La variazione congiunturale e tendenziale

Cos’è la variazione congiunturale?

Per qualsiasi aggregato, la variazione congiunturale   è il rapporto tra l’indice del mese corrente di riferimento (dividendo) e quello del mese precedente corrispondente (divisore), il risultato è moltiplicato per 100 e poi sottratto 100.

Come si calcola la variazione congiunturale?

Esempio

Calcolare la variazione congiunturale (V) dell’indice dei prezzi al consumo  tra Aprile 2011 e Marzo 2011.

V = (Indice Aprile 2011/Indice Marzo 2011)×100−100

Indice Istat Maggio 2019 = 102,7 (Indice mese corrente)

Indice Istat Aprile 2019 = 102,6 (Indice mese  precedente )

V = (Indice Maggio 2019/Indice Aprile 2019)×100−100

V = (102,7/102,6)×100−100 =0,1%

 


Cos’è la variazione tendenziale?

Per un qualsiasi aggregato, la variazione tendenziale è il rapporto tra l’indice del mese corrente di riferimento (dividendo) e quello del mese dell’anno precedente corrispondente  (divisore), il risultato è moltiplicato per 100 e poi sottratto 100. 

Come si calcola la variazione tendenziale?

Esempio

Calcolare la variazione tendenziale (V) dell’indice dei prezzi al consumo tra maggio 2019 e maggio 2018.

Periodi:

mese corrente: Maggio 2019

mese dell’anno precedente corrispondente: Maggio 2018

Indice Istat Maggio 2019 = 102,7 (Indice mese corrente)

Indice Istat Maggio 2018 = 102,0 (Indice mese dell’anno precedente corrispondente)

V = (Indice Maggio 2019/Indice Maggio 2018)×100−100

V = (102,7/102)×100−100 =0,7%

In pratica:

Quando si parla di inflazione annua ci si riferisce ad una variazione tendenziale. Sotto riportiamo lo stralcio di un comunicato ISTAT dove viene utilizzata la parola «tendenziali»

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,1% su base mensile e dello 0,9% in termini tendenziali

Potrebbe interessarti Calcolare la variazione percentuale tra due valori

Glossario economico (PDF) edito dall’ISTAT