Rapporto immobiliare 2008

Rapporto Immobiliare 2008 analizza i volumi delle compravendite effettuate in Italia nel corso del 2007 e nel periodo 2000-07

Fonte Agenzia del Territorio

21 luglio 2008

L’ottavo Rapporto Immobiliare sull’analisi dei volumi di compravendita dei fabbricati in Italia è dedicato, come i precedenti, all’analisi della distribuzione territoriale del numero delle compravendite (NTN) relative alle unità immobiliari suddivise in quattro settori per tipologia catastale (Residenziale, Terziario, Commerciale, Produttivo ed altro), del relativo stock e dell’indicatore dell’intensità del mercato immobiliare (IMI) dato dal rapporto tra il numero delle compravendite e lo stock.

L’andamento dell’indice delle compravendite (NTN) dal 2000 evidenzia il rallentamento già registrato nel 2006, e la consistente frenata registrata nel 2007 dopo un periodo di crescita più o meno sensibile in tutti i settori. Rispetto al 2000 l’incremento medio del NTN è ancora rilevante, superiore al 20%, soprattutto per il settore terziario (+46% circa), mentre il settore commerciale è tornato allo stesso livello di compravendite registrato nel 2000.

L’andamento nel settore Residenziale mostra un trend delle compravendite costantemente in crescita dal 2000 al 2006, pur con una lieve flessione registrata nel 2001 ed il decremento nel 2007, comune a tutte le macroaree, anche se leggermente inferiore nel Centro (-3,5%) rispetto al Nord (-4,7% circa) ed al Sud (-5,2% circa).

I Magazzini considerati a sé per le loro peculiarità, mostrano un andamento sostanzialmente simile al settore Residenziale, al quale sono in buona parte collegati, anche se maggiormente differenziato per macroarea. Le compravendite sono in netto calo nel 2007, -5,2% mediamente.

Il settore Terziario, cioè gli uffici, è quello con il calo di compravendite minore, in quanto l’andamento negativo che si ha nel Nord si contrappone ad un aumento del 4% circa nel Centro, dopo il sensibile calo registrato nel 2006, e ad una sostanziale stabilità rispetto al 2006 nel Sud, dopo un triennio di sensibile crescita. L’incremento di compravendite rimane ancora rilevante rispetto al 2000 pari mediamente al 46% circa.

Il mercato degli immobili del settore Commerciale: negozi, laboratori e centri commerciali risulta essere il più stabile e quello con minor crescita complessiva dal 2000. Nel 2007 si è tornati mediamente alle compravendite del 2000.

Nei rapporti sul mercato immobiliare degli anni precedenti era stata posta l’attenzione sullo spostamento del mercato residenziale dalle città capoluogo ai centri minori della provincia. Tale fenomeno è collegato a due fattori principali: il primo è il considerevole aumento dei prezzi delle abitazioni nei centri maggiori che spinge a cercare soluzioni più economiche nei comuni limitrofi; il secondo è la maggiore disponibilità di nuove costruzioni nei comuni dell’hinterland, piuttosto che nei capoluoghi, dove il territorio è, in molti casi, saturo e scarseggiano le aree edificabili.

L’analisi del mercato del settore residenziale nel 2007 evidenzia, peraltro, come per la prima volta dal 2000 il mercato residenziale nei comuni non capoluoghi abbia subito una battuta di arresto, -3,5%, sia pure decisamente inferiore a quella che si è avuta nei capoluoghi, -7,2%. Tale segnale è indicativo della crisi del settore. di Roma, Bologna e Milano.

E' da tenere presente che il Rapporto non contiene i dati delle province di Trento, Bolzano, Trieste e Gorizia poiché gli Uffici di pubblicità immobiliare, dove vengono conservate le note di trascrizione degli atti di compravendita, sono gestiti dalle rispettive province.

Fonte: Osservatorio del Mercato Immobiliare - Agenzia del Territorio 

 

Qui il documento ufficiale