Bhaskara: un matematico indiano

Chi era Bhaskara?

Bijjada Bida Bhaskara nacque nel 1114 e morì nel 1185 d.c. .

Matematico e astronomo indiano vissuto intorno al XI secolo d.C. Conosciuto come Bhaskaracharya, che significa “maestro Bhaskara”. Bhaskara è considerato uno dei più grandi matematici indiani di tutti i tempi e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della matematica e dell’astronomia in India.

Bhaskara ha scritto due opere importanti, il “Lilavati” e il “Bijaganita”, che trattano rispettivamente di aritmetica e algebra. In queste opere, Bhaskara ha fornito soluzioni innovative a problemi matematici e ha introdotto nuove tecniche per risolvere equazioni.

Egli comprese il calcolo infinitesimale, i sistemi numerici e calcolò le derivate delle funzioni trigonometriche e le loro formule.

Bhaskara ha anche scritto un trattato di astronomia, “Siddhanta Shiromani”, che è considerato una delle più importanti opere di astronomia in sanscrito.

In sintesi, Bhaskara è stato un matematico e astronomo di grande importanza nella storia della scienza indiana e la sua opera ha avuto un’influenza duratura sulla matematica e l’astronomia.

Cosa significa Percentuale?

Percentuale si riferisce a cento unità. Matematicamente è il numeratore di una frazione con denominatore 100.

È un aggettivo e sostantivo femminile.

Percentuale

Esempio

Valore1 = 10/100 si pronuncia e si semplifica in 10%

10 è il numeratore e 100 il denominatore.

Vediamo di approfondire meglio con un esempio più reale:

il biglietto del volo per New York costa 750 euro, se acquistato 60 giorni prima della partenza lo potrai ottenere con uno sconto del 35%.

Quanto sarà il 35% di 750,00 euro?

35 ÷ 100= x÷750 

x=(750 × 35) ÷ 100

x = 262,5

In definitiva lo sconto del 35% sarà pari in EURO a 262,5 e il biglietto costerà

750-262,5=487,5 euro

Se desideri calcolare in automatico la percentuale di un numero utilizza la nostra utility 

Per calcolare la variazione percentuale tra due valori puoi utilizzare questa utility

Altre risorse online

Calcolo date di scadenze pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale

Casi specifici sul calcolo delle scadenze

Calcolo date di scadenze pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale relative ai bandi di concorso

Se nel bando di concorso è scritto “30 giorni dalla data di pubblicazione” oppure è scritto “30 giorni dal giorno successivo alla data di pubblicazione“, il termine decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando.

Quindi in pratica se il bando è stato pubblicato in data  1 gennaio 2019 il termine dei 30 giorni  decorre dal 2 gennaio 2019. In definitiva se è stato specificato 30 giorni dalla data di pubblicazione i 30 giorni partiranno dal 2 gennaio 2019 fino al  31 gennaio 2019.

Dies a quo non computatur in termino

Questa locuzione latina si traduce approssimativamente in italiano come “giorno da cui non si computa nel termine”. Questa espressione viene utilizzata nel contesto giuridico per indicare un giorno da cui non si inizia a calcolare un determinato periodo di tempo. In altre parole, è un giorno che non viene incluso nel conteggio del termine o del periodo di tempo stabilito per una determinata azione legale o un obbligo.

Questa espressione è spesso utilizzata per chiarire quando inizia a decorrere un termine e per evitare confusione nel calcolo dei giorni previsti per l’adempimento di obblighi contrattuali o di altre disposizioni giuridiche.

Un altro caso 

Se nel bando è scritto “entro 30 giorni“, il termine decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando.

In pratica se il bando è stato pubblicato in data  1 gennaio 2019 il termine dei 30 giorni  decorre dal 2 gennaio 2019.

In definitiva  i 30 giorni partiranno dal 2 gennaio 2019 fino al  31 gennaio 2019.

Per aiutarti abbiamo pubblicato sotto una tabella con il numero del giorno e data, questa tabella torna utile per capire. Spesso un errore che viene commesso è quello di sommare (per esempio con Excel) 30 giorni al 2 gennaio. Questo porterebbe il limite superiore al 1 febbraio 2019 e non al 31 gennaio 2019.

Data di Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 01/01/2019
1 02/01/2019
2 03/01/2019
3 04/01/2019
4 05/01/2019
5 06/01/2019
6 07/01/2019
7 08/01/2019
8 09/01/2019
9 10/01/2019
10 11/01/2019
11 12/01/2019
12 13/01/2019
13 14/01/2019
14 15/01/2019
15 16/01/2019
16 17/01/2019
17 18/01/2019
18 19/01/2019
19 20/01/2019
20 21/01/2019
21 22/01/2019
22 23/01/2019
23 24/01/2019
24 25/01/2019
25 26/01/2019
26 27/01/2019
27 28/01/2019
28 29/01/2019
29 30/01/2019
30 31/01/2019

Quindi se una domanda per un presunto Bando di concorso dovesse arrivare presso l’amministrazione in data 1 febbraio 2019 sarebbe scartata perché arrivata oltre i termini.

Dalla Gazzetta Ufficiale viene anche specificato che se nel bando non ci sono indicazioni, la scadenza è di n. 30 gg a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando (D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, art. 4);
nel caso in cui le Amministrazioni intendano derogare all’art. 4 D.P.R. 487/1994 riportando esattamente la data di scadenza nel testo dell’avviso, verranno adottate le indicazioni dell’autorità emanante;

Caso in cui la scadenza del bando coincide con i giorni festivi

Se la data di scadenza coincide con un giorno festivo, è indicata tale data lasciando al lettore l’applicazione del principio della posticipazione ‘ipso iure’ ex art. 2963 c.c. e 155 c.p.c.;

Caso in cui la Pubblicazione bando è sul “sito internet” dell’amministrazione

Se nel bando si fa riferimento alla pubblicazione sul “sito internet”, la data di scadenza non è riportata; per chiarimenti si legga la FAQ  su Gazzetta Ufficiale

Attenzione!
L’unica data ufficiale è quella ricavabile dal testo del Bando


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Rivalutazione dello stipendio

Calcolo rivalutazione monetaria interessi legali su arretrati stipendio

Il caso della sig.ra Rossi dipendente di una SRL che  percepiva stipendio per inquadramento al III livello CCNL telecomunicazioni ma lavorava con competenze superiori. 

La Sig.ra Rossi con ricorso al Giudice del Lavoro, ottiene con sentenza,  il riconoscimento del IV livello CCNL a decorrere dall’aprile 2011 ed al conseguente trattamento economico proprio di tale livello, condannando la SRL al pagamento delle differenze retributive dall’aprile 2011 fino alla data del soddisfo, oltre interessi legali sulle somme via via rivalutate, provvedendo alla regolarizzazione contributiva e previdenziale”.

Calcolo rivalutazione e interessi legali

Il primo passo sarà quello del calcolo della nuova busta paga per il nuovo livello di inquadramento (al livello superiore)  da parte del datore di lavoro oppure di un consulente del lavoro.

Una volta ottenuto il nuovo importo da percepire si dovrà calcolare la differenza tra la nuova busta paga e la vecchia.

Ipotizzando di ottenere una differenza pari a 100,00 euro (1100 nuovo importo 1000 vecchio importo) questo tramite l‘utility che trovate su RIVALUTA.it dovrà essere introdotto nella maschera nel campo Importo.

prima però si dovranno introdurre i periodi nei campi Dal e Al (1/4/2011 e 30/11/2017) poi si dovranno selezionare:

 

Calcola la rivalutazione

Calcola gli interessi sul capitale rivalutato

Periodo AL costante

Importo costante

Nella casella a discesa Sviluppa incrementando di selezionare 1 mese e per comodità visiva consigliamo di selezionare Non visualizzare nella tabella le colonne tecniche e infine cliccare su Calcola

Sotto proponiamo le prime e le ultime righe della tabella restituita.

Ricordiamo  la possibilità di esportare su file EXCEL con possibilità  quindi di rielaborare i propri calcoli.

N. Dal Al Giorni Coeff. (ISTAT) Var. %(ISTAT) Capitale iniziale Capitale rivalutato Diff. Importo Interessi % Int. Totale
1 1/4/2011 1/5/2011 30 1,0010 0,1 100,00 100,10 0,10 0,1234 1,500 100,2234
2 1/5/2011 1/6/2011 31 1,0010 0,1 100,10 100,20 0,10 0,1277 1,500 100,3278
3 1/6/2011 1/7/2011 30 1,0029 0,3 100,20 100,49 0,29 0,1239 1,500 100,6145
4 1/7/2011 1/8/2011 31 1,0029 0,3 100,49 100,78 0,29 0,1284 1,500 100,9098
5 1/8/2011 1/9/2011 31 1,0000 0,0 100,78 100,78 0,00 0,1284 1,500 100,9084
6 1/9/2011 1/10/2011 30 1,0039 0,4 100,78 101,17 0,39 0,1247 1,500 101,2978
7 1/10/2011 1/11/2011 31 1,0010 0,1 101,17 101,27 0,10 0,1290 1,500 101,4002
8 1/11/2011 1/12/2011 30 1,0029 0,3 101,27 101,56 0,29 0,1252 1,500 101,6889
9 1/12/2011 31/12/2011 30 1,0000 0,0 101,56 101,56 0,00 0,1252 1,500 101,6852
65 1/8/2016 1/9/2016 31 0,9980 -0,2 104,91 104,70 -0,21 0,0178 0,200 104,7180
66 1/9/2016 1/10/2016 30 1,0000 0,0 104,70 104,70 0,00 0,0172 0,200 104,7172
67 1/10/2016 1/11/2016 31 1,0000 0,0 104,70 104,70 0,00 0,0178 0,200 104,7178
68 1/11/2016 1/12/2016 30 1,0030 0,3 104,70 105,01 0,31 0,0173 0,200 105,0314
69 1/12/2016 31/12/2016 30 1,0000 0,0 105,01 105,01 0,00 0,0173 0,200 105,0273
70 1/1/2017 1/2/2017 31 1,0040 0,4 105,01 105,43 0,42 0,0090 0,100 105,4390
71 1/2/2017 1/3/2017 28 1,0000 0,0 105,43 105,43 0,00 0,0081 0,100 105,4381
72 1/3/2017 1/4/2017 31 1,0030 0,3 105,43 105,75 0,32 0,0090 0,100 105,7553
73 1/4/2017 1/5/2017 30 0,9980 -0,2 105,75 105,54 -0,21 0,0087 0,100 105,5472
74 1/5/2017 1/6/2017 31 0,9990 -0,1 105,54 105,43 -0,11 0,0090 0,100 105,4434
75 1/6/2017 1/7/2017 30 1,0000 0,0 105,43 105,43 0,00 0,0087 0,100 105,4387
76 1/7/2017 1/8/2017 31 1,0040 0,4 105,43 105,85 0,42 0,0090 0,100 105,8607
77 1/8/2017 1/9/2017 31 0,9970 -0,3 105,85 105,53 -0,32 0,0090 0,100 105,5414
78 1/9/2017 1/10/2017 30 0,9980 -0,2 105,53 105,32 -0,21 0,0087 0,100 105,3276
79 1/10/2017 1/11/2017 31 0,9990 -0,1 105,32 105,21 -0,11 0,0089 0,100 105,2236
80 1/11/2017 30/11/2017 29 1,0000 0,0 105,21 105,21 0,00 0,0084 0,100 105,2184
Maschera di Input. I campi da selezionare

da aprile 2011 a novembre 2017,

da maggio 2011 a novembre 2017

e così via fino all’ultima busta paga non aggiornata

Successivamente tutti gli importi rivalutati andranno sommati

Codice fiscale – Calcola e genera

Codice fiscale: come si ricava?

Il codice fiscale si ricava in questo modo:

  1. Le prime tre lettere  sono estratte dal cognome (in genere prima, seconda e terza consonante) 
  2. Le seconde tre dal nome (prima, terza e quarta consonante) 
  3. Le ultime due cifre dell’anno di nascita – una lettera per il mese (A = Gennaio, B=Febbraio, C=Marzo, D=Aprile, E=Maggio, H=Giugno, L=Luglio, M=Agosto, P=Settembre, R=Ottobre, S=Novembre, T = Dicembre)
  4. Il giorno di nascita: in caso di sesso femminile bisogna  aggiungere 40 
  5. Codice del Comune (quattro caratteri) 
  6. Carattere di controllo, per verificare la correttezza del CF.

È possibile che due persone abbiano lo stesso codice fiscale?

È possibile che due persone abbiano lo stesso CF ma, in questo caso, l’Agenzia delle Entrate provvede a sostituire alcuni caratteri per risolvere il problema.

Il calcolo del codice fiscale è regolato dal Decreto del Ministero delle Finanze del 12/03/1974 n. 2227

Per il calcolo online del CF visita questo sito mentre per la verifica puoi servirti del sito dell’Agenzia.

Ricorda che il CF è un codice utilizzato ai fini fiscali ed amministrativi per identificare in modo univoco tutti i cittadini italiani.

E’ un codice alfanumerico di 16 caratteri, generato da un semplice algoritmo ed introdotto nel 1973 da un decreto del Presidente della Repubblica (Decreto 605 del 29/09/1973)


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Cos’è il Delta?

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Cos’è il Delta percentuale?

Per capire cos’è il Delta percentuale facciamo subito un esempio:

Ipotizziamo di avere il prezzo di un oggetto che indicheremo con P1 e che con il tempo varia a P2.

Per calcolare il Delta percentuale detta anche variazioni percentuale che indicheremo con Δ% applichiamo la formula 1:

(1) Δ = (P2 - P1) / (P1) 

Per esprimere il Δ in percentuale lo moltiplichiamo per 100

Δ % = Δ * 100 

ESEMPIO 

P1= 95

P2= 85

applicando la formula 1

Δ = (85-95) / 95 = -10/95= -0,1053

per esprimerlo in percentuale moltiplicheremo per 100 il risultato: 

Δ % = -0,1053* 100 = -10,53%

Per calcolare la variazione percentuale tra due valori puoi usare questa utility.


Approfondisci sulla formula del Delta 


Rivalutazione assegno di mantenimento per una figlia

Come rivalutare un assegno di mantenimento per la figlia?

Domanda

Corrispondo al mio ex marito € 400,00 per il mantenimento di mia figlia. Il primo mese in cui ho corrisposto questa cifra è stato luglio 2013.

Cortesemente chiedo a voi :  quale cifra mensile rivalutata oggi 28/2/2015 debbo corrispondergli? Sulla base di quale calcolo?

Risposta

Per il calcolo abbiamo sviluppato tramite la nostra procedura la tabella riepilogativa.

Calcolo periodo: 1/7/2013 – 28/2/2015

N. Dal Al Giorni Coeff. (ISTAT) Var. %(ISTAT) Importo
iniziale
Importo
rivalutato
Diff. Importo Totale Indice Dal Indice Al
1 1/7/2013 1/7/2014 365 1,0009 0,1 400,00 400,36 0,36 400,3600 107,2 107,3
2 1/7/2014 28/2/2015 242 0,9953 -0,5 400,36 398,48 -1,88 398,4783 107,3 106,8

Per il calcolo si può utilizzare l’utility gratuita Calcolo aumento Istat

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