Aumenta l’inflazione. Ripercussioni su affitti e assegni al coniuge e figli.

Inflazione impazzita a febbraio 2022 in Italia con +5,7% rispetto allo scorso anno e un +0,9% rispetto a gennaio scorso.
Era dal dicembre 1995 che non si registrava un valore così alto.

Per quanto riguarda l’aumento relativo all’indice FOI senza tabacchi, che viene utilizzato per aggiornare affitti e assegni familiari si prevede che seguirà certamente lo stesso aumento dell’inflazione.

Da questa pagina si potrà constatare visivamente come il trend dei due indici prosegue con la stessa intensità.

Per conoscere immediatamente quanto sarà l’aumento del 5,7% di un importo relativo ad un assegno o affitto puoi utilizzare questa utilità

L’ultimo dato della stima Istat sull’inflazione per Febbraio 2022

Inflazione a Dicembre 2021 ancora su:+3,9% in un anno

Inflazione Dicembre 2021 uguale a 3,9%

L’inflazione per il periodo Dicembre 2021 è uguale a 0,4% come variazione mensile e 3,9% come variazione annuale.

La stima dell’inflazione per Dicembre 2021 era stata 0,4% e 3,9% come variazione mensile e annuale.

In media, nel 2021 i prezzi al consumo registrano una crescita pari a +1,9% (-0,2% nell’anno precedente). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è pari a +0,8% (+0,5% nel 2020) e al netto dei soli energetici a +0,7% (come nell’anno precedente).

Tabella dell’inflazione media dal 2019 al 2021

ANNOMedia annuaDettaglio anno
20211,9%Dettaglio
2020-0,2%Dettaglio
20190,6%Dettaglio
Tabella inflazione media dal 2019 al 2021

L’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei beni alimentari, sia lavorati (da +1,4% di novembre a +2,0%) sia non lavorati (da +1,5% a +3,6%), a quelli dei beni durevoli (da +0,4% a +0,8%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% a +2,3%); i prezzi dei beni energetici continuano a crescere in misura molto sostenuta, pur rallentando (da +30,7% a +29,1%), a causa di quelli della componente non regolamentata (da +24,3% a +22,0%), mentre la crescita dei prezzi della componente regolamentata rimane pressoché stabile (da +41,8% a +41,9%).

Tabella dati inflazione per l’anno 2021

PeriodoInflazione
annua
Dicembre 20213,9%
Novembre 20213,7%
Ottobre 20213,0%
Settembre 20212,5%
Agosto 20212,0%
Luglio 20211,9%
Giugno 20211,3%
Maggio 20211,3%
Aprile 20211,1%
Marzo 20210,8%
Febbraio 20210,6%
Gennaio 20210,4%
Inflazione Media1,9%

L’ultimo indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, utile per aggiornare canone, assegni familiari e assegno di mantenimento al coniuge, registra una variazione tendenziale su base mensile uguale a 0,5% e 3,8% su base annua.

Raccolta degli indici ISTAT FOI,NIC e IPCA pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale

 

Inflazione media in italia

Comunicato Istat per Dicembre 2021 del 17 gennaio 2021

Inflazione a Gennaio 2020 allo 0,5% annuo e 0,1% mensile

A  gennaio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (come nel mese di dicembre); la stima preliminare era +0,6%. L’inflazione biennale è dell’1,4% .

Di seguito la serie dell’inflazione da Gennaio 2018 – Gennaio 2020.  La variazione media in questo periodo è stata uguale a 0.9% con un  minimo di -0,6% e un massimo uguale a 0,4%

Periodo Var%
Gennaio-2017 Gennaio-2018 0,9
Febbraio-2017 Febbraio-2018 0,5
Marzo-2017 Marzo-2018 0,8
Aprile-2017 Aprile-2018 0,5
Maggio-2017 Maggio-2018 1
Giugno-2017 Giugno-2018 1,3
Luglio-2017 Luglio-2018 1,5
Agosto-2017 Agosto-2018 1,6
Settembre-2017 Settembre-2018 1,4
Ottobre-2017 Ottobre-2018 1,6
Novembre-2017 Novembre-2018 1,6
Dicembre-2017 Dicembre-2018 1,1
Gennaio-2018 Gennaio-2019 0,9
Febbraio-2018 Febbraio-2019 1
Marzo-2018 Marzo-2019 1
Aprile-2018 Aprile-2019 1,1
Maggio-2018 Maggio-2019 0,8
Giugno-2018 Giugno-2019 0,7
Luglio-2018 Luglio-2019 0,4
Agosto-2018 Agosto-2019 0,4
Settembre-2018 Settembre-2019 0,3
Ottobre-2018 Ottobre-2019 0,2
Novembre-2018 Novembre-2019 0,2
Dicembre-2018 Dicembre-2019 0,5
Gennaio-2019 Gennaio-2020 0,5

La stabilità dell’inflazione è effetto di andamenti opposti: da un lato accelerano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +1,6% a +3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,1% a +2,6%); dall’altro si amplia la flessione dei Beni energetici regolamentati (da -7,8% a -9,6%) e rallentano la loro crescita i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,3% a +0,9%).

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su base annua (stabili rispetto al mese precedente) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dell’1,3% (da +1,0% di dicembre), registrando in entrambi i casi una crescita maggiore di quella riferita all’intero paniere.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,8% su base mensile, per effetto dei saldi invernali prevalentemente di Abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto. L’IPCA aumenta dello 0,4% su base annua, in lieve rallentamento rispetto al mese precedente. La stima preliminare era +0,5%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,5% rispetto a gennaio 2019.

Può essere utile

Panoramica sull’inflazione

Calcolo arretrati (rivalutazione e interessi legali) su una somma pagata e mai rivalutata

Procedimento e soluzione di un caso classico

Leggi  il caso risolto sul calcolo degli arretrati per la  Rivalutazione di un assegno di mantenimento pagato e mai rivalutato.

Come operare per il calcolo

Nel calcolatore avanzato di Rivaluta.it (versione beta immagine sotto) e non nel calcolatore ufficiale che trovi in home page devi effettuare il log-in e successivamente al log-in eseguire le seguenti istruzioni. Nelle istruzioni sono stati inseriti dei valori di comodo come quelli esposti nell’esempio

  1. Inserire nel campo Dal 1/10/2003, nel campo Al 31/12/2007 e nel campo Importo 500,00
  2. Selezionare nel riquadro rosso evidenziato con New la checkbox Calcola gli arretrati su un importo pagato e mai rivalutato
  3. Clic su Calcola

Dopo aver cliccato su Calcola il conteggio degli arretrati verrà mostrato nell’ultima tabella in fondo nella nuova pagina creata da Rivaluta.it. 

La tabella, che potrà essere scarica su file csv,  conterrà tutti i calcoli utili. Ecco di seguito la tabella che verrà proposta.

Tabella del calcolo degli arretrati da pagare comprendente la rivalutazione monetaria e gli interessi legali

Dal Al Importo
non pagato
Num. mensilità Importo non pagato
x
Num. mensilità
Dal
(per calcolo arretrati)
Al
(per calcolo arretrati)
Var% ISTAT Totale Importo
non pagato
rivalutato
Interessi legali
sul Totale Importo
non pagato
rivalutato
Totali parziali
(Rivalutazione Istat+Interessi legali)
01/10/2004 01/10/2005 8,50 12 102 01/10/2004 31/12/2007 6,6 108,76 8,83 117,59
01/10/2005 01/10/2006 18,67 12 224,04 01/10/2005 31/12/2007 4,5 234,17 13,17 247,34
01/10/2006 01/10/2007 27,49 12 329,88 01/10/2006 31/12/2007 2,8 339,15 10,59 349,74
01/10/2007 31/12/2007 38,04 3 114,12 01/10/2007 31/12/2007 0,8 114,99 0,72 115,71
                797,07 33,31 830,38

Per utilizzare la versione Beta  è necessario  eseguire l’accesso. 

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ISTAT 2019 – Come aggiornare l’assegno di mantenimento o il canone di affitto per l’anno 2019

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Cerchiamo di identificare le problematiche e di evidenziare le accortezze utili per non incorrere in errori.

Come già evidenziato in un nostro articolo dove veniva spiegata la rivalutazione monetaria per l’anno 2017 e 2018, per questo tipo di rivalutazioni si utilizza l’indice FOI (Famiglie Operai e Impiegati) al netto dei tabacchi; indichiamo la pagina con l’ultimo dato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale .