Quando è possibile dedurre costi sostenuti al fine di ottenere risultati non immediati

Chiarimento dall'Agenzia delle Entrate

2 settembre 2008

Le spese di pubblicità, come da ultimo chiarito dalla Cassazione con la sentenza n. 9567 del 23 aprile 2007, sono costituite da costi sostenuti per pubblicizzare prodotti, marchi o comunque l'attività svolta dall'impresa. L'obiettivo cui tende l'imprenditore è quello di incrementare le vendite, attraverso l'acquisizione di nuova clientela o con l'aumento delle cessioni alla clientela preesistente. Caratterizzante le stesse è, quindi, il fine promozionale.

Tra tali spese si distinguono quelle di sponsorizzazione, che si caratterizzano per il contratto che ne sta alla base. Esso prevede l'obbligo del soggetto sponsorizzante di versare una somma di denaro, a fronte dell'impegno del soggetto sponsorizzato a pubblicizzare il prodotto e/o il marchio dello stesso. In esso non si rinviene alcuna componente di liberalità e/o di mecenatismo (irrilevante fiscalmente), ma è finalizzato, così come tutte le spese di pubblicità, a produrre benefici in termini commerciali.
L'intento promozionale è la "causa" del contratto di sponsorizzazione, nella stessa misura in cui lo stesso è caratterizzante per qualsiasi spesa di pubblicità.

Tale intento può essere realizzato con diverse modalità. In modo "diretto", allorquando l'attività promozionale ha a oggetto, in modo esplicito, il marchio e/o i prodotti dell'azienda sponsorizzante, oppure in modo indiretto, se la stessa è sì indirizzata verso prodotti o marchi di terzi soggetti, ma un incremento delle vendite di costoro è in grado di causare un incremento delle vendite dell'azienda sponsorizzante.

Affinché possano essere deducibili, le spese di sponsorizzazione, come ogni altro elemento negativo di reddito, devono rispettare il principio di inerenza. La regola generale di cui all'articolo 109 del Tuir stabilisce che non possono essere portati in detrazione dal reddito imponibile i componenti negativi del reddito che non si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o proventi assoggettati a tassazione.

Il concetto di inerenza va riferito alla complessiva attività svolta dall'impresa, rivolta al fine di produrre ricavi, derivandone, in tal modo, l'inerenza anche dei costi sostenuti al fine di ottenere risultati non immediatamente, o comunque non nell'esercizio in cui sono sostenuti, ma in grado - potenzialmente - di influenzare nel futuro i ricavi dell'azienda.

In tale prospettiva ...

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