Il report trimestrale della Ricerca di Base sulla diffusione dell'online in Italia basata su 10.000 intervist

Comunicato stampa AudiWEB del 12 maggio 2011


Audiweb pubblica la nuova edizione di Audiweb Trends, il report trimestrale della Ricerca di Base sulla diffusione dell'online in Italia basata su 10.000 interviste a un campione rappresentativo della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni*.
Sono inoltre disponibili i nuovi dati di Audiweb Database sull’audience online del mese di marzo 2011.

Il 60,5% delle famiglie italiane, 12,8 milioni, dichiara di avere un collegamento a internet da casa

Sono 34,4 milioni gli Italiani che dispongono di un collegamento a internet, il 71,5% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, con un incremento del 7% su base annua

La disponibilità di un collegamento a internet da cellulare cresce del 50,5% in un anno, raggiungendo 7,3 milioni di persone, il 15,2% della popolazione di riferimento

In base ai dati di Audiweb Database, nel mese di marzo 2011 l’audience online cresce del 12,4% su base annua raggiungendo 25,9 milioni di Italiani dai 2 anni in su che hanno navigato almeno una volta attraverso un PC


Dal nuovo report Audiweb Trends, realizzato da Audiweb in collaborazione con DOXA, emerge una crescita costante di tutti i principali indicatori sulla diffusione dell’online in Italia

Infatti, il 60,5% delle famiglie con almeno un componente fino a 74 anni risulta dotato di un accesso a internet da casa tramite qualsiasi strumento (+10,8% rispetto a marzo 2010). Nella maggior parte dei casi, il 66%, le famiglie connesse dichiarano di disporre di un collegamento veloce tramite ADSL e senza limiti di tempo (abbonamento flat nel 94,4% dei casi con ADSL o cavo/fibra ottica).


La disponibilità di un collegamento a internet da qualsiasi luogo (casa, ufficio, studio e altri luoghi) e attraverso qualsiasi strumento è indicata dal 71,5% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni (34,4 milioni), con un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2010.

I luoghi di accesso al WEB

Per quanto riguarda i differenti luoghi di accesso, prevale la disponibilità di accesso da casa che raggiunge 32,4 milioni di Italiani nella fascia considerata, registrando un incremento dell’11,1%. Cresce del 7,6% l’accesso a internet da luogo di lavoro, disponibile per il 40,9% della popolazione occupata (9,3 milioni), mentre si registrano percentuali di penetrazione inferiori per quanto riguarda l’accesso da luogo di studio (disponibile per il 6,5% dei casi, ovvero 3,1 milioni di Italiani tra gli 11 e i 74 anni) e da altri luoghi quali internet point, biblioteche, ecc (il 4% dei casi, ovvero 1,9 milioni).

L’accesso a internet da cellulare/smartphone/PDA è disponibile per 7,3 milioni di individui, il 15,2% degli Italiani nella fascia considerata dalla ricerca, con un incremento del 50,5% su base annua. In particolare, il 62,7% di coloro che possono accedere a internet dal proprio cellulare o smartphone dichiara di effettuare almeno una delle attività legate alla navigazione su internet. Tra le attività più citate: per il 50,4% navigare su internet, il 27,6% inviare/ricevere e-mail, il 26,6% consultare motori di ricerca, il 24,7% accedere ai social network, il 19,6% consultare itinerari/mappe. Quote comprese tra il 10% e il 19% per altre attività come scaricare applicazioni, consultare il meteo, consultare siti di news, guardare video online, scaricare musica.

In generale, può accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento il 73,6% degli uomini e il 69,5% delle donne; in particolare l’86,8% dei giovani tra gli 11 e i 17 anni, l’87% dei 18-34enni e il 78,9% dei 35-54enni, di tutte le aree geografiche d’Italia con livelli di concentrazione simili nel Nord e nel Centro (circa 75%) ad eccezione dell’area Sud e Isole che presenta una percentuale più contenuta (65,7%).
Il profilo professionale di chi dichiara di avere un accesso a internet da almeno uno dei luoghi considerati, attraverso computer o cellulare, risulta abbastanza elevato, con i più alti livelli di concentrazione tra gli imprenditori e liberi professionisti (97,8%), i dirigenti, quadri e docenti universitari (97,4%) e gli impiegati e insegnanti (93,8%). La diffusione dell’online, infine, raggiunge una copertura quasi totale tra gli studenti universitari (99% dei casi) e tra i laureati (97,3%).

Audiweb diffonde inoltre i dati di audience online del mese di marzo 2011 distribuendo il nastro di pianificazione, Audiweb Database, che presenta la stima dell’utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani dai 2 anni* in su, collegati almeno una volta attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi.

In base ai dati di Audiweb Database, risultano 25,9 milioni gli Italiani che si sono collegati almeno una volta a internet nel mese di marzo 2011, il 12,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2010.
L’audience nel giorno medio cresce del 14,6%, con 13,3 milioni di utenti attivi che hanno navigato per 1 ora e 24 minuti, consultando in media 174 pagine per persona.


Nel giorno medio risultano online 5,8 milioni di donne (il 21,3% delle donne italiane dai 2 anni in su) e 7,5 milioni di uomini (il 27,5% degli uomini italiani dai 2 anni in su), principalmente tra i 35 e i 54 anni (6,3 milioni, il 34,6% della popolazione della fascia d’età considerata) e tra i 25 e i 34 anni (2,7 milioni, il 34,7% della fascia d’età considerata). Il 30,8% dei giovani tra i 18 e i 24 anni (1,4 milioni di utenti attivi) ha navigato almeno una volta nel mese, trascorrendo in media 1 ora e 33 minuti al giorno e consultando 207 pagine per persona.

Analizzando più in dettaglio il profilo sociodemografico degli utenti attivi nel giorno medio, emerge che il 51,6% possiede un diploma superiore o tecnico e il 18,7% è laureato (tabella "Internet audience – Titolo di studio").

Il 30,6% degli utenti attivi nel giorno medio proviene dall’area Nord Ovest (in cui spicca la regione Lombardia con il 19,9% degli utenti attivi) e altrettanti dall’area Sud e Isole (con la Campania rappresentata dal 7,9% degli utenti attivi),

Gli utenti attivi provenienti dal Centro sono il 17,1% (con la regione Lazio rappresentata nell’8,4% dei casi), mentre quelli provenienti dal Nord Est sono il 16,8% (in particolare dalla regione Veneto con il 7,5% dei casi).

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