Il trattamento di fine rapporto per i pubblici dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) per i pubblici dipendenti

Cosa fornisce la prestazione

La prestazione – che sostituisce l'indennità di buonuscita o l'indennità premio di servizio per i dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000 – fornisce una somma in denaro erogata “una tantum”, con lo scopo di assicurare al dipendente pubblico, all'atto del collocamento a riposo, un sostegno per l'adattamento alla nuova condizione di vita non lavorativa.

È la stessa prestazione di cui beneficiano i lavoratori del settore privato alla cessazione del rapporto di lavoro ed è disciplinata dall'art. 2120 del codice civile e dal Dpcm 20 dicembre 1999 e successive modifiche.

Destinatari

Sono i dipendenti di tutte le amministrazioni pubbliche assunti a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000, nonché i dipendenti assunti con contratto a tempo determinato dopo il 30 maggio 2000.
I dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato prima del 31 dicembre 2000 possono optare per il TFR aderendo contestualmente a un fondo di previdenza complementare.
In caso di morte del lavoratore, il TFR deve essere corrisposto per diritto proprio a favore del coniuge, dei figli e, se vivevano a carico del lavoratore, ai parenti entro il terzo grado ed agli affini entro il secondo grado.
La ripartizione, se non vi è accordo, deve farsi secondo il bisogno di ciascuno.
In caso di mancanza delle persone sopra indicate o di diverse disposizioni testamentarie, le somme sono attribuite secondo le norme della successione legittima.

Come si calcola la prestazione

Per ciascun anno di servizio si accantona una quota pari al 6,91% della retribuzione annua utile.
L'accantonamento è realizzato per ogni anno di servizio o frazione di anno (superiore a 15 giorni vale come mese intero).
Le quote accantonate, con esclusione della quota maturata nell’anno, sono rivalutate al 31 dicembre di ogni anno, applicando un tasso dell’1,5% più il 75% dell’aumento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.

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La retribuzione utile

  • intero stipendio tabellare
  • indennità integrativa speciale
  • retribuzione individuale di anzianità
  • altri emolumenti utili già considerati per l’indennità di fine servizio

Ulteriori voci retributive potranno essere considerate nella contrattazione di comparto.

Anticipazioni

Le anticipazioni TFR non sono ancora applicabili al pubblico impiego. L’armonizzazione con i lavoratori privati avverrà solo in sede di contrattazione di comparto.

Nei privati, la legge prevede la possibilità di richiedere fino al 70% del TFR maturato per spese sanitarie o acquisto prima casa, dopo almeno 8 anni di servizio, entro i limiti del 10% degli aventi diritto e del 4% dei dipendenti totali.

Requisiti

La prestazione spetta al personale che abbia effettuato almeno 15 giorni di servizio nel mese.

I lavoratori iscritti ai fondi ex Inpdap devono presentare richiesta all’Istituto. La gestione del fondo per il TFR di dipendenti di Stato, Sanità, Università, Scuola, Enti Locali è affidata all’INPDAP. Dove il trattamento era liquidato direttamente dall’amministrazione, la domanda va presentata al datore di lavoro.

Opzione TFR e previdenza complementare

I lavoratori iscritti all’Inpdap prima del 31 dicembre 2000, con diritto ai trattamenti di fine servizio, possono optare per il TFR all’atto dell’adesione a un fondo pensione. In tal caso il TFR decorrerà dalla data di adesione, mentre fino a quel momento resta valida la disciplina precedente.

Contratti a tempo determinato

Per i rapporti a termine successivi al 30 maggio 2000 si applica la disciplina del TFR. Se al 30 maggio 2000 non era ancora maturata una prestazione di fine servizio, l’intero periodo è soggetto a TFR. In caso contrario, la prestazione maturata prima di quella data costituisce il montante iniziale a cui si sommano le quote TFR successive.

Notizie utili

Gli incarichi dirigenziali a termine rientrano nella disciplina TFR. Eccezione: il Direttore Generale, Amministrativo e Sanitario delle ASL, regolato da contratto di diritto privato (3–5 anni). In questo caso non vi è iscrizione INPDAP. Se il dirigente proviene da pubblico impiego, è posto in aspettativa con mantenimento del posto e maturazione previdenziale virtuale.