Dall’autunno 2023 la Banca Centrale Europea ha avviato una serie di tagli ai tassi di interesse, con l’obiettivo di rilanciare il credito e sostenere l’economia. Questo ha avuto effetti immediati per chi ha sottoscritto un mutuo indicizzato al tasso BCE: le rate mensili sono progressivamente diminuite, portando un concreto risparmio a famiglie e imprese.
Quanto si risparmia oggi rispetto a un anno fa?
Prendiamo come esempio un mutuo a tasso variabile con le seguenti caratteristiche:
- Importo: 120.000,00 €
- Durata: 20 anni
- Indicizzazione: Tasso BCE
Di seguito l’evoluzione della rata mensile nel tempo:
Data | Tasso BCE | Rata mensile (€) |
---|---|---|
20 Settembre 2023 | 4,50% | 759,18 € |
12 Giugno 2024 | 4,25% | 743,08 € |
18 Settembre 2024 | 3,65% | 705,24 € |
23 Ottobre 2024 | 3,40% | 689,80 € |
18 Dicembre 2024 | 3,15% | 674,56 € |
5 Febbraio 2025 | 2,90% | 658,22 € |
12 Marzo 2025 | 2,65% | 644,56 € |
23 Aprile 2025 | 2,40% | 631,24 € |
Il vantaggio per famiglie e imprese
Nel giro di pochi mesi, chi aveva acceso un mutuo variabile ha visto la rata ridursi di oltre 100 euro al mese. A parità di capitale e durata, si passa da una rata di 759 € a settembre 2023 a 631 € ad aprile 2025, con un risparmio annuo che supera i 1.500 euro.
Questo scenario rende i mutui variabili particolarmente interessanti in questa fase economica. Le decisioni della BCE stanno incidendo direttamente sulla qualità della vita e sulla liquidità disponibile per famiglie e attività produttive.
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La serie storica dei tassi BCE