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Inflazione aprile 2025: spinta da trasporti, alimentari ed energia regolamentata
Nel mese di aprile 2025, secondo le stime preliminari diffuse dall’ISTAT l’inflazione in Italia registra un aumento dello 0,2% rispetto a marzo e un incremento annuo del 2,0%, in leggera crescita rispetto al +1,9% rilevato a marzo scorso.
Da notare che da settembre 2024 è l’ottava salita che si registra in Italia.
Ultime variazioni annue dell’inflazione in Italia
Aprile 2025 (stima) | 2,0% |
Marzo 2025 | 1,9% |
Febbraio 2025 | 1,6% |
Gennaio 2025 | 1,5% |
Dicembre 2024 | 1,3% |
Novembre 2024 | 1,3% |
Ottobre 2024 | 0,9% |
Settembre 2024 | 0,7% |

I fattori trainanti
L’accelerazione dell’inflazione è attribuibile soprattutto a:
- Energetici regolamentati, che crescono del +32,9% annuo (da +27,2%)
- Servizi relativi ai trasporti, spinti da fattori stagionali, in forte aumento (+4,4%)
- Alimentari non lavorati (+4,2%) e lavorati (+2,3%)

In controtendenza gli energetici non regolamentati, che scendono a -2,9%, e i tabacchi, che rallentano al +3,4%.
Inflazione di fondo e andamento settoriale
L’inflazione di fondo (al netto di energia e alimentari freschi) accelera a +2,1%. Anche l’indicatore depurato dei soli energetici si porta a +2,2%. I beni rallentano al +1,1%, mentre i servizi accelerano a +3,0%, allargando il differenziale inflattivo tra servizi e beni a +1,9 punti percentuali (era +1,0 a marzo).
Il “carrello della spesa”, ovvero i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, registra un aumento annuo del +2,6%. Rallenta invece la crescita dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, al +1,6%.
IPCA e inflazione acquisita
L’IPCA (indice armonizzato europeo) cresce dello 0,5% su base mensile, anche per effetto della fine dei saldi stagionali, e mantiene un +2,1% su base annua.
L’inflazione acquisita per il 2025 è ora +1,5% per l’indice generale e +1,6% per la componente di fondo.