Ad aprile 2024 la “fiducia” dei consumatori scende da 96,5 a 95,2 e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese da 97,0 a 95,8
La fiducia dei consumatori ed imprese dal 2015 al 2024
Fiducia dei Consumatori: Ad aprile 2024, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è diminuito da 96,5 a 95,2, segnalando un peggioramento del clima economico, personale e futuro.
Fiducia delle Imprese: L’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese è sceso da 97,0 a 95,8, con una riduzione in tutti i comparti economici, in particolare nelle costruzioni, nel commercio al dettaglio e nei servizi di mercato.
Investimenti 2024: Gli imprenditori del settore manifatturiero e dei servizi di mercato prevedono un’evoluzione positiva degli investimenti nel 2024 rispetto al 2023.
L’inflazione annuale dell’Area Euro scende al 2,4% a marzo 2024, rispetto al 2,6% di febbraio scorso confermando le stime.
Grafico inflazione Area Euro da Giugno 2023 a Marzo 2024
Segnali positivi per la discesa dell’inflazione in Area Euro
Lo scorso anno, nello stesso mese (marzo 2023) il tasso dell’inflazione era del 6,9%. L’inflazione media per l’anno 2024 è uguale a 2,6%. Nello stesso periodo dello scorso anno (Gennaio-Marzo) la media dell’inflazione era stata uguale a 9% mentre la media annuale per l’anno 2023 risultò uguale a 5,5%.
I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Lituania (0,4%), Finlandia (0,6%) e Danimarca (0,8%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (6,7%), Croazia (4,9%), Estonia e Austria (entrambi 4,1%).
Inflazione nei paesi dell’Area Euro a Marzo 2024
Eurostat comunica che rispetto a febbraio, l’inflazione annua è diminuita in tredici Stati membri, è rimasta stabile in quattro ed è aumentata in dieci.
A marzo, il contributo più elevato al tasso annuo di inflazione dell’area euro è venuto dai servizi (+1,76 %), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+0,53 %), beni industriali non energetici (+0,30 %) ed energia. (-0,16 %).
A marzo 2024 in Italia l’inflazione risale leggermente, portandosi all’1,2% dallo 0,8% di febbraio scorso.
L’inflazione media annua fino al mese di Marzo risulta uguale a 0,9 lo scorso anno la media era stata nello stesso periodo 9%. Qui la tabella con tutti i dati relativi all’inflazione per l’anno 2024
Un sostegno all’inflazione si deve inoltre all’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi al trasporto (+4,5% da +3,8%). Di contro, i prezzi dei prodotti alimentari non lavorati mostrano anche a marzo un rallentamento (+2,6% da +4,4%). Frena la dinamica su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+2,6%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +2,3% (stabile rispetto al mese precedente).
L’inflazione di fondo oppure core inflation, in inglese è un indicatore che mira a fornire una visione più stabile e precisa dell’andamento dei prezzi, escludendo dall’analisi quei beni e servizi che sono particolarmente soggetti a variazioni di prezzo, come per esempio quelli alimentari ed energetici.
L’inflazione di fondo misura l’aumento dei prezzi senza comprendere gli energetici e gli alimentari freschi.
Questa esclusione viene fatta per evitare distorsioni dovute a fluttuazioni temporanee dei prezzi di questi prodotti. Per esempio sui prodotti stagionali come la frutta oppure i saldi stagionali.
Mentre il tasso d’inflazione tradizionale tiene conto di tutti i beni e servizi nel calcolo, incluso cibi e combustibili che possono mostrare una maggiore volatilità nei prezzi nel breve termine.
In definitiva l’inflazione di fondo si concentra su una gamma più stabile di beni e servizi.
Questo permette agli economisti di avere una migliore comprensione dell’andamento generale dei prezzi e quindi dell’inflazione, senza essere influenzati da variazioni transitorie nei prezzi di alcuni beni.
Il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento
Le nuove informazioni confermano la valutazione precedente sull’inflazione in Area Euro a medio termine, che continua a diminuire principalmente a causa del contenimento dei prezzi alimentari e dei beni. Nonostante le restrizioni finanziarie e i precedenti aumenti dei tassi di interesse abbiano contribuito a ridurre l’inflazione, le pressioni sui prezzi dei servizi rimangono forti.
Inflazione Media Area Euro fino a Febbraio 2024
Il Consiglio si impegna a riportare l’inflazione al 2% nel medio termine. Ricordiamo che l’ultimo valore minore del 2% in Area Euro si è avuto a Giugno 2021 con 1,9%. Da allora è stato un salire vertiginoso fino al 10,6% di Ottobre 2022.
La BCE ritiene che i tassi attuali siano adeguati per questo processo di disinflazione. Tuttavia, potrebbe ridurre la restrizione della politica monetaria se diventasse più certo che l’inflazione si stia stabilmente avvicinando all’obiettivo. Le decisioni future saranno guidate dai dati economici e non seguiranno un percorso predeterminato.
Periodi
Inflazione
annua
Inflazione
mensile
Gennaio-2020 Gennaio-2021
0,9%
0,2%
Febbraio-2020 Febbraio-2021
0,9%
0,2%
Marzo-2020 Marzo-2021
1,3%
0,9%
Aprile-2020 Aprile-2021
1,6%
0,6%
Maggio-2020 Maggio-2021
2,0%
0,3%
Giugno-2020 Giugno-2021
1,9%
0,3%
Luglio-2020 Luglio-2021
2,2%
-0,1%
Agosto-2020 Agosto-2021
3,0%
0,4%
Settembre-2020 Settembre-2021
3,4%
0,5%
Ottobre-2020 Ottobre-2021
4,1%
0,8%
Novembre-2020 Novembre-2021
4,9%
0,4%
Dicembre-2020 Dicembre-2021
5,0%
0,4%
Gennaio-2021 Gennaio-2022
5,1%
0,3%
Febbraio-2021 Febbraio-2022
5,9%
0,9%
Marzo-2021 Marzo-2022
7,4%
2,4%
Aprile-2021 Aprile-2022
7,4%
0,6%
Maggio-2021 Maggio-2022
8,1%
0,8%
Giugno-2021 Giugno-2022
8,6%
0,8%
Luglio-2021 Luglio-2022
8,9%
0,1%
Agosto-2021 Agosto-2022
9,1%
0,6%
Settembre-2021 Settembre-2022
9,9%
1,2%
Ottobre-2021 Ottobre-2022
10,6%
1,5%
Novembre-2021 Novembre-2022
10,1%
-0,1%
Dicembre-2021 Dicembre-2022
9,2%
-0,4%
Gennaio-2022 Gennaio-2023
8,6%
-0,2%
Febbraio-2022 Febbraio-2023
8,5%
0,8%
Marzo-2022 Marzo-2023
6,9%
0,9%
Aprile-2022 Aprile-2023
7,0%
0,6%
Maggio-2022 Maggio-2023
6,1%
0,0%
Giugno-2022 Giugno-2023
5,5%
0,3%
Luglio-2022 Luglio-2023
5,3%
-0,1%
Agosto-2022 Agosto-2023
5,2%
0,5%
Settembre-2022 Settembre-2023
4,3%
0,3%
Ottobre-2022 Ottobre-2023
2,9%
0,1%
Novembre-2022 Novembre-2023
2,4%
-0,6%
Dicembre-2022 Dicembre-2023
2,9%
0,2%
Gennaio-2023 Gennaio-2024
2,8%
-0,4%
Febbraio-2023 Febbraio-2024
2,6%
0,6%
I tassi di interesse rimangono stabili: il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è al 4,50%, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale è al 4,75%, e il tasso sui depositi presso la banca centrale è al 4,00%.
Il portafoglio del Programma di Acquisto di Attività (PAA) si riduce gradualmente, mentre nel Programma di Acquisto per l’Emergenza Pandemica (PEPP) si prevede una riduzione di 7,5 miliardi di euro al mese nella seconda metà del 2024, con il termine dei reinvestimenti alla fine dell’anno.
Il Consiglio continuerà a reinvestire in modo flessibile il capitale rimborsato sui titoli del PEPP per contrastare i rischi derivanti dalla pandemia. Per quanto riguarda le operazioni di rifinanziamento, verranno regolarmente riesaminate in relazione al mandato della BCE.
Il Consiglio è pronto a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire il ritorno dell’inflazione al 2% e preservare il corretto funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, incluso l’uso dello strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria per affrontare dinamiche di mercato disordinate.
Un dato, quello dell’inflazione a Marzo, che BCE aspettava con ansia
Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, stima che l’inflazione annua dell’area euro dovrebbe attestarsi al 2,4% a marzo 2024.
In calo rispetto al 2,6% di febbraio scorso e l’aumento mensile in leggero aumento rispetto al dato del mese scorso:+0,8%. Lo scorso mese la variazione mensile era stata uguale a +0,6%.
Tabella stima aumenti prodotti panel inflazione Area Euro Marzo 2024
Considerando le principali componenti dell’inflazione dell’area euro, si stima che i servizi registreranno il tasso annuo più elevato a marzo (4,0%, stabile rispetto a febbraio), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (2,7%, rispetto al 3,9% di febbraio), i beni industriali non energetici (1,1%, contro 1,6% a febbraio) e l’energia (-1,8%, contro -3,7% a febbraio).
Dopo questo dato dell’inflazione, tanto atteso dalla BCE, si spera in un taglio dei tassi di interesse entro giugno prossimo.
A marzo, l’inflazione in Italia risale moderatamente all’1,3% dallo 0,8 per cento di febbraio scorso. Alterato l’aumento mensile che a marzo segna +0,1% confermando il dato di febbraio scorso.
Inflazione Italia Gennaio 2022 – Marzo 2024 (Stima)
La lieve accelerazione risente dell’attenuarsi della flessione dei prezzi dei beni energetici
La lieve accelerazione risente dell’attenuarsi della flessione dei prezzi dei beni energetici (-10,8% da -17,3% di febbraio), sia per la componente regolamentata che non regolamentata. Un sostegno alla dinamica dell’inflazione si deve inoltre all’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi al trasporto (+4,4% da +3,8%). Le notizie positive sono un rallentamento dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati che anche a marzo rallentano (+2,6% da +4,4%). Frena anche la dinamica su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+3,0%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +2,4% (in modesta ripresa da +2,3%).
Quanto potrebbe essere l’inflazione nel mese di aprile 2024?
Ipotizzando un aumento simile dello 0,1% da marzo ad aprile si potrebbe ipotizzare per aprile 2024, un’inflazione annua uguale a 0,9%.
In Italia l’inflazione resta ferma. A febbraio 2024 registra un aumento dello 0,1% su base mensile e di 0,8% su base annua (confermando la stima preliminare), come nel mese precedente.
Inflazione Italia Febbraio 2024
La stabilizzazione dei prezzi al consumo si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, non lavorati e lavorati, i cui effetti compensano l’indebolimento delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore dei Beni energetici.
La stabilizzazione dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi degli Alimentari non lavorati (da +7,5% a +4,4%) e lavorati (da +4,5% a +3,4%), degli Altri beni (da +1,7% a +1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,2% a +3,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3,2%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,7%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -20,4% a -17,2%) e regolamentati (da -20,6% a -18,4%) e accelerano quelli dei Tabacchi (da +2,2% a +2,6%) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,2% a +0,8%).
INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC PER DIVISIONE DI SPESA
Nel mese di febbraio l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +2,7% a +2,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,0% a +2,6%.
La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni accentua la sua discesa (da -0,7% a -0,9%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +2,9%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni pari a +3,8 punti percentuali, dai +3,6 di gennaio.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +5,1% a +3,4%, come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +3,5% di gennaio a +2,8%).
La variazione congiunturale dell’indice generale è la sintesi di dinamiche opposte di diverse sue componenti: da un lato, l’aumento dei prezzi di Tabacchi (+2,3%), dei Servizi relativi alle comunicazioni (+0,5%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (entrambi a +0,4%); dall’altro, la diminuzione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,2%), degli Alimentati non lavorati (-0,5%) e degli Energetici non regolamentati (-0,4%).
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,0% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una variazione congiunturale nulla e un aumento tendenziale di 0,8% (la stima preliminare era +0,9%), in lieve diminuzione da +0,9% di gennaio.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale nulla e un aumento su base annua di 0,7%.
Il tasso di inflazione negli Stati Uniti nel mese di febbraio è aumentato dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,2% rispetto a Febbraio 2023, secondo quanto riportato oggi dal Bureau of Labor Statistics.
INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO USA: FEBBRAIO 2024 +3,2%
Questo aumento è stato influenzato principalmente dall’incremento dei costi per l’alloggio e il carburante.
Tendenze dei prezzi e principali fattori
L’indice per l’alloggio è aumentato a febbraio, così come quello per la benzina. Insieme, questi due indici hanno contribuito a oltre il sessanta percento dell’aumento mensile dell’indice per tutti gli articoli. Anche l’indice energetico è aumentato dello 2.3% durante il mese, con tutti i suoi componenti in crescita.
L’indice dei prezzi degli alimenti è rimasto invariato a febbraio, così come l’indice per gli alimenti acquistati per consumo domestico. L’indice per gli alimenti consumati fuori casa è aumentato dello 0.1% durante il mese.
L’indice per tutti gli articoli, esclusi alimenti ed energia, è aumentato dello 0.4% a febbraio, come già avvenuto a gennaio. Tra gli indici in aumento a febbraio figurano l’alloggio, le tariffe aeree, l’assicurazione per veicoli a motore, l’abbigliamento e il tempo libero. Tra gli indici in diminuzione durante il mese vi sono quelli relativi alla cura personale e agli arredi e alle operazioni domestiche.
L’indice per tutti gli articoli è aumentato del 3.2% nei dodici mesi fino a febbraio, un aumento maggiore rispetto al 3.1% registrato nei dodici mesi precedenti. L’indice per tutti gli articoli, esclusi alimenti ed energia, è aumentato del 3.8% negli ultimi dodici mesi. L’indice energetico è diminuito del 1.9% nei dodici mesi fino a febbraio, mentre l’indice alimentare è aumentato del 2.2% nell’ultimo anno.
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Inflazione in calo a Febbraio in Area euro: 2,6% a febbraio da 2,8% di gennaio
Inflazione area euro annua e mensile febbraio 2023 – febbraio 2024
La stima Eurostat (ufficio statistico dell’Unione europea), sull’inflazione annua dell’area euro per Febbraio 2024 dovrebbe attestarsi al 2,6% in calo rispetto al 2,8% di gennaio . L’aumento mensile rispetto a gennaio scorso è stato stimato a +0,6%; era da aprile 2023 che non si vedeva un aumento mensile simile.
Periodo
Inflazione(%)
Dato annuo
Inflazione(%)
Dato mensile
Febbraio 2024 (stima)
2,6%
0,6%
Gennaio 2024
2,8%
-0,4%
Dicembre 2023
2,9%
0,2%
Novembre 2023
2,4%
-0,6%
Ottobre 2023
2,9%
0,1%
Settembre 2023
4,3%
0,3%
Agosto 2023
5,2%
0,5%
Luglio 2023
5,3%
-0,1%
Giugno 2023
5,5%
0,3%
Maggio 2023
6,1%
0%
Aprile 2023
7%
0,6%
Marzo 2023
6,9%
0,9%
Febbraio 2023
8,5%
0,8%
Considerando le principali componenti dell’inflazione dell’area euro, si prevede che alimentari, alcol e tabacco registreranno il tasso annuo più elevato a febbraio (4,0%, rispetto al 5,6% di gennaio), seguiti dai servizi (3,9%, rispetto al 4,0% di gennaio). ), beni industriali non energetici (1,6%, rispetto al 2,0% di gennaio) ed energia (-3,7%, rispetto al -6,1% di gennaio).
L’inflazione stimata nei 20 paesi dell’Area Euro per Febbraio 2024
La Lettonia ha il valore più basso con 0,7% poi c’è l’Italia con 0,9% e Lituania con 1,1%
Euro area (EA11-1999, EA12-2001, EA13-2007,
EA15-2008, EA16-2009, EA17-2011, EA18-2014,
EA19-2015, EA20-2023)
Hydrobike o corsa in acqua per massimizzare la forma?
Per scoprire quale fosse l’esercizio più dispendioso da fare in acqua ci siamo avvalsi di un famoso studio scientifico italiano pubblicato nel 2022: Energy Consumption of Water Running and Cycling at Four Exercise Intensities dal Department of Human Sciences, Society and Health, University of Cassino and Lazio Meridionale autori Sabrina Demarie, Emanuele Chirico, Cecilia Bratta e Cristina Cortis.
Lo studio aveva lo scopo di determinare le intensità relative di esercizio per il ciclismo(HB) e la corsa in acqua, sia in sospensione (RS – tramite una cintura stretta al livello dell’addome) che a contatto con il fondo della piscina(RC), a quattro diverse velocità di movimento. Per farlo, gli autori hanno misurato gli scambi gassosi, la frequenza cardiaca e il lattato ematico in 14 donne giovani e sane che hanno svolto dei test in una piscina a livello dello xifoide.
Tutte le quattordici studentesse universitarie sono state sottoposte a quattro sessioni sperimentali alla stessa ora del giorno (intorno alle 18:00). Per garantire il raggiungimento dei valori massimi, la potenza aerobica massima è stata valutata con una procedura standardizzata di tapis roulant incrementale.
Test massimale per determinare i parametri di base delle studentesse
I test di tapis roulant incrementale massimale sono stati eseguiti durante la prima sessione sperimentale in una palestra a ridosso della piscina.
I test di Hydrobike (HB), di corsa con contatto con il suolo (RC) e di corsa sospesa (RS) sono stati eseguiti in giorni separati in ordine casuale. Tutti i test di esercizio in acqua si sono svolti nella stessa piscina di 25 m con una temperatura dell’acqua costante di 27 ◦C; Ogni soggetto è stato posizionato a una profondità di piscina corrispondente al livello del singolo xifoideo. La profondità del processo xifoideo dell’immersione corporea è stata scelta perché offre una maggiore stabilità rispetto all’immersione alla profondità della clavicola. L’RC consisteva nel correre con i piedi a contatto con il fondo della piscina e l’RS è stato condotto utilizzando una cintura di galleggiamento.
Durante l’HB le mani hanno afferrato il manubrio, mentre durante le due prove di corsa gli arti superiori non hanno avuto vincoli. Tutti i test sono stati preceduti da un riscaldamento di 15 minuti di intensità luminosa fuori dall’acqua, su un cicloergometro, a 20 cicli al minuto (cpm) [21]. Dopo il riscaldamento, i soggetti sono stati equipaggiati per l’analisi dei gas respiro per respiro (K4 b2, Cosmed, Roma, Italia). Gli analizzatori di gas sono stati calibrati immediatamente prima di ogni test con una concentrazione nota di ossigeno e anidride carbonica e il flussometro è stato tarato con una siringa da 3 litri. La frequenza cardiaca è stata monitorata continuamente (Sport Tester, Polar Electro, Helsinki, Finlandia). Per la determinazione del picco di accumulo di lattato nel sangue, sono stati raccolti campioni di sangue dal lobo dell’orecchio a riposo, al terzo, sesto e nono minuto di recupero passivo, mentre erano seduti a riposo. La misurazione del valore del lattato nel sangue è stata effettuata immediatamente dopo il prelievo
Svolgimento del TEST in acqua
I test in acqua consistevano nel pedalare o correre a 30, 40, 50 e 60 cpm, indicati da un segnale acustico preregistrato. Ogni falcata o frequenza ciclistica è stata eseguita per 5 minuti con un riposo di 1 minuto. Durante l’esercizio di 5 minuti, l’assorbimento di ossigeno è stato valutato respiro per respiro da un metabolimetro portatile attraverso un boccaglio ; L’analizzatore di gas contenuto in una sacca resistente all’acqua è stato caricato su una rastrelliera posta immediatamente sopra la testa del partecipante e trasportato da una persona in modo che seguisse da vicino il soggetto. Alla fine della piscina, il soggetto ha fatto una svolta verso l’esterno preistruita. La frequenza cardiaca è stata registrata in modo continuo (Polar, Electro, Finlandia); Dopo la raccolta, i dati sono stati mediati ogni 5 s. Prima di iniziare i test e durante i periodi di riposo di 1 minuto tra le ripetizioni, sono stati raccolti campioni di sangue dal lobo dell’orecchio per le misurazioni della concentrazione di lattato nel sangue. Di seguito la tabella con tutti i dati per ogni esercizio con modalità e intensità
I risultati mostrano che il ciclismo in acqua richiede il maggior consumo di ossigeno (38,1 mL.kg.min) e presenta la più alta accumulazione di lattato(6,1 mM/L), mentre la corsa sospesa richiede il minor sforzo cardiometabolico e presenta il più basso accumulo di lattato.
La corsa in acqua sospesa(RS) ha richiesto il minor sforzo cardiometabolico. HB inoltre ha raggiungento un’intensità vigorosa a 50 cpm e vicino al massimale a 60 cpm. La corsa in acqua con contatto a terra (RC) ha presentato valori intermedi tra RS e HB.
Le quattro velocità di movimento delle tre modalità di esercizio in acqua erano comprese tra il 50% e il 95% della frequenza cardiaca massima e del consumo massimo di ossigeno, rappresentando uno stimolo di allenamento moderato-vigoroso e vicino al massimale.
Aumento mensile rispetto a gennaio 2024 è dello 0,1 per cento
Grafico inflazione Italia da Gennaio 2019 a Febbraio 2024
La stabilizzazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo si deve principalmente all’affievolirsi delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, non lavorati e lavorati.
I beni energetici attenuano la flessione su base tendenziale che a febbraio risale al -17,3% (dal -20,5% di gennaio).
Si riduce il tasso di crescita in ragione d’anno dei prezzi del “carrello della spesa” (+3,7%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +2,4% (da +2,7% del mese precedente).
A gennaio l’inflazione evidenzia un lieve rimbalzo, sale a 0,8% da 0,6% di dicembre 2023
La moderata accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi riflette l’andamento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, la cui flessione su base tendenziale risulta, a gennaio, attenuata a causa dell’effetto statistico dovuto allo sfavorevole confronto con gennaio 2023. Un contributo alla risalita dell’inflazione si deve inoltre al permanere di tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, mentre il cosiddetto “carrello della spesa” continua a decelerare (+5,1%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a gennaio al +2,7% (da +3,1% del mese precedente).
Previsioni dell’inflazione in Italia per il prossimo mese di Febbraio 2024
A Febbraio 2024 con un aumento mensile uguale a quello ottenuto nel mese di Gennaio 2024 uguale a 0,3%, il valore dell’inflazione potrebbe salire dallo 0,8% all’ 1%.
Stima EUROSTAT sull’inflazione per Gennaio: un sospiro di sollievo per Lagarde
Con una variazione mensile negativa del -0,4% da dicembre 2023 a gennaio 2024 l’inflazione nell’Area dell’Euro fa registrare un aumento annuo uguale a 2,8% in diminuzione rispetto a dicembre scorso quando era del 2,9%.
Inflazione annua e mensile Euro Area da Gennaio 2018 a Gennaio 2024 (stima)
Negli ultimi 5 anni(72 rilevazioni), da Gennaio 2018 a dicembre 2023, l’inflazione mensile nell’Area euro con un valore negativo si è registrato 17 volte, 10 di queste negli ultimi 3 anni (dal 2020 ad oggi). Dei valori negativi solo 2 valori sono stati superiori allo 0,4%.
Facciamo questa riflessione affinché si apprezzi questa diminuzione mensile che sicuramente ci porterà verso una diminuzione futura dell’inflazione annua da qui in avanti.
Entrando nel dettagli del dato dell’inflazione EUROSTAT sottolinea che considerando le principali componenti dell’inflazione dell’area euro, si prevede che alimentari, alcol e tabacco registreranno il tasso annuo più elevato a gennaio (5,7%, rispetto al 6,1% di dicembre), seguiti dai servizi (4,0%, stabile rispetto a dicembre), i beni industriali non energetici (2,0%, contro 2,5% a dicembre) e l’energia (-6,3%, contro -6,7% a dicembre).