L’inflazione a Gennaio 2022 a +4,8%

Il dato definitivo dell’ISTAT conferma la stima preliminare con +4,8% in un anno e +1,6% rispetto a dicembre 2021. A dicembre scorso il dato definitivo era stato del 3,9%.

Quello di gennaio 2022 è il valore più alto da Maggio 1996 (tabella sotto) quando l’inflazione fece registrare un valore di 4,5%.

PeriodiInflazione
annua
Inflazione
mensile
Gennaio-1995 Gennaio-19965,6%0,5%
Febbraio-1995 Febbraio-19965,2%0,4%
Marzo-1995 Marzo-19964,8%0,4%
Aprile-1995 Aprile-19964,8%0,4%
Maggio-1995 Maggio-19964,5%0,4%

Qual è la causa dell’aumento dei prezzi a gennaio 2022?

L’ulteriore e marcata accelerazione dell’inflazione su base annua è causata dai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +29,1% di dicembre a +38,6%), in particolare a quelli della componente regolamentata (da +41,9% a +94,6%), e in misura minore ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +22,0% a +22,9%), dei Beni alimentari non lavorati (da +3,6% a +5,3%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,3% a +3,6%); da segnalare, invece, il rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,6% a +1,5%).

Se non si considerano i beni energetici e gli alimentari freschi l’inflazione (di fondo) rimane stabile a +1,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +1,6% a +1,8%.

Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,4% di dicembre a +3,2%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,0% a +4,3%).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una variazione congiunturale nulla e un aumento del 5,1% su base annua (da +4,2% di dicembre); la stima preliminare era +5,3%. La variazione su base mensile nulla, a differenza di quella del NIC, si deve all’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui il NIC non tiene conto, che determinano una flessione dei prezzi di questo comparto merceologico pari a -21,5%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dell’1,4% su base mensile e del 4,7% su base annua.