Ovunque si parla di spread (si pronuncia "sprèd").
E' il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo.
Il principio è classicamente commerciale. Il commerciante (la banca) compra il prodotto (il denaro) ad un prezzo (tasso di scambio interbancario) e lo rivende alla sua clientela ricaricato di un margine di guadagno (spread).
Quindi il tasso è formato da un indice + lo spread.
Nel caso di fisso questo indice sarà un indice fisso (IRS), nel caso del variabile sarà un indice che varia nel tempo (es. EURIBOR).
Lo spread è quella piccola percentuale (di norma da 0,2 % dei mutui a 9 % dei fidi cassa) che rappresenta il guadagno della banca.
Quindi il tasso finale che vediamo noi (sul quale vengano calcolati gli interessi) è composto dall'indice + lo spread.
In definitiva quando si va in banca bisogna preoccuparsi di trattare lo spread e non il tasso finale.
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