,2% 0,1% -0,2%
Luglio 2020 -0,1% -0,3% -0,2% -0,4%
Agosto 2020 0,3% -0,5% 0,3% -0,5%
Settembre 2020 -0,6% -0,5% -0,7% -0,6%
Ottobre 2020 0,2% -0,3% 0,2% -0,3%
Novembre 2020 -0,1% -0,2% -0,1% -0,2%
Dicembre 2020 0,3% -0,1% 0,2% -0,2%

L’accelerazione dell’inflazione si deve principalmente ai prezzi dei beni energetici, la cui crescita sale da +9,8% di aprile a +13,8% a causa dei prezzi della componente non regolamentata (che accelerano da +6,6% a +12,6%) mentre quelli della componente regolamentata continuano a registrare un forte incremento ma stabile (+16,8% come ad aprile). Tale dinamica è compensata in misura limitata dall’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,7% a -0,1%).

 

Tabella ultimi dati inflazione

Periodo Inflazione
annua
Maggio 2021 1,3% (STIMA)
Aprile 2021 1,1%
Marzo 2021 0,8%
Febbraio 2021 0,6%
Gennaio 2021 0,4%
Dicembre 2020 -0,2%
Novembre 2020 -0,2%
Ottobre 2020 -0,3%
Settembre 2020 -0,6%
Agosto 2020 -0,5%
Luglio 2020 -0,4%
Giugno 2020 -0,2%
Maggio 2020 -0,2%
Inflazione Media 0,0%

L’ultimo indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, utile per aggiornare canone, assegni familiari e assegno di mantenimento al coniuge, registra una variazione tendenziale su base mensile uguale a 0,4% e 1,2% su base annua.

Raccolta degli indici ISTAT FOI,NIC e IPCA pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale

 


Comunicato Istat per Maggio 2021 del 31/5/2021

 

Funzione FREQUENZA in pratica su Excel

La funzione FREQUENZA di Excel è utile in statistica per effettuare la sintesi dei dati

CASO PRATICO: conteggio dei partecipanti ad una gara suddivisi per classi di età.

In una gara di ciclismo  si ha un elenco di partecipanti ed è necessario dividere gli atleti iscritti in classi di età e avere il conteggio per ogni classe o categoria di appartenenza.

Per esempio dobbiamo contare gli atleti di età tra 17 e 18, poi quelli della categoria 19-29 e così via.

I dati a disposizione saranno l’età degli atleti iscritti e poi le classi di categoria come quelle nella tabella di esempio sotto.

Categoria età Minima età Massima
JMT = JUNIOR SPORT 17 18
ELMT = ELITE SPORT 19 29
M1 = MASTER 1 30 34
M2 = MASTER 2 35 39
M3 = MASTER 3 40 44
M4 = MASTER 4 45 49
M5 = MASTER 5 50 54
M6 = MASTER 6 55 59
M7 = MASTER 7 60 65
M8 = MASTER 8 65 79

Tramite la funzione FREQUENZA possiamo contare il numero  delle ripetizioni  che occorrono all’interno di un range di valori definiti in un array e restituisce i valori delle ripetizioni in una matrice verticale.

Per esempio tramite la funzione FREQUENZA possiamo ottenere il numero di atleti iscritti in una gara suddivisi per età in base alla categoria come nell’immagine di seguito.

Tabella di esempio per studiare la funzione Frequenza di EXCEL
Tabella di esempio per studiare la funzione Frequenza di EXCEL

Come utilizzare la  funzione FREQUENZA?

Dobbiamo avere nello stesso foglio di Excel la colonna dell’età di tutti gli atleti iscritti e poi la tabella delle categorie.

  1. posizioniamo il mouse a destra della prima riga e sulla colonna dove desideriamo inserire le frequenze.
  2. tenendo premuto il mouse selezioniamo la colonna dove desideriamo inserire il numero delle frequenze; rilasciamo il tastino sx del mouse al termine della selezione.
  3. Clic nella barra della formula e scriviamo =FREQUENZA(  dopo avere inserito la parentesi EXCEL ci propone la formula FREQUENZA con matrice_dati in neretto;
  4. Dobbiamo inserire nella formula in matrice_dati la colonna dove sono i dati.
  5. con il mouse posizionarsi sulla prima cella dove sono i dati e tenendo premuto il tasto sx del mouse selezionare tutti i dati;
  6. rilasciare il tasto del mouse e cliccare nella barra della formula inserendo un ; dopo il range che vedete selezionato. A questo punto diventa neretto nella formula matrice_classi;
  7. Posizionarsi con il mouse nella colonna delle classi e tenendo premuto il tasto sx del mouse selezionare tutti i dati delle classi;
  8. Tornare nella barra della formula e chiudere la parentesi e premere contemporaneamente ctrl + maiusc + INVIO.

Vedrete a questo punto il numero delle frequenze (il numero degli iscritti nel nostro esempio) a fianco di ogni categoria.

Abbiamo preparato l’esempio per la tua esercitazione su un file EXCEL che puoi liberamente scaricare

Come si costruisce la distribuzione di frequenza?

Costruzione di una tabella di distribuzione di frequenza

Utile per approfondire il significato di: Ampiezza della classe, Frequenza assoluta, Frequenza percentuale e  Frequenza percentuale cumulata.


Un video molto utile sull’uso della funzione FREQUENZA


Come faccio a trovare la frequenza assoluta?

Frequenza assoluta su youmath.it 


Utile sull’argomento per approfondire

Google SHEET ingloba la funzione FREQUENZA (FREQUENCY)

La funzione FREQUENZA sul sito MICROSOFT

Analisi statistica di un insieme di valori e istogramma delle relative classi di frequenza (PDF)

Frequenza (statistica)

Statistica medica

Stima Istat inflazione luglio 2020

Stima Istat inflazione luglio 2020: -0,1% mensile e -0,3% annuale

Secondo le stime preliminari comunicate dall’ISTAT, nel mese di luglio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e dello 0,3% su base annua (da -0,2% del mese precedente).

Qui sotto la tabella degli ultimi mesi del 2020 con l’indice stimato per il mese di luglio.

Mesi Indici anno
Dal
Indici anno
Al
Var%
annua
Var%
mensile
Var% media
parziale
Gennaio 2020 102,4 102,9 0,5% 0,1% 0,5%
Febbraio 2020 102,5 102,8 0,3% -0,1% 0,4%
Marzo 2020 102,8 102,9 0,1% 0,1% 0,3%
Aprile 2020 103 103 0,0% 0,1% 0,2%
Maggio 2020 103 102,8 -0,2% -0,2% 0,1%
Giugno 2020 103,1 102,9 -0,2% 0,1% 0,1%
Luglio 2020 103,1 (*)102,8 (indice stimato) -0,3% -0,1% 0%

Per approfondire sulla stima visita Previsione inflazione per i prossimi mesi

Perchè l’inflazione negativa a luglio 2020?

L’inflazione negativa continua a essere determinata per lo più dagli andamenti dei prezzi dei Beni energetici, che registrano però una flessione meno marcata (da -12,1% a -9,7%), sia nella componente regolamentata (da -14,1% a -12,0%) sia in quella non regolamentata (da -11,2% a -9,0%). L’ulteriore decimo di punto in meno registrato a luglio si deve quindi sia al rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari (da +2,3% a +1,5%, a causa prevalentemente di quelli degli Alimentari non lavorati, che passano da +4,1% a +2,5%) sia all’ampliarsi della flessione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a -0,9%).

Indice IPCA

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione congiunturale di -0,6% e una crescita dello 0,9% su base annua (da -0,4% del mese precedente).

L’ISTAT precisa che l’inversione di tendenza dell’IPCA si deve ai prezzi di Abbigliamento e calzature la cui crescita su base annua accelera nettamente da +0,4% a +18,7%. È una dinamica dovuta all’avvio posticipato dei saldi estivi (dei quali il NIC non tiene conto) rispetto allo scorso anno (primo agosto nel 2020 nella maggior parte delle regioni; primo luglio nel 2019), che causa un calo congiunturale dei prezzi di Abbigliamento e calzature molto meno ampio (-6,4%) di quello di luglio 2019 (-20,9%) e un confronto tra un luglio 2020 con i ribassi stagionali solo in poche regioni e un luglio 2019 con i saldi diffusi su tutto il territorio nazionale.

Il comunicato dell’ISTAT

Potrebbe interessarti sullo stesso argomento  Inflazione corrente in ItaliaPanoramica dell’inflazione in Italia

Dati Covid-19 per Excel

I dati per analizzare la pandemia COVID-19 o Coronavirus

Se desideri avere la serie storica di tutti i dati ufficiali in formato EXCEL o CSV puoi visitare il dataset pubblicato da Open data dell’UE oppure la pagina  github.com

Il set di dati pubblicato da Open data dell’UE contiene gli ultimi dati pubblici disponibili sul COVID-19, tra cui un aggiornamento quotidiano sulla situazione, la curva epidemiologica e la distribuzione geografica globale (UE/SEE e Regno Unito, in tutto il mondo). Il 12 febbraio 2020 il nuovo coronavirus è stato denominato sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2 (SARS-CoV-2), mentre la malattia ad esso associata è ora denominata COVID-19. L’ECDC sta monitorando da vicino l’epidemia e fornisce valutazioni dei rischi per guidare gli Stati membri dell’UE e la Commissione europea nelle loro attività di risposta.

Altre fonte utili per i dati COVID-19 o Coronavirus

Con l’ordinanza del n. 640 del 27 febbraio 2020, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dal 28 febbraio, coordina un sistema di sorveglianza che integra a livello individuale i dati microbiologici ed epidemiologici forniti dalle Regioni e Provincie Autonome (PA) e dal Laboratorio nazionale di riferimento per SARS-CoV-2 dell’ISS.

Ogni giorno un’infografica dedicata riporta – con grafici, mappe e tabelle – una descrizione della diffusione nel tempo e nello spazio dell’epidemia di COVID-19 in Italia e una descrizione delle caratteristiche delle persone affette.

Ogni martedì e venerdì viene pubblicato anche un bollettino che, in maniera più estesa, approfondisce le informazioni raccolte.

Qui trovi i dati relativi a Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia

Per i dati mondiali COVID-19

Visita Download today’s data on the geographic distribution of COVID-19 cases worldwide a questo indirizzo

 

Sullo stesso argomento

Calcolo variazione percentuale per la sintesi dei dati COVID

 

US inflazione a settembre 2019 a +0,1 rispetto ad agosto e + 1,7% rispetto a settembre 2018

L’inflazione negli USA è stabile a 1,7 per cento

l’US Bureau of Labor Statistics ha comunicato il dato dell’inflazione di settembre 2019.

Negli ultimi 12 mesi, l’indice di tutti gli articoli è aumentato dell’1,7 per cento prima dell’aggiustamento stagionale e dello 0,1 rispetto ad agosto 2019

Gli aumenti degli alimenti sono stati compensati da cali nei prezzi degli energetici.
L’indice della benzina è diminuito del 2,4 per cento. L’indice alimentare è aumentato dello 0,1 percento in Settembre dopo essere rimasto invariato in ciascuno dei 3 mesi precedenti.

L’indice per tutti gli articoli in meno di cibo ed energia è aumentato dello 0,1 per cento a settembre dopo aver aumentato lo 0,3 per cento in ciascuno degli ultimi 3 mesi.

 

Inflazione US da settembre 2018 a settembre 2019
Inflazione US da settembre 2018 a settembre 2019

Tutte le statistiche e i grafici sull’inflazione Americana

Potrebbe tornare utile anche la lettura dell’inflazione Internazionale

ISTAT: il valore della moneta in Italia dal 1861 al 2017 è online

Confrontare le variazioni temporali del valore della moneta in Italia dal 1861 fino al 2017

L’Istat ha pubblicato uno strumento per confrontare le variazioni temporali del valore della moneta in Italia dal 1861 fino al 2017.

Per confrontare le variazioni temporali del valore della moneta in Italia usa la nostra utility.

Si precisa che i coefficienti di trasformazione dei valori monetari riportati dall’ISTAT nelle tavole, sono calcolati e diffusi per sole finalità di analisi storica: essi non costituiscono valori ufficiali da utilizzare per le rivalutazioni monetarie a fini legali (aggiornamento canoni d’affitto, assegni familiari, trattamento di fine rapporto, ecc.)  per i quali consigliamo di usare la nostra procedura online.

Rivaluta.it mette a disposizione un utilissimo calcolatore dell’inflazione dal 1954 al 2018