Confronto dei tassi Euribor con i tassi BCE

Negli ultimi anni la Banca Centrale Europea (BCE) ha avuto un ruolo centrale nel determinare il costo del denaro e l'andamento dei mutui. In particolare, il tasso di rifinanziamento principale (tasso REFI) stabilito dalla BCE rappresenta il riferimento ufficiale per la politica monetaria, mentre i tassi Euribor (1M, 3M, 6M, 12M) riflettono le condizioni effettive del mercato interbancario europeo.

Dal 2022, anno in cui la BCE ha iniziato una fase di rialzi dopo oltre un decennio di tassi prossimi allo zero, l'Euribor si è mosso in forte correlazione con le decisioni ufficiali. Tuttavia, in molte occasioni, i mercati monetari hanno anticipato le mosse della BCE: i tassi Euribor a 3 e 12 mesi hanno iniziato a crescere già settimane prima delle riunioni del Consiglio direttivo, scontando le attese di politica monetaria.

Capire il rapporto tra tasso REFI e Euribor è fondamentale per chi ha un mutuo a tasso variabile o deve stipularne uno nuovo. Il tasso BCE determina il "costo base" del denaro, ma l'Euribor influenza direttamente le rate dei mutui, ed è quindi il parametro più importante per le famiglie e le imprese. L'analisi comparata permette di comprendere:

  • come le decisioni della BCE incidono sui mutui e sui prestiti;
  • in che modo i mercati anticipano o reagiscono alle politiche monetarie;
  • quali sono i segnali da osservare per prevedere possibili aumenti o cali futuri.

Le informazioni qui trattate derivano da fonti ufficiali:

Questa pagina ha finalità divulgative e non costituisce una raccomandazione finanziaria. Per dati aggiornati e consultazione ufficiale si rimanda sempre ai siti istituzionali citati.

Grafico che rappresenta i tassi Euribor e i tassi BCE

Per ottenere il grafico di confronto puoi anche utilizzare la procedura messa a disposizione da BCE .

EURIBOR
Ultimo aggiornamento: 10/10/2025 Dettagli
BCE
Tasso: 2,15% (dal 11/06/2025) Dettagli

L’Euribor a 12 mesi come “anticipatore” dei tassi

Osservando l’andamento storico dei diversi Euribor (1, 3, 6 e 12 mesi), emerge un fenomeno interessante: il tasso Euribor a 12 mesi tende a muoversi in anticipo rispetto agli altri.

Perché accade?

L’Euribor misura il tasso medio a cui le banche si prestano denaro tra loro. La “scadenza” (1M, 3M, 6M, 12M) indica per quanto tempo il denaro resterà prestato. Un Euribor a 12 mesi incorpora già le aspettative del mercato sull’andamento dei tassi per l’anno successivo.

Cosa succede nella pratica?
  • L’Euribor a 12 mesi sale per primo quando si prevede un aumento dei tassi BCE.
  • Gli Euribor a 6, 3 e 1 mese reagiscono più tardi.
Esempio concreto

Nei dati recenti, il 12 mesi ha iniziato a crescere mesi prima dell’effettivo aumento del tasso BCE. Gli altri Euribor hanno rincorso solo quando il rialzo era ormai certo.

Perché è utile?

Seguire l’Euribor a 12 mesi offre un vantaggio informativo per chi ha:

  • Mutui a tasso variabile
  • Investimenti obbligazionari
  • Finanziamenti aziendali

In sintesi: l’Euribor a 12 mesi è un termometro anticipato delle mosse della BCE.