Interessi legali per il 2018

Saggio interesse legale anno 2018 uguale a 0,3%

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto il 13 dicembre  2017 il nuovo saggio di interesse legale. Il nuovo valore del saggio degli interessi è stato fissato (Art.1 del Decreto) a 0,3 per cento in ragione d’anno, con decorrenza 1 gennaio 2018.

Il precedente valore, quello in vigore dal 1 gennaio 2017 al 31 gennaio 2017 era pari allo 0,1 per cento; un aumento  pari a 0,2 punti percentuali.

La pubblicazione del nuovo tasso è sulla GU Serie Generale n.292 del 15-12-2017

La tabella aggiornata con la serie storica  dei tassi legali e qui il decreto.

 

Il Logo di Liberi Uguali con PIETRO GRASSO

Svelato dal Presidente del Senato Pietro Grasso il logo di Liberi Uguali con PIETRO GRASSO

Durante la trasmissione di Fabio Fazio su RAI 1 il Presidente del Senato Pietro Grasso ha mostrato in diretta TV e in anteprima il logo di 

Liberi Uguali con PIETRO GRASSO

Qui  sotto l’immagine in diretta presentata in TV dal Presidente Grasso nel programma Che tempo che fa  nella puntata di domenica 10 dicembre 2017 alle ore 21.00.

Il Logo di Liberi Uguali con PIETRO GRASSO
Il Logo di Liberi Uguali con PIETRO GRASSO

Bitcoin: una guida per conoscerlo e imparare ad usarlo

Quando è nato il Bitcoin? Chi ha inventato il Bitcoin? Cosa è il Bitcoin? Dove comprare Bitcoin? Come acquistare Bitcoin? Avrà futuro il Bitcoin? Conviene investire in Bitcoin? È legale il Bitcoin?

Alle domande sul BitCoin abbiamo cercato di dare risposte raccogliendo i siti più importanti selezionati da Google. 

Quando è nato il Bitcoin?

Chi ha inventato il Bitcoin?

Bitcoin: moneta, religione o imbroglio?

COME ACQUISTARE BITCOIN?

Investire in Bitcoin: quando conviene e quando no

Bitcoin: la moneta virtuale è legale?

 

Legge di Bilancio:L’equo compenso ai professionisti è un modo per reintrodurre le tariffe minime professionali, già abolite senza rimpianti

 L’equo compenso ai professionisti è un modo per reintrodurre le tariffe minime professionali, già abolite senza rimpianti. Alla sua riproposizione nella legge di bilancio si oppone preventivamente l’Autorità garante della concorrenza che dice:  

“l’equo compenso in quanto idoneo a reintrodurre un sistema di tariffe minime, peraltro esteso all’intero settore dei servizi professionali, non risponde ai principi di proporzionalità concorrenziale” e si pone, dunque, “in stridente controtendenza con i processi di liberalizzazione” che hanno riguardato anche “il settore delle professioni regolamentate”.

Adeguamento canone d’affitto e assegno di mantenimento per novembre 2017

L’ISTAT in data 30 novembre 2017 ha comunicato la stima dei dati dell’INFLAZIONE in Italia per il mese di Novembre 2017.
Il dato comunicato ci ha dato una diminuzione su base mensile  per novembre 2017    dello 0,2%  e un aumento dello 0,9% rispetto a novembre 2016 (a ottobre 2017 fu +1,0%).

Per quanto riguarda l’indice (FOI) per l’adeguamento dell’assegno e del canone di affitto prevediamo che l’aumento  annuale potrebbe essere pari a 0,7 per cento su base annua se il dato dovesse seguire la stessa identica stima dell’inflazione.

La tabella dell’indice FOI per il periodo Gennaio 2017 – Ottobre 2017

Periodo Var%
Gennaio-2016 Gennaio-2017 0,9
Febbraio-2016 Febbraio-2017 1,5
Marzo-2016 Marzo-2017 1,4
Aprile-2016 Aprile-2017 1,7
Maggio-2016 Maggio-2017 1,4
Giugno-2016 Giugno-2017 1,1
Luglio-2016 Luglio-2017 1
Agosto-2016 Agosto-2017 1,2
Settembre-2016 Settembre-2017 1,1
Ottobre-2016 Ottobre-2017 0,9

Qui una panoramica sull’indice FOI

L’ISTAT renderà ufficiali i dati in data 14 dicembre 2017

Stima inflazione novembre 2017:diminuisce su base mensile  dello 0,2%  e aumenta dello 0,9% in un anno

La stima dell’ISTAT sui dati dell’inflazione per novembre 2017  dice che diminuisce su base mensile  dello 0,2 per cento  e aumenta dello 0,9% rispetto a novembre 2016 (a ottobre +1,0%).

L’ISTAT nel comunicato ufficiale comunica che

“L’ulteriore lieve frenata dell’inflazione (per il terzo mese consecutivo) si deve per lo più al rallentamento, dal lato dei beni, della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,2% da +3,8% di ottobre) e, dal lato dei servizi, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9% da +1,4%), mitigato dall’accelerazione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+5,0% da +4,3% del mese precedente)”

Inoltre precisa  che 

La diminuzione su base mensile dell’indice generale è dovuta prevalentemente al calo, influenzato da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%), solo in parte bilanciato dall’incremento dei prezzi dei Beni energetici non regolamenti (+1,3%), spinti dal rialzo di quelli di carburanti e gasolio.

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,3% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali (come ad ottobre).

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dell’1,1% su base annua (come ad ottobre).

Per l’indice FOI Rivaluta.it ha ipotizzato una variazione annua dello 0,9 per cento.


Il comunicato ufficiale ISTAT della stima sull’inflazione  per novembre 2017

Overview inflazione ITALIA

Prevedi l’inflazione con la nostra utility

Come mai i tassi sui mutui EURIBOR e EURIRS sono così favorevoli?

I tassi EURIBOR e EURIRS , utilizzati per i mutui, sono favorevoli grazie alla strategia monetaria che la BCE sta attuando da circa due anni.

Tassi EURIBOR e EURIRS 

Ma qual è la strategia della BCE attuata?

La BCE acquista  direttamente i titoli di stato emessi dai paesi membri e così facendo tiene bassi i costi per la restituzione di questi debiti, agevolando quindi gli stati e spostando gli investitori, che cercano un rendimento dignitoso verso il mercato finanziario.

Gli acquisti della BCE vengono fatti con denaro “nuovo”, creato appunto per l’occasione. LA BCE stampa quindi denaro fresco.

 Quantitative Easing  ovvero  Alleggerimento Quantitativo

Questa politica è chiamata Quantitative Easing  ovvero  Alleggerimento Quantitativo

In parole povere la BCE non fa altro che aumentare la quantità di liquidità presente nel sistema che, così facendo, riesce a soddisfare la domanda di denaro ad un costo minore.

Tutto questo, unito alla fissazione del tasso base allo 0%, dovrebbe spingere le banche a prestare denaro all’economia invece che tenerlo immobilizzato a rendimento zero o negativo.

Gli effetti di questa politica monetaria della BCE non sarà immediata ed è per questo che la BCE continua a spingere  su questo punto.

Ma ci sarà un punto di svolta?

Se la politica della BCE avrà successo, gli impieghi di liquidità inizieranno a crescere e così faranno anche i tassi, l’economia e l’inflazione.

Come sempre in economia non ci sono certezze a riguardo, tranne una: il mandato alla BCE di Mario Draghi terminerà nel 2019 e la sua politica di tassi bassi, non gradita a tutti i paesi dell’Unione, forse non sarà perpetuata.

 

Differenze e finalità degli indici Istat NIC, FOI e IPCA

L’ISTAT pubblica  tre indici: NIC, FOI e IPCA

Essi hanno hanno finalità differenti. Cerchiamo di conoscere queste differenze.

Il NIC è utilizzato come misura dell’inflazione a livello dell’intero sistema economico; in altre parole considera la collettività nazionale come se fosse un’unica grande famiglia di consumatori, all’interno della quale le abitudini di spesa sono molto differenziate.

Il FOI si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente. È l’indice generalmente usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.

L’IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo. Infatti, viene utilizzato come uno degli indicatori per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione europea. L’indice viene calcolato e pubblicato dall’Istat e inviato all’Eurostat mensilmente secondo un calendario prefissato. L’Eurostat, a sua volta, diffonde gli indici armonizzati dei singoli paesi dell’Ue ed elabora e diffonde l’indice sintetico europeo, calcolato sulla base dei primi.

Cosa hanno in comune gli indici NIC, FOI e IPCA?

I tre indici hanno in comune i seguenti elementi:

  • la rilevazione dei prezzi;

  • la metodologia di calcolo;

  • la base territoriale;

  • l’articolazione del paniere in 12 divisioni di spesa.

Per cosa differiscono i tre indici NIC, FOI e IPCA?

I tre indici differiscono per altri specifici aspetti. In particolare, NIC e FOI si basano sullo stesso paniere e si riferiscono ai consumi finali individuali indipendentemente se la spesa sia a totale carico delle famiglie o, in misura parziale o totale, della Pubblica Amministrazione o delle istituzioni non aventi fini di lucro (ISP). Il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso nei due indici, a seconda dell’importanza che i diversi prodotti assumono nei consumi della popolazione di riferimento.

Per il NIC la popolazione di riferimento è l’intera popolazione;

per il FOI è l’insieme di famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente.

L’IPCA ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento, ma si differenzia dagli altri due indici poiché si riferisce alla spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie (Household final monetary consumption expenditure); esclude, inoltre, sulla base di regolamenti comunitari, alcuni prodotti come, ad esempio, le lotterie, il lotto e i concorsi pronostici.

Un’ulteriore differenziazione fra i tre indici riguarda il concetto di prezzo considerato: il NIC e il FOI considerano sempre il prezzo pieno di vendita.

L’IPCA si riferisce invece al prezzo effettivamente pagato dal consumatore. Ad esempio, nel caso dei medicinali, mentre per gli indici nazionali viene considerato il prezzo pieno del prodotto, per quello armonizzato il prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota effettivamente a carico delle famiglie.

Inoltre, l’IPCA tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti e promozioni). Tale caratteristica può determinare in alcuni mesi dell’anno andamenti congiunturali sensibilmente diversi da quelli degli | 18 indici NIC e FOI. Gli indici nazionali NIC e FOI sono prodotti anche nella versione che esclude dal calcolo i tabacchi, ai sensi della legge n. 81 del 1992.


Una tabella di confronto delle variazioni percentuali negli ultimi tre anni degli indici NIC, FOI e IPCA

La sezione Prezzi sul sito dell’ISTAT sarà sicuramente utile per i tuoi approfondimenti

Cos’è il Delta?

Delta in matematica

Il Delta ( Δ)  viene usato in matematica per indicare una variazione o una differenza finita tra valori.


Cos’è il Delta percentuale?

Per capire cos’è il Delta percentuale facciamo subito un esempio:

Ipotizziamo di avere il prezzo di un oggetto che indicheremo con P1 e che con il tempo varia a P2.

Per calcolare il Delta percentuale detta anche variazioni percentuale che indicheremo con Δ% applichiamo la formula 1:

(1) Δ = (P2 - P1) / (P1) 

Per esprimere il Δ in percentuale lo moltiplichiamo per 100

Δ % = Δ * 100 

ESEMPIO 

P1= 95

P2= 85

applicando la formula 1

Δ = (85-95) / 95 = -10/95= -0,1053

per esprimerlo in percentuale moltiplicheremo per 100 il risultato: 

Δ % = -0,1053* 100 = -10,53%

Per calcolare la variazione percentuale tra due valori puoi usare questa utility.


Approfondisci sulla formula del Delta