Sempre meno imprese stanno portando i libri in tribunale.
Tra aprile e giugno 2017, infatti, secondo i dati ufficiali Unioncamere-Infocamere, sono fallite 3.008 imprese, contro le 3.537 del corrispondente periodo del 2016. Leggi tutto
L’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2017 ha prorogato il termine del pagamento del primo acconto delle imposte per l’anno 2017 per i titolari di redditi di impresa.
Visto l‘art. 2, comma 185, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante «Misure di razionalizzazione della finanza pubblica» che, nel fissare al 5 per cento il saggio degli interessi legali di cui all’art. 1284, primo comma, del codice civile, prevede che il Ministro dell’economia e delle finanze puo’ modificare detta misura sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno; Leggi tutto
Entrate tributarie e contributive da gennaio a settembre 2016
Il Ministero dell’Economia comunica che le entrate tributarie e contributive nei primi nove mesi del 2016 evidenziano nel complesso un aumento dell’1,1% (+5.226 milioni di euro) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Il dato tiene conto dell’aumento dello 0,8% (+ 2.660 milioni di euro) delle entrate tributarie e della crescita delle entrate contributive dell’1,6% (+2.566 milioni di euro). L’importo delle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, quindi integra il dato già diffuso con la nota del 7 novembre scorso.
Sul sito del Dipartimento Finanze è altresì disponibile il report delle entrate tributarie internazionali del mese di settembre 2016, che fornisce l’analisi dell’andamento tendenziale del gettito tributario per i principali Paesi europei, sulla base delle informazioni diffuse con i “bollettini mensili” di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna.
La legge che tutela i consumatori relativamente alla Surroga del Mutuo
“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese”
L’art 7 della Legge 2 aprile 2007, n. 40 recita:
Estinzione anticipata dei mutui immobiliari divieto di clausole penali
E’ nullo qualunque patto, anche posteriore alla conclusione del contratto, ivi incluse le clausole penali, con cui si convenga che il mutuatario, che richieda l’estinzione anticipata o parziale di un contratto di mutuo per l’acquisto o per la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione ovvero allo svolgimento della propria attivitaà economica o professionale da parte di persone fisiche, sia tenuto ad una determinata prestazione a favore del soggetto mutuante.
Le clausole apposte in violazione del divieto di cui al comma 1 sono nulle di diritto e non comportano la nullità del contratto.
Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano ai contratti di mutuo stipulati a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
(Soppresso).
L’Associazione bancaria italiana e le associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale, ai sensi dell’articolo 137 del codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, definiscono, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le regole generali di riconduzione ad equità dei contratti di mutuo in essere mediante, in particolare, la determinazione della misura massima dell’importo della penale dovuta per il caso di estinzione anticipata o parziale del mutuo.6
In caso di mancato raggiungimento dell’accordo di cui al comma 5, la misura della penale idonea alla riconduzione ad equità è stabilita entro trenta giorni dalla Banca d’Italia e costituisce norma imperativa ai sensi dell’articolo 1419, secondo comma, del codice civile ai fini della rinegoziazione dei contratti di mutuo in essere.
In ogni caso i soggetti mutuanti non possono rifiutare la rinegoziazione dei contratti di mutuo stipulati prima della data di entrata in vigore del presente decreto, nei casi in cui il debitore proponga la riduzione dell’importo della penale entro i limiti stabiliti ai sensi dei commi 5 e 6.
Quali documenti occorrono per la surroga del mutuo?
Per la stipula di un mutuo surroga occorrono:
copia autentica dell’atto del vecchio mutuo;
copia della nota di iscrizione dell’ipoteca;
fotocopia del documento di identità e codice fiscale dell’intestatario del mutuo
Calcolare la nuova rata con un tasso un nuovo tasso di interesse?
Qui il provvedimento dell’Agenzia dove il contribuente potrà leggere le modalità di presentazione dell’istanza di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato, pagato a seguito di addebito nelle fatture emesse dalle imprese elettriche ma non dovuto, e approvazione del relativo modello di rimborso.
L’Agenzia delle Entrate dopo aver verificato i presupposti da l’ok per la restituzione della somma che le imprese accrediteranno sulla prima bolletta utile e comunque entro 45 giorni.
Positivo il gettito Irpef, Ires e Iva. Anche il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo si è attestato a 3.520 milioni di euro ( + 3,3%)
Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato in data 05/07/2016 i dati relativi alle entrate tributarie erariali.
Nei primi cinque mesi del 2016 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 156.470 milioni di euro, con un aumento del 2,7% (+ 4.173 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il modello per evitare l’addebito non dovuto deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate in via telematica o tramite una raccomandata.
Approvato il modello (con le relative istruzioni) di dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito del canone Rai in caso di non detenzione dell’apparecchio tv, per segnalare la presenza di un’utenza elettrica intestata ad altro familiare o la variazione di una precedente dichiarazione.
La dichiarazione di non detenzione di apparecchi tv ha validità annuale.
Registrano un gettito complessivamente pari a 23.914 milioni di euro, in aumento del 4,4% (+ 1.002 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2015. Leggi tutto
Addio all’esposizione obbligatoria sull’ auto del tagliando dell’assicurazione, a partire dal 18 di ottobre.
Il controllo verrà effettuato attraverso la verifica della targa nel corso dei posti di blocco attuati dalle Forze dell’Ordine o utilizzando i dispositivi di controllo a distanza come i tutor, gli autovelox e le telecamere posizionate in prossimità dei varchi ZTL, che abbineranno automaticamente la targa con il registro delle polizze assicurative RC Auto.
Contrassegno
Non c’è che dire una ottima iniziativa!
L’obiettivo sarà quello di una più efficace azione nel contrastare l’evasione assicurativa che in questi anni è diventata dilagante.
Quindi partiranno dal 18 ottobre prossimo icontrolli elettronici per fermare i “furbi” .
Le Forze dell’Ordine verificheranno immediatamente se il numero della targa dell’automobile è presente nella banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione Civile.
Le multe per i trasghessori potranno arrivare fino a 3.366 euro
Ogni volta che verrà stipulata una nuova polizza Rc Auto o che verrà effettuato un rinnovo, la compagnia di assicurazione dovrà inviare le informazioni alla banca dati delle coperture assicurative creata dalla stessa ANIA e chiamata Sita.
Dal sistema Sita, le informazioni confluiranno nel database della Motorizzazione civile che contiene i dati sui veicoli immatricolati. L’incrocio delle informazioni contenute nelle due banche dati consentirà così alle Forze dell’ordine di sapere in pochi secondi chi è regolarmente assicurato e chi è invece sprovvisto di assicurazione.
Nella prima fase di attuazione della nuova disciplina, in via sperimentale, le compagnie continueranno a fornire agli assicurati il tradizionale tagliando di carta che, tuttavia, non dovrà essere esposto sul parabrezza e avrà soltanto finalità informative. Terminata questa fase, il tagliando non verrà più consegnato.
Per chi circola senza aver stipulato una polizza Rc Auto, va ricordato, è prevista una sanzione che va da un minimo di 841 euro a un massimo di 3.366. Le Forze dell’Ordine, quando attestano questa mancanza, dispongono il sequestro del veicolo che viene poi prelevato, trasportato e depositato in un luogo non soggetto a pubblico passaggio. Chi è vittima di un incidente con un mezzo non assicurato, può rivolgersi al Fondo di Garanzia per le vittime della Strada per il risarcimento.