Inflazione ancora troppo elevata nell’ Area Euro: questo giustifica la stretta sugli interessi
Nonostante una diminuzione dell’inflazione in Area euro, questa si prevede rimanga elevata per un periodo prolungato. Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) è determinato a riportare l’inflazione al target del 2% nel medio termine e ha deciso di aumentare i tre tassi di interesse di riferimento della BCE di 25 punti base.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali passano al 4%, sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,25 e e sui depositi presso la banca centrale al 3,50%, con effetto dal 21 giugno 2023.
Il valore del 4% trova solo a luglio 2008 un valore maggiore: 4,25%, nello stesso periodo l’inflazione era uguale a 4,1%. L’inflazione attuale nell’area euro è del 6,1% (stima di aprile per maggio 2023)
Le decisioni sono basate sulle proiezioni macroeconomiche di giugno, che prevedono un’inarrestabile inflazione media del 5,4% nel 2023, del 3,0% nel 2024 e del 2,2% nel 2025. Sebbene alcuni indicatori delle pressioni inflazionistiche mostrino segnali di attenuazione, gli esperti hanno rivisto al rialzo le proiezioni per l’inflazione al netto dell’energia e degli alimentari.
I tassi di interesse più elevati si stanno riflettendo sulle condizioni di finanziamento e stanno gradualmente influenzando l'economia nel suo complesso. Ciò ha portato a un aumento dei costi di indebitamento e a una diminuzione della crescita dei prestiti. Il Consiglio direttivo intende adottare decisioni future per mantenere i tassi di interesse a livelli restrittivi fino a quando sarà necessario per raggiungere il target di inflazione del 2%.
Inoltre, la BCE terminerà i reinvestimenti nel Programma di acquisto di attività (PAA) a luglio 2023. Il portafoglio del PAA si sta riducendo gradualmente, e il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato nel quadro del Programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP) almeno fino alla fine del 2024.
Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti per raggiungere l'obiettivo di inflazione e preservare il corretto funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Inoltre, l'istituto è disposto a utilizzare lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria per contrastare eventuali disordinate dinamiche di mercato che possano compromettere la trasmissione della politica monetaria nell'area dell'euro.
Staremo a vedere cosa deciderà nella prossima riunione del 27 luglio 2023 il Consiglio direttivo della BCE che si riunirà nuovamente per decisioni di politica monetaria.
La tabella completa con la serie storica dei tassi BCE