19 giugno 2009
Gli studi di settore "federalisti" dovranno essere elaborati tenendo conto delle differenze territoriali dei prezzi e delle tariffe relativi alle prestazioni di servizi o cessioni di beni operate dalle imprese e dagli esercenti arti e professioni e dei costi di approvvigionamento dei fattori impiegati nel processo produttivo nonché delle differenze a livello territoriale dei modelli organizzativi che caratterizzano la specifica attività economica.
Con la pubblicazione del decreto 19/05/2009 sulla Gazzetta Ufficiale n. 139 del 18 giugno 2009, il ministero dell'Economia e delle Finanze dà seguito alla previsione contenuta nel decreto legge 112/2008, fissando le modalità e i criteri di elaborazione dei futuri studi di settore.
Questi, in funzione dell'attuazione del federalismo fiscale, dovranno infatti essere predisposti su base regionale o comunale.
E' un percorso progressivo che giungerà a conclusione entro il 31 dicembre 2013.
La partecipazione dei Comuni al processo di elaborazione degli studi su base territoriale e alla fase di individuazione dell'eventuale esistenza di specifiche condizioni di esercizio delle attività economiche a livello locale avverrà attraverso la presenza di rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani: due nell'ambito della Commissione degli esperti, da nominare con successivo decreto su segnalazione della stessa Anci, e uno all'interno degli Osservatori regionali, la cui presenza sarà garantita dal direttore dell'agenzia delle Entrate.
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it
Periodo | Var% |
Novembre-2016 Novembre-2017 | 0,9 |
Dicembre-2016 Dicembre-2017 | 0,9 |
Gennaio-2017 Gennaio-2018 | 0,9 |
Febbraio-2017 Febbraio-2018 | 0,5 |
Marzo-2017 Marzo-2018 | 0,8 |
Periodo | Var% |
Gennaio-2017 Gennaio-2018 | 0,9 |
Febbraio-2017 Febbraio-2018 | 0,5 |
Marzo-2017 Marzo-2018 | 0,7 |
Aprile-2017 Aprile-2018 | 0,4 |
Maggio-2017 Maggio-2018 | 0,9 |
Giugno-2017 Giugno-2018 | 1,2 |