Quattordicesima pensionati ex dipendenti pubblici

L’INPS comunica  che  per avere diritto alla quattordicesima il pensionato deve avere un’età pari o superiore a 64 anni e un reddito personale non superiore a 9786,92 euro.

Coloro che compiono 64 anni dopo il 30 giugno 2015, hanno ancora tempo fino al  30 settembre 2015 per presentare domanda per l’ottenimento della suddetta   quattordicesima mensilità.

Per chiarimenti si consiglia di contattare il call center INPS al numero telefonico 803164

 

Inflazione ITALIA Aprile 2015

L’inflazione nel mese di aprile 2015 aumenta dello 0,2% su base mensile e fa registrare, come nei due mesi precedenti, una diminuzione  annuale pari a -0,1 per cento, (secondo la
stima preliminare, l’inflazione era nulla).

Inflazione Aprile 2014-Aprile 2015
Grafico Inflazione Aprile 2014-Aprile 2015

Stima inflazione Italia marzo 2015

L’ISTAT stima  che l’inflazione a  marzo 2015(indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività -NIC al lordo dei tabacchi), aumenta dello 0,1 per cento su base mensile e registra una diminuzione rispetto a marzo 2014 pari a -0,1 per cento, come a febbraio scorso.

GRAFICO Inflazione ITALIA

La stabilità della flessione su base annua dell’indice generale è la sintesi da un lato del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% del mese precedente), dall’altro del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti (+0,6%, da +1,4% di febbraio).

L’inflazione di fondo scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,5% (era +0,7% il mese precedente).

Il rialzo mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente all’aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+3,9%), per effetto dei marcati rialzi dei carburanti; a contenere l’aumento è la diminuzione – influenzata da fattori stagionali – dei prezzi dei Vegetali freschi (-3,2%).

L’inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1% (era -0,2% a febbraio).

Rispetto a marzo 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un ulteriore ridimensionamento della flessione (-0,6%, da -0,9% di febbraio) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,8% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a febbraio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di sei decimi di punto percentuale.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a febbraio e crescono dello 0,9% su base annua (da +0,7% del mese precedente).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto – per effetto soprattutto dei rialzi dei carburanti -aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e fanno registrare un tasso tendenziale nullo (era -0,5% il mese precedente).

IPCA

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,0% su base mensile mentre diminuisce dello 0,1% su base annua, dopo la lieve ripresa rilevata a febbraio (+0,1%). Il rialzo congiunturale è in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali, di cui il NIC non tiene conto.

L’ultimo dato sull’inflazione

Le ripartizioni e degli aggregati territoriali in ITALIA

Nord
(Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna)

Nord-ovest
(Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Liguria)

– Nord-est
(Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna)

– Centro
(Toscana, Umbria, Marche, Lazio)

– Centro-Nord
(Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio)

– Mezzogiorno
(Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna)

– Sud
(Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)

– Isole
(Sicilia, Sardegna)

– Regioni non Obiettivo 1
(Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo)

– Regioni Ob. Obiettivo 1
(Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna)

– Regioni Obiettivo . 1 (escl. Molise)
(Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna)

– Ob. CONV
(Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia)

– Ob. CONV (escl. Basilicata)
(Campania, Puglia, Calabria, Sicilia)

– Ob. CRO
(Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna)

– Ob. CRO (escl. Sardegna)
(Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise)

– Regioni più sviluppate
(Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio)

– Regioni in transizione
(Abruzzo, Molise, Sardegna)

– Regioni meno sviluppate
(Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia)