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Significato della parola Doomscrolling
Doomscrolling è la pratica di controllare in maniera ossessiva articoli sui social in momenti di crisi, aspettandosi cattive notizie in modo tale che la sensazione di terrore da questa aspettativa negativa alimenterà una coazione a continuare a cercare aggiornamenti in un ciclo che si autoalimenta.
Il termine era già in uso almeno dal 2018, è nel gennaio 2021 che ha avuto il suo picco a livello mondiale su Google.
Doomscrolling è stata la parola più cercata nel 2021 su Google.
Come si noterà dal grafico (fonte Google Trend) la parola doomscrolling inizia e aumenta la sua crescita dall’aprile 2020. Esattamente il 31 dicembre 2019, la Cina comunicava la diffusione di un “cluster” polmoniti atipiche di origine virale. Era l’inizio della pandemia da COVID.
Quali sono le preoccupazione legate al doomscrolling?
Gli esperti avvertono che il doomscrolling può essere dannoso per la salute mentale. Allora come possiamo difenderci?
Il primo passo per smettere, come in tutte le dipendenze, è riconoscere l’esistenza del problema: avendo la consapevolezza di star cercando ossessivamente cattive notizie online, si può decidere di fermarsi e dedicarsi ad altro. «Bisogna imporsi dei limiti», spiega Ling, «darsi il permesso di scorrere le notizie mezz’ora al mattino, qualche minuto al pomeriggio, ma non di più». E quando si ha la tentazione di prendere in mano il telefono, provare a sostituirla con qualcos’altro: «Leggere, cucinare, allenarsi: sono tutte alternative più sane al doomscrolling».
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