La BCE porta i tassi al 3,5%. Decorrenza 22 marzo 2023

La BCE ha deciso oggi di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento

Gli “espertoni” parlavano di un aumento di 0,25 ma la BCE ha mantenuto la parola in  linea con la sua determinazione ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione nell’Area Euro all’obiettivo del 2% a medio termine. Un valore, quello del 2% che l’Area Euro aveva nel 2021.

Tassi di interesse di riferimento della BCE

Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,50%, al 3,75% e al 3,00%, con effetto dal 22 marzo 2023.

Tassi BCE dal 22 marzo 2023

La presidente Lagarde precisa che il Consiglio direttivo segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro.

Lagarde rassicura i risparmiatori

Il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. In ogni caso, la BCE dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario dell’area dell’euro, qualora ve ne sia l’esigenza, e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria.

Le nuove proiezioni macroeconomiche degli esperti della BCE sono state ultimate agli inizi di marzo, prima delle recenti tensioni emerse nei mercati finanziari. Tali tensioni comportano pertanto ulteriore incertezza riguardo alle valutazioni dello scenario di base per l’inflazione e la crescita. Prima di questi ultimi sviluppi, gli esperti della BCE avevano già rivisto al ribasso le proiezioni per l’inflazione complessiva nello scenario di base, soprattutto per effetto del minore contributo delle quotazioni energetiche rispetto alle attese precedenti.

Il futuro dell’inflazione in Eurpa?

Gli esperti della BCE indicano ora che l’inflazione si collocherebbe in media al 5,3% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025.

Per stimare l’inflazione in base all’aumento mensile prova Previsione inflazione media annuale e mensile per i prossimi mesi 

Allo stesso tempo, le pressioni di fondo sui prezzi restano intense. L’inflazione al netto dei beni energetici e alimentari ha continuato ad aumentare a febbraio e gli esperti della BCE si attendono una media del 4,6% nel 2023, livello più elevato di quello anticipato nelle proiezioni di dicembre. In seguito dovrebbe ridursi al 2,5% nel 2024 e al 2,2% nel 2025, via via che le spinte al rialzo derivanti dai passati shock dell’offerta e dalla riapertura delle attività economiche verranno meno e che la politica monetaria più restrittiva frenerà in misura crescente la domanda.

Le proiezioni per la crescita nel 2023 sono state corrette al rialzo nello scenario di base, collocandosi in media all’1,0% per effetto sia del calo delle quotazioni energetiche sia della maggiore tenuta dell’economia al difficile contesto internazionale. Gli esperti della BCE si attendono poi che la crescita aumenti ancora all’1,6% sia nel 2024 sia nel 2025, sostenuta dal vigore del mercato del lavoro, dal miglioramento del clima di fiducia e dalla ripresa dei redditi reali. Allo stesso tempo il rafforzamento della crescita nel 2024 e nel 2025 risulta inferiore rispetto alle proiezioni di dicembre, di riflesso alla politica monetaria più restrittiva.

La serie storica dei tassi BCE aggiornata 

Tassi Euribor aggiornati all’ultima rilevazione

Rallenta l’inflazione in Italia a febbraio 2023:+9,1%

Quello di febbraio con 9,1% è il valore più basso registrato da ottobre 2022

Nel mese di febbraio 2023 l’inflazione registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 9,1% su base annua, da +10,0% nel mese precedente.

Inflazione: carrello della spesa in aumento a Febbraio 2023

La stima preliminare era stata uguale a 0,3% quella mensile e 9,2% il dato annuale.

 

La tabella con le ultime tredici rilevazioni dell’inflazione

N Periodo Var.% mese Var% anno
1 Febbraio 2023 0,2% 9,1%
2 Gennaio 2023 0,1% 10%
3 Dicembre 2022 0,3% 11,6%
4 Novembre 2022 0,5% 11,8%
5 Settembre 2022 8,9% 0,3%
6 Agosto 2022 0,8% 8,4%
7 Luglio 2022 0,4% 7,9%
8 Giugno 2022 1,2% 8%
9 Maggio 2022 0,8% 6,8%
10 Maggio 2022 0,8% 6,8%
11 Aprile 2022 -0,1% 6%
12 Marzo 2022 1% 6,5%
13 Febbraio 2022 0,9% 5,7%

La flessione, precisa l’Istat, è frutto dell’attenuazione delle tensioni sui prezzi dei Beni Energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata. Tuttavia, ancora al rialzo dei prezzi nel comparto dei Beni alimentari, lavorati e non, dei Tabacchi e dei Servizi, quasi tutti in accelerazione tendenziale.

Come conseguenza di tali andamenti, si accentua la crescita su base annua della componente di fondo (+6,3%) e quella del cosiddetto “carrello della spesa”, che risale a +12,7%, dopo il rallentamento osservato a gennaio.

Anche per l’indice FOI, utile per le rivalutazioni monetarie c’è stata una discesa decisa: +8,9% rispetto al 9,8 di gennaio scorso.

Potrebbe essere utile sullo stesso argomento consultare l’inflazione media in Italia e il Calcolatore dell’inflazione

Inflazione US:febbraio 2023 è l’ottava discesa consecutiva

L’inflazione USA registra l’ottava discesa consecutiva:+6,0%

L’inflazione mensile rispetto a Gennaio scorso  è aumentata dello 0,4% a febbraio su base stagionale, dopo un aumento dello 0,5% a gennaio.

L’indice per l’alloggio è stato il maggior contributore all’aumento mensile di tutti gli articoli, rappresentando oltre il 70% dell’aumento, con gli indici per il cibo, il tempo libero e  l’arredamento domestico.

 

L’indice per il cibo è aumentato dello 0,4% nel mese, con l’indice per il cibo portato a casa in aumento dello 0,3%.

La variazione mensile per l’energia a febbraio è stato uguale a -0,6% (rispetto a gennaio scorso), +5,2% rispetto allo scorso anno, mentre l’indice per il cibo è aumentato del 9,5% nell’ultimo anno.

Come si noterà dai dati elencati in tabella e dal  grafico, il dato di febbraio 2023 ( 6,0%) è stato il minimo aumento di 12 mesi da settembre 2021. l’indice per il cibo è aumentato del 9,5% nell’ultimo anno.

  Periodi Inflazione
annua
Inflazione
mensile
1 Settembre-2020 Settembre-2021 5,4% 0,3%
2 Ottobre-2020 Ottobre-2021 6,2% 0,8%
3 Novembre-2020 Novembre-2021 6,8% 0,5%
4 Dicembre-2020 Dicembre-2021 7,0% 0,3%
5 Gennaio-2021 Gennaio-2022 7,5% 0,8%
6 Febbraio-2021 Febbraio-2022 7,9% 0,9%
7 Marzo-2021 Marzo-2022 8,5% 1,3%
8 Aprile-2021 Aprile-2022 8,3% 0,6%
9 Maggio-2021 Maggio-2022 8,6% 1,1%
10 Giugno-2021 Giugno-2022 9,1% 1,4%
11 Luglio-2021 Luglio-2022 8,5% -0,0%
12 Agosto-2021 Agosto-2022 8,3% -0,0%
13 Settembre-2021 Settembre-2022 8,2% 0,2%
14 Ottobre-2021 Ottobre-2022 7,7% 0,4%
15 Novembre-2021 Novembre-2022 7,1% -0,1%
16 Dicembre-2021 Dicembre-2022 6,5% -0,3%
17 Gennaio-2022 Gennaio-2023 6,4% 0,8%
18 Febbraio-2022 Febbraio-2023 6,0% 0,6%

Approfondisci e scarica i dati dell’inflazione US

Crea le tue tabelle sull’inflazione US

Quale sarà il dato di Marzo 2023 se dovesse essere confermata la variazione mensile di febbraio 2023?
Se l’aumento mensile sarà uguale a 0,4% l’inflazione US a marzo 2023 potrebbe essere uguale a 4,8%.
Ecco la tabella con la previsione di marzo 2023.

N Periodo Indice Dal Indice Al Var% annua
1 Gennaio 2023 281,148 299,17 6,4%
2 Febbraio 2023 283,716 300,84 6%
3 Marzo 2023 287,504 301,2 4,8%

Prova la nostra utility per prevedere il dato di marzo 2023

Rallentamento dell’inflazione in Italia a Febbraio 2023

Stima inflazione a Febbraio 2023 +0,3% mensile e +9,2% annua

L’ISTAT ha precisato che il rallentamento del tasso di inflazione è dovuto principalmente alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici regolamentati e alla riduzione della crescita dei prezzi degli energetici non regolamentati. Tuttavia, questa diminuzione è stata solo parzialmente compensata dall’aumento dei prezzi degli alimentari, sia lavorati che non lavorati, dei tabacchi, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi ai trasporti.


La stima annua dell’inflazione per Febbraio 2023 uguale a 10%

La stima dell’inflazione (indice NIC con tabacchi) per Febbraio 2023 comunicata dall’Istat il 02/03/2023 è uguale a 0,3% come variazione mensile e 9,2% come variazione annuale. Puoi calcolare gli aggiornamenti di un importo per le percentuali sopradette tramite Calcolo aumento o diminuzione percentuale.

La stima dell’inflazione per il periodo precedente (Gennaio 2023) fu 0,2% come variazione mensile e 10,1% come variazione annuale.

Il dato ufficiale dell’inflazione a Gennaio 2023 è stato del 10% e 0,1% quello mensile.

 

Tabella ultimi dati inflazione

Periodo Inflazione
annua
Febbraio 2023 9,2% (STIMA)
Gennaio 2023 10,0%
Dicembre 2022 11,6%
Novembre 2022 11,8%
Ottobre 2022 11,8%
Settembre 2022 8,9%
Agosto 2022 8,4%
Luglio 2022 7,9%
Giugno 2022 8,0%
Maggio 2022 6,8%
Aprile 2022 6,0%
Marzo 2022 6,5%
Febbraio 2022 5,7%

 

 

Stima Febbraio 2023 indici FOI senza tabacchi) per  aggiornare  canone affitto o assegno

Nel periodo Febbraio 2023 la variazione annua (Indici FOI senza tabacchi) per  aggiornare il canone d’affitto o l’assegno dovuto al coniuge separato, se segue l’aumento del NIC con tabacchi (+0,3% mensile) potrebbe risultare pari al 9% rispetto a febbraio 2022.


Comunicato Istat per Febbraio 2023 del 02/03/2023

Inflazione Italia gennaio 2023 in lieve flessione:+10%

A gennaio 2023 con + 10% si verifica la terza flessione del tasso di inflazione

Inflazione
Il carrello della spesa

Discesa dell’inflazione i Italia  iniziata nel mese  di novembre 2022.

A cosa si deve questa discesa?

L’Istat precisa che la causa principale è il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +70,2% a -12,0%) e, in misura minore, di quelli degli Energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,3%), degli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%); gli effetti di tali andamenti sono stati solo in parte controbilanciati dall’accelerazione dei prezzi dei Beni durevoli (da +6,4% a +6,8%), dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,7%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,1% a +3,2%).

Da precisare che la stima per gennaio era stata superiore al dato definitivo:10,1%

A gennaio, l’inflazione evidenzia un netto rallentamento. Come già sottolineato la discesa risente dell’andamento delle componenti più volati dell’indice dei prezzi al consumo, fortemente condizionato dall’inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-12,0% su base annua).

Restano diffuse, tuttavia, le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, quali:

  • alimentari lavorati
  • gli altri beni (durevoli e non durevoli)
  • servizi dell’abitazione

che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo.

 

N Periodo Var.% mese Var% anno
1 Gennaio 2023 0,1% 10%
2 Dicembre 2022 0,3% 11,6%
3 Novembre 2022 0,5% 11,8%
4 Settembre 2022 8,9% 0,3%
5 Agosto 2022 0,8% 8,4%
6 Luglio 2022 0,4% 7,9%
7 Giugno 2022 1,2% 8%
8 Maggio 2022 0,8% 6,8%
9 Maggio 2022 0,8% 6,8%
10 Aprile 2022 -0,1% 6%
11 Marzo 2022 1% 6,5%
12 Febbraio 2022 0,9% 5,7%
13 Gennaio 2022 1,6% 4,8%
14 Dicembre 2021 0,4% 3,9%
15 Novembre 2021 0,6% 3,7%
16 Ottobre 2021 0,7% 3%
17 Settembre 2021 -0,2% 2,5%
18 Agosto 2021 0,4% 2%
19 Luglio 2021 0,5% 1,9%
20 Giugno 2021 0,1% 1,3%
21 Maggio 2021 0% 1,3%
22 Aprile 2021 0,4% 1,1%
23 Marzo 2021 0,3% 0,8%
24 Febbraio 2021 0,1% 0,6%
25 Gennaio 2021 0,7% 0,4%
26 Dicembre 2020 0,2% -0,2%
27 Novembre 2020 -0,1% -0,2%
28 Ottobre 2020 0,2% -0,3%

Ipotesi inflazione Italia per Febbraio 2023

Febbraio 2023 con un aumento mensile uguale a quello ottenuto nel mese di Febbraio 2023 uguale a 0,1%, il valore dell’inflazione potrebbe essere uguale a 9,1%.

La tabella completa con la previsione annuale dell’inflazione.

Il tool per prevedere l’inflazione.


L’ultimo indice ISTAT dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC con tabacchi), uguale a 0,1% su base mensile e del 10% su base annua.

La raccolta degli indici ISTAT FOI,NIC e IPCA pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale


L’ultimo indice nazionale dei prezzi al consumo per le rivalutazioni monetarie (FOI), al netto dei tabacchi, utile per aggiornare canone, assegni familiari e assegno di mantenimento al coniuge, è uguale a 0,1% come variazione rispetto al mese precedente e 9,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Classificazione delle categorie generazionali

Scopri il significato delle categorie generazionali

Baby boomer, cosa significa e chi identifica?

Il termine “baby boomer” si riferisce a una generazione di persone nate in un periodo di forte aumento demografico, in particolare negli Stati Uniti e in Europa occidentale, durante gli anni immediatamente successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il periodo è quello tra il 1946 e il 1964 circa. I baby boomer sono spesso considerati come una generazione che ha vissuto un’epoca di grande prosperità sia economica che sociale ed ha influenzato in modo significativo la cultura e la politica del tempo. Al momento della stesura del testo, la loro età è compresa tra i 59 e i 77 anni.

Approfondisci su wikipedia

Generazione X. Chi sono?

La “Generazione X” è una locuzione diffusa nel mondo occidentale per descrivere la generazione di coloro che hanno un’età compresa tra 43 e 58 anni. Il termine è stato coniato dallo scrittore canadese Douglas Coupland.

Approfondisci su wikipedia

Generazione Y o anche Millennials

Coloro che hanno tra 25 e 42 anni  sono definiti appartenenti alla “Generazione Y” o anche “Millennials” in quanto divenuti maggiorenni nel nuovo millennio. Essi rappresentano una generazione di transizione fra passato e futuro: avendo visto nascere Internet e assistito alla progressiva diffusione dei social network, sono la prima generazione digitalizzata, che ha vissuto l’abbattimento delle barriere culturali grazie alla “rete”.

Approfondisci su group.intesasanpaolo.com

Generazione Z

La “Generazione Z” comprende le persone con un’età maggiore di 8 anni e minore di 25 anni, al momento della stesura del testo.

Approfondisci su Treccani

Generazione Alpha

La “Generazione Alpha“, o per abbreviazione Gen Alpha, comprende le persone con un’età inferiore a 9 anni.

Approfondisci su insidemarketing.it 


Vuoi sapere la tua categoria in base alla tua data di nascita? Scoprilo su Quanti anno ho

Inflazione annua negli US a gennaio 2023 è del 6,4%

A gennaio 2023 è 6,4%. Lo scorso dicembre il dato annuo era 6,5%

Inflazione USA Gennaio 2023- Home page NYT
Inflazione USA Gennaio 2023- Home page NYT

La notizia sull’inflazione USA di gennaio potrebbe sembrare un dato positivo. Se l’obiettivo dei governi e delle banche centrali americane ed europee era quello di far scendere l’inflazione sembrerebbe che l’obiettivo sarebbe  vicino o comunque sia sulla giusta strada. Il grafico lo evidenzia.

La nota stonata è l’aumento rispetto a dicembre scorso che è stato uguale a 0,5% superiore a quello di dicembre e a quello di novembre rispettivamente dello 0,1 e 0,2%.

La tabella qui di seguito il trend dei soli aumenti mensili da luglio scorso ad oggi

Luglio 2022 Agosto 2022 Settembre 2022 ottobre 2022 Novembre 2022 Dicembre 2022 Gennaio 2023
0.0 0.2 0.4 0,5 0.2 0.1 0,5

L’inflazione negli USA ha avuto il suo picco a giugno 2022 con 9,1% e dopo sei discese consecutiva oggi vale (gennaio 2023) 6,4%. Da sottolineare che questo è il valore più basso da ottobre 2021 quando l’inflazione segnava il valore di 6,2%.

 

Tabella dei annuali e mensili dell’inflazione USA da Gennaio 2022 – Gennaio 2023

N Periodi Inflazione
annua
Inflazione
mensile
1 Dicembre-2018 Dicembre-2019 2,3% -0,1%
2 Gennaio-2019 Gennaio-2020 2,5% 0,4%
3 Febbraio-2019 Febbraio-2020 2,3% 0,3%
4 Marzo-2019 Marzo-2020 1,5% -0,2%
5 Aprile-2019 Aprile-2020 0,3% -0,7%
6 Maggio-2019 Maggio-2020 0,1% 0,0%
7 Giugno-2019 Giugno-2020 0,6% 0,5%
8 Luglio-2019 Luglio-2020 1,0% 0,5%
9 Agosto-2019 Agosto-2020 1,3% 0,3%
10 Settembre-2019 Settembre-2020 1,4% 0,1%
11 Ottobre-2019 Ottobre-2020 1,2% 0,0%
12 Novembre-2019 Novembre-2020 1,2% -0,1%
13 Dicembre-2019 Dicembre-2020 1,4% 0,1%
14 Gennaio-2020 Gennaio-2021 1,4% 0,4%
15 Febbraio-2020 Febbraio-2021 1,7% 0,5%
16 Marzo-2020 Marzo-2021 2,6% 0,7%
17 Aprile-2020 Aprile-2021 4,2% 0,8%
18 Maggio-2020 Maggio-2021 5,0% 0,8%
19 Giugno-2020 Giugno-2021 5,4% 0,9%
20 Luglio-2020 Luglio-2021 5,4% 0,5%
21 Agosto-2020 Agosto-2021 5,3% 0,2%
22 Settembre-2020 Settembre-2021 5,4% 0,3%
23 Ottobre-2020 Ottobre-2021 6,2% 0,8%
24 Novembre-2020 Novembre-2021 6,8% 0,5%
25 Dicembre-2020 Dicembre-2021 7,0% 0,3%
26 Gennaio-2021 Gennaio-2022 7,5% 0,8%
27 Febbraio-2021 Febbraio-2022 7,9% 0,9%
28 Marzo-2021 Marzo-2022 8,5% 1,3%
29 Aprile-2021 Aprile-2022 8,3% 0,6%
30 Maggio-2021 Maggio-2022 8,6% 1,1%
31 Giugno-2021 Giugno-2022 9,1% 1,4%
32 Luglio-2021 Luglio-2022 8,5% -0,0%
33 Agosto-2021 Agosto-2022 8,3% -0,0%
34 Settembre-2021 Settembre-2022 8,2% 0,2%
35 Ottobre-2021 Ottobre-2022 7,7% 0,4%
36 Novembre-2021 Novembre-2022 7,1% -0,1%
37 Dicembre-2021 Dicembre-2022 6,5% -0,3%
38 Gennaio-2022 Gennaio-2023 6,4% 0,8%

Puoi scaricare su file CSV questa tabella

Con l’aiuto del comunicato dell’ufficio di statistica statunitense entriamo nel  dettaglio dell’inflazione negli States.

L’indice per il riparo è stato di gran lunga il contributo maggiore all’aumento mensile di tutti gli articoli, rappresentando quasi la metà dell’aumento mensile di tutti gli articoli, con il contributo anche degli indici per cibo, benzina e gas naturale.

L’indice del cibo è aumentato dello 0,5% nel corso del mese, con l’indice del cibo da asporto in aumento dello 0,4%.

L’indice energetico è aumentato del 2,0% durante il mese poiché tutti i principali indici dei componenti energetici sono aumentati durante il mese.

L’indice per tutti gli articoli meno cibo ed energia è aumentato dello 0,4% a gennaio. Le categorie che sono aumentate a gennaio includono gli indici di ricovero, assicurazione autoveicoli, ricreazione, abbigliamento e mobili per la casa e operazioni.

Gli indici per auto e camion usati, cure mediche e tariffe aeree erano tra quelli che sono diminuiti nel corso del mese.

L’indice energetico è aumentato dell’8,7% per il 12 mesi terminanti a gennaio e l’indice alimentare è aumentato del 10,1% nell’ultimo anno.

Previsione inflazione US per Febbraio 2023

Nell’ipotesi che il dato mensile +0,5% dovesse essere riconfermato anche a febbraio prossimo ci sarà un netto calo dell’inflazione annua che passera dall’attuale 6,4% al 5,6%

Qui il tool che permette le previsione empirica per il futuro.

Tutti i dati relativi agli indici dell’inflazione US puoi leggerli su Ultimo dato US e su Elaborazione tabelle dell’inflazione per US

Le coordinate cartesiane e distanza euclidea

Cosa sono le coordinate cartesiane?

Le coordinate cartesiane sono un sistema di riferimento utilizzato per descrivere la posizione di un punto in un piano. Questo sistema di riferimento consiste in due rette ortogonali, una orizzontale (chiamata asse x) e una verticale (chiamata asse y), che incrociano in un punto noto come origine.

L’asse x è chiamato “asse delle ascisse”, l’asse y è chiamato “asse delle ordinate”. 

Le coordinate cartesiane. Asse delle ordinate e asse delle ascisse
Asse delle ordinate e asse delle ascisse

Ad ogni punto del piano è assegnato un paio di coordinate (x, y), che indicano la distanza del punto dall’origine lungo gli assi x e y. Ad esempio, se un punto ha coordinate P (4, 3), significa che si trova a 4 unità lungo l’asse x e 3 unità lungo l’asse y rispetto all’origine.

Questo sistema di coordinate è molto utile per rappresentare graficamente funzioni matematiche e per risolvere problemi che riguardano la posizione e la relazione tra punti in un piano.

La distanza euclidea

Un problema da risolvere sulle sulle coordinate cartesiane

Supponiamo di avere un punto P sul piano cartesiano con coordinate (a, b). Determinare la distanza del punto P dall’origine O (0, 0).

Soluzione: La distanza tra due punti sul piano cartesiano può essere calcolata utilizzando la formula della distanza euclidea:

La distanza tra due punti nel piano cartesiano (distanza euclidea) si calcola come radice quadrata della somma tra il quadrato della differenza delle ascisse e il quadrato della differenza delle ordinate dei due punti. La distanza tra due punti è per definizione non negativa, dunque è positiva oppure nulla se i due punti coincidono.

d = √((x2 - x1)^2 + (y2 - y1)^2)

Applicando questa formula al punto P (a, b) e all’origine O (0, 0), otteniamo:

d = √((a - 0)^2 + (b - 0)^2) d = √(a^2 + b^2)

Questa è la soluzione per la distanza del punto P dall’origine O sul piano cartesiano.

Altre fonti utili sullo stesso argomento

Geometria analitica: le coordinate del piano cartesiano e l’equazione della retta

Una dispensa in pdf che riporta alcuni esercizi da svolgere sul PIANO CARTESIANO

L’inflazione spiegata a un bambino

Caro Bambino ora ti spieghiamo cos’è l’inflazione

L'inflazione spiegata a un bambino
L’inflazione spiegata a un bambino

Immagina che tu abbia una borsa piena di soldi. Con questi soldi, puoi comprare le cose di cui hai bisogno, come caramelle, gelati, giocattoli o vestiti. Cosa succede se i prezzi delle cose che vuoi comprare aumentano? Questo significa che per comprare lo stesso numero di cose, devi avere più soldi nella tua borsa. Questo aumento dei prezzi è chiamato inflazione.

L’inflazione è un fenomeno che accade quando c’è troppo denaro in circolazione e non c’è abbastanza di quelle cose che la gente vuole comprare. Quando c’è troppo denaro, i prezzi delle cose che compriamo diventano più alti.

Mio papà dice che l’inflazione aumenta perché aumenta il prezzo del carburante. È vero?

Sì, a volte l’aumento del prezzo del carburante (come la benzina) può essere una delle cause dell’inflazione. Questo accade perché il costo del trasportare le merci aumenta, quindi i prezzi di molti prodotti aumentano.

Ma ci sono anche altre cause di inflazione, come l’aumento della domanda per un determinato prodotto o servizio, l’aumento dei costi per produrre questi prodotti o servizi, o la scarsità di alcune risorse importanti.

In ogni caso, l’inflazione significa che i prezzi delle cose che compriamo aumentano, il che significa che i tuoi soldi in borsetta valgono meno. È importante essere consapevoli dell’inflazione e capire come influisce sul valore dei soldi che abbiamo.

Potrebbe interessarti

Il calcolatore dell’inflazione

Il concetto degli interessi spiegati a un bambino

Video didattici sull’inflazione

Il concetto degli interessi spiegati a un bambino

Caro bambino, ora ti spieghiamo cosa sono gli interessi

Il risparmio, il prestito e gli interessi
Risparmio, prestito e interessi bancari

Gli interessi sono dei soldi extra che si guadagnano quando si presta del denaro a qualcun altro. Se per esempio dai 10 euro a un amico e lui ti promette di darti 11 euro dopo un mese, gli 11 euro che ti darà comprenderanno i 10 euro che gli hai prestato più un euro di interesse. Questo euro extra è il guadagno che hai ottenuto prestando i tuoi soldi.

Gli interessi possono essere calcolati in modo diverso a seconda della situazione. Ad esempio, se presti dei soldi a un amico, potete decidere insieme quanto denaro extra vuoi guadagnare. Ma quando si presta denaro a una banca o a un’altra istituzione finanziaria, gli interessi sono calcolati in base alla quantità di denaro prestato e al tasso di interesse.

Il tasso di interesse è una percentuale che indica quanto denaro extra si guadagna prestando i propri soldi.

Ad esempio, se il tasso di interesse è del 5%, significa che ogni 100 euro prestati si guadagneranno 5 euro di interessi.

È importante capire come funzionano gli interessi perché possono aiutarci o a risparmiare denaro oppure  a investirlo in modo intelligente. Ad esempio, se mettiamo i nostri soldi in un conto di risparmio che offre un buon tasso di interesse, possiamo guadagnare soldi extra senza dover fare molto. Ma se spendiamo oltre quello che si possiede ci indebitiamo e potremo dover pagare interessi molto alti alla banca che ci ha presto il denaro e questo ci costerà molto di più a lungo termine.

Caro bambino speriamo che questo articolo ti abbia aiutato a capire meglio il concetto di interessi!

Potrebbe essere utile

La formula per calcolare gli interessi  

L’utilità per calcolare gli inteerssi su un importo in automatico

I Quaderni didattici della Banca d’Italia

Bhaskara: un matematico indiano

Chi era Bhaskara?

Bijjada Bida Bhaskara nacque nel 1114 e morì nel 1185 d.c. .

Matematico e astronomo indiano vissuto intorno al XI secolo d.C. Conosciuto come Bhaskaracharya, che significa “maestro Bhaskara”. Bhaskara è considerato uno dei più grandi matematici indiani di tutti i tempi e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della matematica e dell’astronomia in India.

Bhaskara ha scritto due opere importanti, il “Lilavati” e il “Bijaganita”, che trattano rispettivamente di aritmetica e algebra. In queste opere, Bhaskara ha fornito soluzioni innovative a problemi matematici e ha introdotto nuove tecniche per risolvere equazioni.

Egli comprese il calcolo infinitesimale, i sistemi numerici e calcolò le derivate delle funzioni trigonometriche e le loro formule.

Bhaskara ha anche scritto un trattato di astronomia, “Siddhanta Shiromani”, che è considerato una delle più importanti opere di astronomia in sanscrito.

In sintesi, Bhaskara è stato un matematico e astronomo di grande importanza nella storia della scienza indiana e la sua opera ha avuto un’influenza duratura sulla matematica e l’astronomia.

Su i tassi di interesse nell’Area Euro dall’8 febbraio 2023

Dall’8 febbraio 2023 tassi BCE al 3%

Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,00%, al 3,25% e al 2,50%, con effetto dall’8 febbraio 2023.

La tabella aggiornata con possibilità di effettuare il download

Perché la BCE alza i tassi?

Abbiamo di nuovo innalzato i tassi di interesse, di 0,5 punti percentuali.  Stiamo aumentando i tassi in misura significativa, a un ritmo costante. Abbiamo preso questa decisione per ridurre l’inflazione. L’inflazione è diminuita lievemente ma resta troppo elevata

I prezzi dell’energia sono scesi bruscamente nelle ultime settimane, ma quelli dei generi alimentari sono ancora in forte aumento. Il precedente rialzo dei costi dell’energia si sta tuttora diffondendo all’intera economia. Per questo molti beni e servizi sono più cari.

L’economia è debole al momento, ma dovrebbe rafforzarsi presto

E’ quello che scrive la BCE nella infografica per i cittadini. La guerra, l’elevata inflazione e l’indebolimento dell’economia mondiale continuano a frenare la nostra economia. Ma con l’aumento dei salari e rincari non più così marcati, le persone spenderanno probabilmente di più e l’economia dovrebbe riprendersi nel corso dell’anno.

Tool per il monitoraggio dei prezzi in Area Euro

Quali sono i cibi che hanno subito un aumento maggiore negli ultimi anni?

Un tool fantastico prodotto da Eurostat per monitorare il prezzo degli alimenti in Area euro nel tempo.

Cosa permette di fare questo Food price monitoring tool?

La nostra necessità potrebbe essere quella  di controllare come sia cambiato nel tempo il prezzo del pane o delle uova in Italia e poi confrontarlo con quello rilevato nell’Area Euro o ancora con il prezzo rilevato in Germania o Francia. Tutto questo è possibile tramite questo tool Food price monitoring tool Price trends along the food supply chain

La pagina Eurostat dove è disponibile il tool.

L’inflazione nell’Area Euro in discesa a gennaio 2023

Inflazione nell’Area Euro a gennaio 2023 uguale  -0,4% rispetto a dicembre 2022L'inflazione in Area Euro

La stima Eurostat della variazione mensile dell’inflazione in Area Euro a gennaio 2023 conferma quella avuta a dicembre scorso: uguale a -0,4%.

Netto calo dell’inflazione annua nell’Area Euro. La stima della variazione annua è pari a 8,5% rispetto al 9,2% dello scorso mese di dicembre 2022.

Periodi Inflazione annua Inflazione mensile
Gennaio-2020  Gennaio-2021 0,90% 0,20%
Febbraio-2020  Febbraio-2021 0,90% 0,20%
Marzo-2020  Marzo-2021 1,30% 0,90%
Aprile-2020  Aprile-2021 1,60% 0,60%
Maggio-2020  Maggio-2021 2,00% 0,30%
Giugno-2020  Giugno-2021 1,90% 0,30%
Luglio-2020  Luglio-2021 2,20% -0,10%
Agosto-2020  Agosto-2021 3,00% 0,40%
Settembre-2020  Settembre-2021 3,40% 0,50%
Ottobre-2020  Ottobre-2021 4,10% 0,80%
Novembre-2020  Novembre-2021 4,90% 0,40%
Dicembre-2020  Dicembre-2021 5,00% 0,40%
Gennaio-2021  Gennaio-2022 5,10% 0,30%
Febbraio-2021  Febbraio-2022 5,90% 0,90%
Marzo-2021  Marzo-2022 7,40% 2,40%
Aprile-2021  Aprile-2022 7,40% 0,60%
Maggio-2021  Maggio-2022 8,10% 0,80%
Giugno-2021  Giugno-2022 8,60% 0,80%
Luglio-2021  Luglio-2022 8,90% 0,10%
Agosto-2021  Agosto-2022 9,10% 0,60%
Settembre-2021  Settembre-2022 9,90% 1,20%
Ottobre-2021  Ottobre-2022 10,60% 1,50%
Novembre-2021  Novembre-2022 10,10% -0,10%
Dicembre-2021  Dicembre-2022 9,20% -0,40%
Gennaio-2022 gennaio 2023(Stima) 8,5% -0,40%

 

Quale futuro per l’inflazione in Area euro per il 2023?

Ma se l’inflazione nell’Area Euro dovesse avere una diminuzione mensile dello 0,4%, uguale a quella stimata gennaio 2023, a giugno 2023 potrebbe raggiungere “udite udite” un valore di 0,9%.

Se ipotizzassimo un aumento mensile uguale a zero, il dato a Giugno prossimo  potrebbe essere uguale a 3,8%. Nella tabella sotto  tutte le ipotesi fino a giugno 2023.

Mese  Inflazione stimata con -0,4% di aumento mensile Inflazione stimata con 0% di aumento mensile
Gennaio 2023 8,5% 8,8%
Febbraio 2023 7,1% 7,8%
Marzo 2023 4,2% 5,3%
Aprile 2023 3,3% 4,7%
Maggio 2023 2,1% 3,8%
Giugno 2023 0,9% 3%

Per calcolare la previsione per l’inflazione in Area euro applicando una variazione mensile possibile  utilizza il tool prev

Potrebbe essere utile consultare La banca dati Eurostat

Netta attenuazione dell’inflazione a gennaio 2023

Quanto è la stima dell’inflazione a gennaio 2023?

A gennaio 2023 la stima dell’inflazione in Italia registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua; a dicembre 2022 era stata +11,6%.

A gennaio 2023 rallentano i beni energetici sia regolamentati che non

La flessione del tasso di inflazione si deve, principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +70,2% a -10,9%) e, in misura minore, di quelli degli Energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,6%), degli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%); gli effetti di tali andamenti sono stati solo in parte controbilanciati dall’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +14,9% a +15,2%), dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,8%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,1% a +3,2%).

L’inflazione di fondo

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale a gennaio da +5,8% del mese precedente a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +6,2%.

Su base annua, i prezzi dei beni evidenziano un profilo in rallentamento (da +17,1% a +14,2%), mentre quello relativo ai servizi evidenzia un lieve incremento (da +4,1% a +4,2%); si ridimensiona, quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,0 di dicembre a -10,0 punti percentuali).

Scendono leggermente gli alimentari

Si attenua la dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona che registrano un rallentamento su base tendenziale (da +12,6% a +12,2%), mentre al contrario si accentua quella dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,5% a +9,0%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve prevalentemente ai prezzi dei Servizi per l’abitazione (+1,6%), degli Alimentari lavorati (+1,5%), dei Beni durevoli e non durevoli (+0,8% per entrambi), degli Energetici non regolamentati (+0,7%); un effetto di contenimento deriva invece dal calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-24,7%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (-1,6% a causa di fattori stagionali).

L’inflazione acquisita

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,3% per l’indice generale e a +3,2% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,3% su base mensile, a causa dell’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature di cui l’indice NIC non tiene conto, e aumenta del 10,9% su base annua (in rallentamento da +12,3% di dicembre).

Potrebbe interessarti sull’inflazione