Inflazione nell’area euro e nell’UE: Dicembre 2024

Inflazione Area Euro

L’inflazione annua nell’area euro si è attestata al 2,4% a dicembre 2024, in aumento rispetto al 2,2% registrato a novembre. Un anno prima, il tasso era al 2,9%.

La media per l’anno 2024  (Gennaio 2024 – Dicembre 2024) è  del  2,4% in netta discesa rispetto al 2023 e 2022 quando si registrò 5,5% e 8,3% .

Inflazione Area Euro e EU
Inflazione Area Euro e EU

Inflazione Unione Europea

Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annua è stata del 2,7% a dicembre 2024, in crescita rispetto al 2,5% di novembre e inferiore rispetto al 3,4% di dicembre 2023. Questi dati sono stati pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea.

Analisi dei dati per i Paesi membri

I tassi di inflazione più bassi sono stati registrati in:

  • Irlanda: 1,0%
  • Italia: 1,4%
  • Lussemburgo, Finlandia e Svezia: 1,6%

Al contrario, i tassi più elevati si sono osservati in:

  • Romania: 5,5%
  • Ungheria: 4,8%
  • Croazia: 4,5%

Rispetto a novembre 2024, l’inflazione annua è diminuita in sette Stati membri, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in diciannove.

Contributo delle principali componenti all’inflazione

Nell’area euro, il contributo maggiore al tasso annuo di inflazione è venuto da:

  • Servizi: +1,78 punti percentuali (pp)
  • Alimentari, alcol e tabacco: +0,51 pp
  • Beni industriali non energetici: +0,13 pp
  • Energia: +0,01 pp

Stima preliminare e dato definitivo

La stima preliminare di Eurostat aveva indicato un tasso di inflazione del 2,4% per l’area euro a dicembre, confermato dal dato definitivo. Per quanto riguarda le principali componenti, i servizi si confermano il settore con il tasso annuo più alto (4,0%), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (2,7%), beni industriali non energetici (0,5%) ed energia (0,1%). Questo quadro evidenzia un leggero incremento dell’inflazione, trainato principalmente dai servizi e dai beni di consumo, con dinamiche diverse tra i vari Stati membri.

Inflazione Italia dicembre 2024: +1.3%

A dicembre l’inflazione in Italia resta stabile a +1,3%.

La media dell’inflazione in Italia per l’anno 2024 in Italia si chiude con 1,0% in netto calo rispetto al +5,7% del 2023.

Inflazione Italia dicembre 2024: +1.3% 1
Inflazione Media Italia 1956 – 2024

L’ Istat precisa che “la netta attenuazione dell’inflazione nell’anno appena concluso è per lo più imputabile alla marcata discesa dei prezzi dei Beni energetici (-10,1% da +1,2% del 2023).”

Anche negli alimentari si assiste a un rapido ridimensionamento della dinamica dei prezzi (+2,2% da +9,8%) che tuttavia resta ben al di sopra del tasso di inflazione.

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,8% a +2,3%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,7% a +3,1%); per contro, accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +7,4% a +12,7%), mentre si attenua ancora il calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -6,6% a -4,2%).

Nel mese di dicembre 2024 l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera (da +1,9% a +1,8%), come anche quella al netto dei soli beni energetici (da +2,0% a +1,7%).

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +2,3% a +1,7%, mentre accelerano di poco quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,6% a +1,7%).

Ora si dovrà guardare al nuovo anno e capire se la politica economica della BCE ha dato i suoi frutti circa la politica anti inflazione applicata tramite l’aumento repentino dei tassi di interesse che abbiamo visto negli anni scorsi.

Ora dovremmo aspettarci, considerati i dati non negativi dell’inflazione, che i tassi di interesse nell’Area Euro possano tornare a livelli accettabili per favorire investimenti e dare ossigeno a famiglie e imprese.

Stima inflazione Italia dicembre 2024:+1,3%

A  dicembre 2024 l’inflazione in Italia resta stabile. È quanto comunicato dalla stima ISTAT su l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi.

L’inflazione  registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua, come nel mese precedente.

Grafico stima Istat inflazione Italia dicembre 2024
Grafico stima Istat inflazione Italia dicembre 2024

Il dato di dicembre, se confermato, porterebbe la media annua  dell’inflazione in Italia per il 2024 all’1,0%  in netto calo rispetto al dato del 2023 quando registro un +5,7%.

Potrebbe interessarti la serie storica dell’inflazione  in Italia

 

Variazione degli interessi legali anno 2025

DECRETO 10 dicembre 2024 – Determinazione del saggio degli interessi legali. 

GU n.294 del 16-12-2024

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLA FINANZE

Visto l’art. 2, comma 185, della legge 23 dicembre 1996, n. 662,
recante «Misure di razionalizzazione della finanza pubblica», che,
nel fissare al 5 per cento il saggio degli interessi legali di cui
all’art. 1284, primo comma, del codice civile, prevede che il
Ministro dell’economia e delle finanze puo’ modificare detta misura
sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di
durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di
inflazione registrato nell’anno;
Visto il proprio decreto 29 novembre 2023, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 11 dicembre 2023, n. 288, con il quale la misura
del saggio degli interessi legali e’ stata fissata al 2,50 per cento
in ragione d’anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2024;
Visto il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, concernente
il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia;
Tenuto conto del rendimento medio annuo lordo dei predetti titoli
di Stato e del tasso d’inflazione annuo registrato;
Ravvisata l’esigenza, sussistendone i presupposti, di modificare
l’attuale saggio degli interessi;
Decreta:
Art. 1
La misura del saggio degli interessi legali di cui all’art. 1284
del codice civile e’ fissata al 2 per cento in ragione d’anno, con
decorrenza dal 1° gennaio 2025.
Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 10 dicembre 2024
Il Ministro: Giorgetti


La tabella aggiornata degli interessi legali con l’ultimo tasso in vigore dal 1/1/2025

Il Decreto del Ministero sulla Gazzetta Ufficiale

Inflazione Area Euro a ottobre registra un +2,0%.

Eurostat oggi si è pronunciata sulla stima dell’inflazione per ottobre 2024: dovrebbe attestarsi al 2,0% in aumento rispetto all’1,7% di settembre e con un aumento mensile dello 0,3%

Grafico Stima Inflazione Area Euro ottobre 2024
Grafico Stima Inflazione Area Euro ottobre 2024

Cosa aumenta?

Considerando le principali componenti dell’inflazione nell’area dell’euro, si prevede che i servizi registreranno il tasso annuo più elevato a ottobre (3,9%, stabile rispetto a settembre), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (2,9%, rispetto al 2,4% di settembre), beni industriali non energetici (0,5%, rispetto allo 0,4% di settembre) ed energia (-4,6%, rispetto al -6,1% di settembre).

Commento

L’inflazione annuale nell’area euro ha sorpreso!  L’inflazione core è rimasta ostinatamente elevata. Tuttavia, i dati mensili destagionalizzati indicano anche un allentamento delle pressioni sui prezzi minimi. I tagli dei tassi d’interesse da parte della BCE proseguiranno a dicembre.


Potrebbe essere utile consultare l’inflazione media annua in Area Euro

Confronta l’inflazione tra US e Area Euro

 
 
 

Stima Istat su inflazione Italia per ottobre 2024

Secondo le stime preliminari dell’ISTAT, a ottobre 2024 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, si è mantenuto stabile su base mensile, registrando però un aumento annuo dello 0,9%, in lieve crescita rispetto al +0,7% di settembre.

 

Questa moderata accelerazione riflette principalmente:

  • Prezzi dei Beni alimentari: incremento sia dei lavorati (+2,0%) sia dei non lavorati, che registrano un salto significativo da +0,3% a +3,3%.
  • Beni energetici non regolamentati: riduzione della flessione da -11,0% a -10,2%.
  • Servizi relativi ai trasporti: aumento da +2,4% a +2,8%.

Queste spinte inflazionistiche sono state in parte attenuate da un rallentamento nei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+2,0% da +10,4%) e dei Servizi ricreativi e per la cura della persona (+3,6% da +4,0%).

📌 Inflazione di fondo stabile

L’“inflazione di fondo” (escludendo energetici e alimentari freschi) rimane invariata al +1,8%, mentre l’inflazione depurata dei soli beni energetici si attesta a +1,9%.

📉 Differenziali e settori

  • Prezzi dei beni: flessione moderata (da -0,9% a -0,5%).
  • Prezzi dei servizi: decelerazione da +2,8% a +2,6%.
  • Carrello della spesa: incremento del +2,2% su base annua.

📈 Indice armonizzato (IPCA)

L’indice armonizzato IPCA segna un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,0% su base annua.

Conclusione ISTAT: A ottobre l’inflazione complessiva si conferma in ripresa, con dinamiche variabili nei settori: aumenti nel comparto alimentare e dei trasporti, riduzioni nel settore energetico e nei servizi ricreativi e culturali.

Potrebbe essere utile consultare l’inflazione media in Italia

Frenata dell’inflazione in Italia: +0,7%

A settembre l’inflazione scende a +0,7%, il livello più basso del 2024

Grafico inflazione Italia dal 2019 a settembre 2024
Grafico inflazione Italia dal 2019 a settembre 2024

Sono i beni energetici che spingono in basso l’inflazione con -8,7% da -6,1% di agosto, ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto). La variazione rispetto ad Agosto scorso -0,2 per cento.

Tabella ultimi dati dell’inflazione in Italia

N Periodi Inflazione
annua
Inflazione
mensile
1 Gennaio-2023 Gennaio-2024 0,8% 0,3%
2 Febbraio-2023 Febbraio-2024 0,8% 0,1%
3 Marzo-2023 Marzo-2024 1,2% 0,0%
4 Aprile-2023 Aprile-2024 0,8% 0,1%
5 Maggio-2023 Maggio-2024 0,8% 0,2%
6 Giugno-2023 Giugno-2024 0,8% 0,1%
7 Luglio-2023 Luglio-2024 1,3% 0,4%
8 Agosto-2023 Agosto-2024 1,1% 0,2%
9 Settembre-2023 Settembre-2024 0,7% -0,2%
Variazione Media 0,9% 0,1%

L’inflazione media resta allo 0,9 per cento anche per settembre.

I prezzi degli alimentari però aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all’accelerazione dei prezzi del “carrello della spesa” (+1,0% da +0,6%).

A settembre l’inflazione di fondo scende a +1,8% (dal +1,9% registrato negli ultimi tre mesi).

La serie storica dell’inflazione media in Italia

Italia: Inflazione settembre 2024 in discesa:+0,7%

A settembre 2024 l’inflazione in Italia ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,7% su base annua.

Questo dato segna un rallentamento rispetto all’inflazione dell’1,1% di agosto, portando il tasso di crescita dei prezzi al livello più basso dall’inizio dell’anno.

Italia: Inflazione settembre 2024 in discesa:+0,7% 2

Motivi del Rallentamento

La principale causa di questa decelerazione è stata la discesa dei prezzi dei beni energetici. I beni energetici regolamentati hanno visto una riduzione del tasso di crescita dal +14,3% di agosto al +10% di settembre. Ancora più marcata è stata la flessione dei beni energetici non regolamentati, come benzina e gasolio, i cui prezzi sono diminuiti dell’11,0%, contro il -8,6% di agosto.

Parallelamente, si è osservata una diminuzione nel ritmo di crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (dal +4,5% al +4,0%) e dei servizi relativi ai trasporti (dal +2,9% al +2,5%). Tuttavia, l’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari, sia lavorati che non, ha parzialmente compensato questo calo, con i beni non lavorati che sono passati da un -0,5% a un +0,3%, e i lavorati da un +1,5% a un +1,8%.

L’Inflazione di Fondo

Un altro indicatore significativo è l’inflazione di fondo, che esclude dal calcolo i beni energetici e alimentari freschi. A settembre, questo valore è sceso all’1,8%, leggermente inferiore rispetto all’1,9% di agosto. Se escludiamo solo i beni energetici, l’inflazione si attesta al 1,7%.

Settori in rallentamento e accelerazione

Contributo Alla Variazione Per Tipologia Di Prodotto
Contributo Alla Variazione Per Tipologia Di Prodotto

La dinamica dei prezzi dei beni e dei servizi mostra chiaramente il rallentamento dell’inflazione in determinati settori. La flessione è più evidente nei beni, dove si registra un calo dello 0,8%, rispetto al -0,5% del mese precedente. Anche i servizi, sebbene ancora in crescita, vedono una decelerazione (da +3,2% a +2,8%).

Un dato interessante riguarda il cosiddetto “carrello della spesa”, che comprende i beni alimentari, per la casa e la persona. A settembre, questa categoria ha mostrato un’accelerazione dell’inflazione, passando da +0,6% ad +1,1%, riflettendo un incremento nei costi dei beni di uso quotidiano.

L’Inflazione acquisita per il 2024

Guardando al quadro generale del 2024, l’inflazione acquisita per l’intero anno si stima intorno all’1,0%. Questo dato riflette l’andamento medio dell’inflazione fino a settembre e potrebbe influenzare le politiche economiche dei prossimi mesi.

Analisi e riflessioni

La situazione dei prezzi al consumo in Italia a settembre 2024 mostra una dinamica di rallentamento dell’inflazione, principalmente trainata dal calo dei prezzi energetici, che continua a influenzare positivamente il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Tuttavia, la situazione rimane delicata. Il rialzo dei prezzi dei beni alimentari e di quelli per la casa e la persona rappresenta un problema, soprattutto per le fasce di reddito più basse, che risentono maggiormente di queste variazioni.

La decelerazione dei prezzi dei servizi legati ai trasporti e alla cultura può sembrare una buona notizia, ma potrebbe nascondere dinamiche più complesse legate alla domanda debole o a condizioni economiche incerte. La flessione dei prezzi del trasporto aereo e marittimo, ad esempio, potrebbe indicare una diminuzione della domanda dovuta alla ridotta capacità di spesa delle famiglie, e non necessariamente un miglioramento della competitività di questi settori.

In generale, mentre il calo dell’inflazione offre sollievo rispetto agli aumenti dei mesi scorsi, è fondamentale monitorare l’evoluzione dei prezzi nel settore alimentare e dei beni di prima necessità. Un’inflazione troppo bassa, seppur rassicurante in superficie, può essere sintomo di stagnazione economica o di debolezza nella domanda interna.

Il futuro?

Le prospettive per i prossimi mesi dipenderanno molto dall’evoluzione dei prezzi energetici, che, se continueranno a calare, potrebbero mantenere l’inflazione sotto controllo. Tuttavia, un improvviso aumento dei costi dell’energia, legato a fattori geopolitici o a variazioni della domanda globale, potrebbe riportare rapidamente l’inflazione su livelli preoccupanti.

Le autorità economiche dovranno bilanciare con attenzione le politiche monetarie e fiscali per evitare di compromettere la ripresa economica, tenendo d’occhio la spesa delle famiglie e l’andamento dei salari, che in un contesto di bassa inflazione rischiano di rimanere stagnanti.


Il comunicato ufficiale Istat

L’Inflazione ultimi 2 anni in Italia

Inflazione ad agosto 2024 in calo: +1,1%

Segnali positivi per l’inflazione in Italia

L’indice dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua, in calo rispetto al +1,3% di luglio. L’inflazione acquisita per il 2024 è dell’1,1% per l’indice generale e del 2,1% per la componente di fondo. Confermata la stima di Agosto.

Indici nazionali dei prezzi al consumo-NIC con tabacchi – Gennaio 2024 – Agosto 2024

N Periodi Inflazione
annua
Inflazione
mensile
Inflazione Media
Valore parziale
Indice Dal Indice Al
1 Gennaio-2023 Gennaio-2024 0,8% 0,3% 0,8% 119,1 120,1
2 Febbraio-2023 Febbraio-2024 0,8% 0,1% 0,8% 119,3 120,2
3 Marzo-2023 Marzo-2024 1,2% 0,0% 0,9% 118,8 120,2
4 Aprile-2023 Aprile-2024 0,8% 0,1% 0,9% 119,3 120,3
5 Maggio-2023 Maggio-2024 0,8% 0,2% 0,9% 119,7 120,6
6 Giugno-2023 Giugno-2024 0,8% 0,1% 0,9% 119,7 120,7
7 Luglio-2023 Luglio-2024 1,3% 0,4% 0,9% 119,7 121,2
8 Agosto-2023 Agosto-2024 1,1% 0,2% 0,9% 120,1 121,4
Variazione Media 0,9% 0,2% —— —— ——

 

Inflazione Italia gennaio 2022 - Agosto 2024
Inflazione Italia Gennaio 2022 – Agosto 2024

Il punto sul dato di Agosto

  • La media annua in Italia si conferma al 9,0% e comunque in calo rispetto a quella dello scorso anno con 5,7%
  • Beni energetici: La flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati si amplia da -6,0% a -8,6%. Al contrario, i Beni energetici regolamentati vedono un’accelerazione dei prezzi, passando da +11,7% a +14,3%.

  • Prezzi dei servizi: I Servizi relativi ai trasporti accelerano (da +2,2% a +2,9%), mentre i Servizi relativi all’abitazione rallentano (da +2,7% a +2,5%). Nel complesso, i servizi crescono del +3,2%, con un differenziale inflazionistico tra beni e servizi di +3,7 punti percentuali.

  • Beni durevoli e semidurevoli: I prezzi dei Beni durevoli scendono da -1,2% a -1,8%, mentre i Beni semidurevoli aumentano leggermente (da +1,1% a +1,3%).

  • Carrello della spesa: I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano (da +0,7% a +0,6%), mentre i prodotti ad alta frequenza di acquisto passano da +1,8% a +1,1%.

  • Inflazione di fondo: Rimane stabile al +1,9%, escludendo gli energetici e gli alimentari freschi.

  • Indice armonizzato (IPCA): Scende dello 0,2% su base mensile (per via dei saldi estivi) e aumenta dell’1,2% su base annua, rispetto al +1,6% di luglio.

In sintesi, il rallentamento dell’inflazione è dovuto principalmente alla riduzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e dei beni durevoli, mentre l’inflazione di fondo e i servizi continuano a sostenere la dinamica generale dei prezzi.

Euribor continua la sua discesa a settembre 2024

L’Euribor a 12 mesi continua la sua discesa. Oggi 11 settembre 2024  è sceso  per il sesto giorno consecutivo.

05-set-24 3,053%
06-set-24 3,025%
09-set-24 2,986%
10-set-24 2,97%
11-set-24 2,96%

Gli esperti sostengono  che sul mercato il tasso minimo è già fissato a meno del 2% per la fine dell’anno 2025. Tuttavia, le prospettive sui tassi di interesse avranno tempo per essere affinate molte più volte prima di allora. Dal grafico (fonte Bloomberg) che mettiamo in evidenza di seguito si nota come il trend del tasso Euribor 3 mesi con il passar del tempo scenda più dell’Euribor 6 mesi e 12 mesi. Questa potrebbe essere una buona notizia per coloro che hanno contratto un mutuo casa con un Euribor variabile.

Grafico e trend Euribor fino al 2028
Grafico e trend Euribor fino al 2028

Potrebbe tornare utile visitare gli ultimi dati Euribor 

Calcola la tua rata usando l’ultimo tasso Euribor

Inflazione in leggera discesa ad agosto 2024: +1,1%

Ad agosto 2024 l’inflazione in Italia con segnali contrastanti tra energia e alimentariInflazione in leggera discesa ad agosto 2024: +1,1% 3

Ad agosto 2024, l’inflazione in Italia registra un lieve rallentamento, con un aumento dei prezzi al consumo dell’1,1% su base annua, in calo rispetto al +1,3% del mese precedente.

Il dato provvisorio di agosto  non cambia la media per l’anno 2024 che resta allo 0,9 per cento

Secondo i dati provvisori dell’ISTAT, questo rallentamento è principalmente dovuto alla maggiore flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e dei Beni durevoli, che hanno subito una significativa riduzione, rispettivamente dell’8,6% e dell’1,8%.

Parallelamente, i prezzi dei Servizi relativi all’abitazione hanno mostrato una leggera decelerazione, passando dal +2,7% di luglio al +2,5% di agosto.

Periodo Var.% mese Var% anno
Agosto(stima)2024 0,2% 1,1%
Luglio 2024 0,4% 1,3%
Giugno 2024 0,1% 0,8%
Maggio 2024 0,2% 0,8%
Aprile 2024 0,1% 0,8%
Marzo 2024 0% 1,2%
Febbraio 2024 0,1% 0,8%
Gennaio 2024 0,3% 0,8%
Dicembre 2023 0,2% 0,6%
Novembre 2023 -0,5% 0,7%
Ottobre 2023 -0,2% 1,7%
Settembre 2023 0,2% 5,3%
Agosto 2023 0,3% 5,4%

Tuttavia, nonostante il rallentamento complessivo, alcune componenti dell’inflazione mostrano segni di accelerazione.

I prezzi dei Beni energetici regolamentati, infatti, hanno registrato un incremento del 14,0%, mentre i Servizi relativi ai trasporti e i Beni alimentari lavorati hanno evidenziato un aumento rispettivamente del 2,9% e dell’1,8%. Questi settori, in particolare, hanno contribuito a sostenere l’indice generale dei prezzi, compensando parzialmente le flessioni in altri comparti.

L’inflazione di fondo, che esclude le componenti più volatili come energetici e alimentari freschi, ha segnato un leggero aumento, raggiungendo il +2,0% rispetto al +1,9% del mese precedente. Questo dato riflette un quadro inflazionistico più stabile, sebbene differenziato tra beni e servizi. In particolare, i prezzi dei beni hanno continuato a diminuire su base annua, accentuando il calo da -0,1% a -0,5%, mentre i servizi hanno visto un’accelerazione della loro crescita, portandosi a +3,2%.

Nel settore alimentare, i prezzi dei beni destinati alla cura della casa e della persona hanno mostrato una moderata accelerazione, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno rallentato, passando dal +1,8% di luglio all’1,1% di agosto.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che tiene conto dei saldi stagionali, ha invece registrato una lieve diminuzione dello 0,1% su base mensile, ma un aumento dell’1,3% su base annua, sebbene in rallentamento rispetto al +1,6% di luglio.

In sintesi, il mese di agosto 2024 si presenta con un quadro inflazionistico complesso e articolato: se da un lato la diminuzione dei prezzi energetici non regolamentati contribuisce a frenare l’inflazione, dall’altro lato l’aumento dei costi nel settore dei trasporti e degli alimentari lavorati continua a esercitare pressioni al rialzo sui prezzi.

Il risultato è un’inflazione che, pur in leggera discesa, riflette tensioni differenziate all’interno dell’economia italiana.

Analisi andamento tassi Euribor fino al 16 agosto 2024

Analisi andamento dei tassi Euribor periodo Gennaio-Agosto 2024

Tassi Euribor da inizio 2024 al 16 agosto 2024
Tassi Euribor da inizio 2024 al 16 agosto 2024

Tassi Euribor 16 Agosto e 15 Agosto 2024

  Fixing
16/8/2024
Fixing prec
15/8/2024
VAR% rispetto al
15/8/2024
Andamento 16/8/2023 VAR% rispetto al
16/8/2023
Euribor I settimana 3,621% 3,605% 0,444% In aumento 3,637% -0,44%
Euribor 1 mese 3,595% 3,599% -0,111% In diminuzione 3,623% -0,773%
Euribor 3 mesi 3,56% 3,549% 0,31% In aumento 3,798% -6,266%
Euribor 6 mesi 3,367% 3,375% -0,237% In diminuzione 3,964% -15,061%
Euribor 12 mesi 3,139% 3,117% 0,706% In aumento 4,116% -23,737%
  1. Tendenza generale dei tassi

  • All’inizio del periodo, i tassi Euribor per tutte le durate erano relativamente stabili, con valori che si aggiravano tra il 3,5% e il 4,0%.
  • Nel corso del tempo, c’è stato un graduale declino nei tassi, specialmente per l’Euribor a 12 mesi e a 1 settimana, che mostrano una discesa più marcata verso la fine del periodo.
  1. Divergenza tra le durate

  • L’Euribor a 12 mesi (linea viola) ha mostrato una discesa più ripida rispetto agli altri tassi, indicando una possibile aspettativa di riduzione dei tassi d’interesse a lungo termine.
  • L’Euribor a 1 settimana (linea blu) ha avuto anche una riduzione significativa, suggerendo un possibile calo della liquidità a breve termine o delle aspettative di politica monetaria a breve termine.
  1. Livello attuale dei tassi:

  • Verso la metà di agosto 2024, i tassi Euribor sembrano convergere verso un livello più basso, con l’Euribor a 12 mesi che scende sotto il 3,5%, mentre gli altri tassi sono rimasti leggermente al di sopra.
  1. Previsioni euribor

  • Possibile riduzione dei tassi d’interesse: La discesa dei tassi Euribor, soprattutto quello a 12 mesi, potrebbe indicare aspettative di una politica monetaria più espansiva da parte della BCE, o una riduzione delle pressioni inflazionistiche, che porterebbero a una riduzione dei tassi d’interesse a lungo termine.
  • Stabilità a breve termine: Anche se l’Euribor a 1 settimana mostra una discesa, gli altri tassi rimangono relativamente stabili, suggerendo che non ci si aspetta un cambiamento drastico della politica monetaria nel breve termine.

In generale, se questa tendenza al ribasso continua, potremmo assistere a un contesto di tassi d’interesse più bassi nel prossimo futuro (forse nella prossima riunione BCE di settembre?), il che potrebbe influenzare positivamente i mercati del credito e dei mutui casa.

Potrebbe essere utile

Estrai serie Euribor tra due date per: I settimana, 1, 3, 6, e 12 mesi

 

L’inflazione a Luglio torna a farsi sentire:+1,3%

L’inflazione torna a farsi sentire: i numeri di luglio

I dati Istat confermano un’impennata

Dopo un periodo di relativa calma, l’inflazione in Italia ha ripreso a correre. I dati diffusi dall’Istat a luglio 2024 mostrano un aumento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) dell’1,3% su base annua con un aumento rispetto a giugno scorso del +0,4%.

Un dato che, seppur non allarmante come in periodi passati, segnala una ripresa dei rincari, soprattutto in alcuni settori chiave.

L’inflazione in Italia da Gennaio 2024 – Luglio 2024

Variazione media 0,9 Valore minimo 0,8% Valore massimo 1,3%

Periodo Var%
Luglio-2023 Luglio-2024 1,3%
Giugno-2023 Giugno-2024 0,8%
Maggio-2023 Maggio-2024 0,8%
Aprile-2023 Aprile-2024 0,8%
Marzo-2023 Marzo-2024 1,2%
Febbraio-2023 Febbraio-2024 0,8%
Gennaio-2023 Gennaio-2024 0,8%

Approfondisci su Panoramica dell’inflazione in Italia

Energia: il motore dell’inflazione

Come già anticipato dalle stime preliminari, è proprio il comparto energetico a trainare l’aumento dei prezzi. I beni energetici regolamentati, in particolare, hanno registrato un’impennata del +11,7% su base annua, pesando in modo significativo sul carrello della spesa delle famiglie italiane. Anche i beni energetici non regolamentati, pur mostrando un lieve miglioramento rispetto ai mesi precedenti, continuano a incidere sull’inflazione complessiva.

Alimentari: una tregua temporanea?

Una nota positiva arriva dal settore alimentare. Sebbene i prezzi dei beni alimentari lavorati abbiano registrato un lieve aumento, quelli dei beni alimentari non lavorati hanno mostrato una flessione. Questo significa che, almeno per il momento, il costo della spesa per la tavola potrebbe subire un rallentamento. Tuttavia, è importante monitorare l’andamento dei prossimi mesi, poiché fattori come la siccità e la guerra in Ucraina potrebbero influenzare la produzione agricola e, di conseguenza, i prezzi al consumo.

Cosa aspettarsi per il futuro?

L’inflazione è un fenomeno complesso, influenzato da una molteplicità di fattori, sia interni che esterni all’Italia. Le incertezze legate alla guerra in Ucraina, le tensioni geopolitiche e le turbolenze sui mercati finanziari potrebbero continuare a generare pressioni sui prezzi. Inoltre, la ripresa economica post-pandemica e le politiche monetarie delle banche centrali giocheranno un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’inflazione nei prossimi mesi.

In conclusione, i dati di luglio confermano un’accelerazione dell’inflazione in Italia, con l’energia che rimane il principale motore dei rincari. Tuttavia, la situazione non è uniforme in tutti i settori, e alcuni segnali positivi arrivano dal comparto alimentare. Per avere un quadro più completo della situazione, sarà necessario monitorare attentamente l’andamento dei prossimi mesi e le decisioni delle autorità economiche.

Grafico inflazione Indici nazionali dei prezzi al consumo-NIC con tabacchi Gennaio 2020 - Luglio 2024
Grafico inflazione Indici nazionali dei prezzi al consumo-NIC con tabacchi Gennaio 2020 – Luglio 2024

Fonti:

Potrebbe interessarti la serie storica dell’inflazione media in Italia

Inflazione AREA Euro a Luglio in leggera salita: +2,6%

L’aumento dell’inflazione nell’area euro, seppur modesto, merita attenzione

Inflazione annua Area Euro gennaio 2023 luglio 2024 (stima)
Inflazione annua Area Euro gennaio 2023 luglio 2024 (stima)

Il leggero incremento dall’inflazione generale riflette una tendenza preoccupante nel settore energetico, che ha visto una significativa crescita dallo 0,2% di giugno scorso al 1,3% di luglio.

Euro area annual inflation rate and its main components

Componente Peso 2024 (%o) Luglio 2023 Febbraio 2024 Marzo 2024 Aprile 2024 Maggio 2024 Giugno 2024 Luglio 2024
Indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) 1000 5,3 2,6 2,4 2,4 2,6 2,5 2.6e
IPCA esclusi:                
energia 900,9 6,7 3,3 2,9 2,7 2,8 2,8 2.7e
energia, alimenti non lavorati 857,4 6,6 3,3 3,1 2,8 2,9 2,8 2.8e
energia, alimenti, alcol e tabacco 706,2 5,5 3,1 2,9 2,7 2,9 2,9 2.9e
Alimenti, alcol e tabacco 194,7 10,8 3,9 2,6 2,8 2,6 2,4 2.3e
alimenti lavorati, alcol e tabacco 151,2 11,3 4,5 3,5 3,2 2,8 2,7 2.7e
alimenti non lavorati 43,5 9,2 2,1 -0,5 1,2 1,8 1,3 1.0e
Energia 99,1 -6,1 -3,7 -1,8 -0,6 0,3 0,2 1.3e
Beni industriali non energetici 257,3 5 1,6 1,1 0,9 0,7 0,7 0.8e
Servizi 448,8 5,6 4 4 3,7 4,1 4,1 4.0e
La colonna “e” rappresenta una stima.                

Questo aumento potrebbe indicare una ripresa dei prezzi energetici, che storicamente hanno un impatto rilevante sul costo della vita e sulla produzione industriale.

D’altro canto, la riduzione dei tassi di inflazione in settori come i servizi e alimentari, alcol e tabacco, potrebbe suggerire un rallentamento delle pressioni inflazionistiche in quei settori specifici. Tuttavia, la persistenza di un alto tasso nei servizi implica che il costo della manodopera e altri fattori legati ai servizi continuano a sostenere livelli elevati di inflazione.

In sintesi, mentre l’inflazione complessiva rimane relativamente contenuta, le dinamiche interne mostrano segni di volatilità che potrebbero complicare le politiche economiche e monetarie della BCE nei prossimi mesi.

Gli ultimi dati dell’inflazione AREA EURO

Brusca accelerazione in Italia dell’inflazione a Luglio

Un aumento dell’ 1,3% annuo ci riporta indietro fino a ottobre 2023 (1,7%)

Inflazione Italia da Gennaio 2000 a Luglio 2024 (Stima Istat)
Inflazione Italia da Gennaio 2000 a Luglio 2024 (Stima Istat)

Un aumento mensile dello 0,5% rispetto a giugno scorso, come quello comunicato dalla stima Istat, è il più alto mai visto da novembre 2022. Allora si registrò lo stesso aumento mensile; in quel periodo l’inflazione annua era dell’11,8%.

Gli ultimi dati dell’inflazione per l’anno 2024

Periodo Var% annua
gen-24 0,80%
feb-24 0,80%
mar-24 1,20%
apr-24 0,80%
mag-24 0,80%
giu-24 0,80%
lug-24(stima) 1,30%

Scarica altri dati da questa utilità

Cosa ha procurato questo brusco aumento dell’inflazione?

L’ accelerazione riflette l’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici  che passano a -4,1% dal -8,6% di giugno scorso, a causa sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata. Di contro, nel settore alimentare i prezzi dei prodotti non lavorati, come anche quelli dei beni lavorati, evidenziano un’attenuazione della loro crescita in ragione d’anno, che contribuisce al rallentamento del tasso di crescita dei prezzi del “carrello della spesa” (+0,8% da +1,2%). Nel mese di luglio l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera lievemente (da +1,9% a +1,8%).

Un sostegno all’inflazione deriva inoltre dall’andamento dei prezzi dei Tabacchi (da +3,4% a +4,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,0% a +4,4%). Per contro, in rallentamento risultano i prezzi dei Servizi vari (da +1,8% a +1,5%), dei Beni non durevoli (da +1,3% a +1,0%), dei Beni alimentari lavorati (da +2,0% a +1,8%), dei Beni alimentari non lavorati (che scendono a -0,3%, dal +0,3% del mese precedente) e dei Beni durevoli (da -1,0% a      -1,2%).

La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni, pur restando negativa, registra una risalita (da -0,7% a -0,1%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,8% a +3,0%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si porta quindi a +3,1 punti percentuali (dai +3,5 di giugno).

Leggi i dati storici medi dell’inflazione in Italia oppure utilizza il calcolatore gratuito per aggiornare importi in base all’inflazione