Guida aggiornamento Istat dell'affitto
Adeguamento ISTAT dell'affitto: guida pratica
La scadenza annuale del contratto d'affitto rappresenta un momento cruciale: � l'occasione in cui pu� essere richiesto l'adeguamento all'indice ISTAT, se previsto dal contratto.
Domande frequenti
- Cosa fare se la richiesta di adeguamento non arriva?
- Il proprietario perde il diritto all'aumento se dimentica di richiederlo?
- Cosa succede se il contratto prevede l'aumento automatico?
Contratti a canone concordato (3+2 anni)
La Legge 431/1998 regola i contratti a canone concordato, che prevedono un adeguamento annuale dello 0,75% sull'indice ISTAT FOI.
L'aumento decorre solo dopo la richiesta del locatore. Se il proprietario dimentica di richiederlo, pu� farlo in seguito, ma non potr� pretendere gli arretrati. La Cassazione (sentenza 15034/2004) ha stabilito che l'adeguamento decorre dal mese successivo alla richiesta.
Contratti a canone libero (4+4 anni)
In questo caso le clausole contrattuali decidono tutto. Se l'aumento � "a richiesta", si applicano le stesse regole del canone concordato.
Se invece il contratto prevede l'adeguamento "automatico", l'inquilino deve corrispondere l'affitto aggiornato anche senza sollecitazione. In caso di mancato pagamento, il locatore ha diritto agli arretrati fino a un massimo di 5 anni, per effetto della prescrizione quinquennale.
Locazioni commerciali
L'articolo 32 della Legge sull'equo canone stabilisce che l'adeguamento avviene solo su richiesta e non pu� superare il 75% dell'indice FOI. Anche in questo caso � possibile richiedere l'aumento per il passato, ma non si ha diritto ad arretrati.